Cat Sick Blues: recensione del film di Dave Jackson
Arriva direttamente in home video Cat Sick Blues, un film che farà certamente la gioia degli amanti dell'horror più estremo.
Cat Sick Blues è un film horror del 2015, scritto (insieme a Andrew Gallacher) e diretto da Dave Jackson e basato sull’omonimo corto dello stesso regista. I protagonisti del film sono Matthew C. Vaughan e Shian Denovan. Dopo essere stato finanziato prevalentemente tramite una campagna di crowdfunding su Kickstarter da circa 15.000 dollari, Cat Sick Blues ha avuto una distribuzione limitata nella patria del regista, ovvero l’Australia. In Italia, il film è distribuito direttamente in Home Video da dicembre da Home Movies, all’interno della sua collana Spasmo Video, dedicata allo splatter internazionale.
Ted (Matthew C. Vaughan) è un giovane profondamente disturbato, incapace di superare la morte del suo gatto. L’uomo si convince che l’unico modo per riportare alla vita il suo amato animale sia quello di immergere il suo corpo nel sangue raccolto dall’uccisione di 9 donne. Ted si traveste quindi con una maschera da gatto e comincia a uccidere incolpevoli ragazze; sulla sua strada trova però Claire (Shian Denovan), youtuber reduce da uno stupro e dalla perdita del suo amico felino, con il quale era solita girare i video che l’hanno resa popolare sul web. La comune sofferenza avvicina i due, che danno vita a un rapporto malsano, figlio del dolore e della solitudine.
Cat Sick Blues: una grottesca orgia di orrore e violenza
Cat Sick Blues farà certamente la gioia degli amanti dell’horror più estremo e weird, che si troveranno trascinati fin dai primi minuti in un’atmosfera torbida, disturbante e decisamente non adatta agli stomaci più deboli. Fra omicidi estremamente brutali e fantasiosi, gole tagliate, teste spappolate, fiumi di sangue e addirittura un gigantesco pene felino indossato dal protagonista durante le sue scorribande, c’è infatti tutto il necessario per procurare più di una notte insonne agli spettatori, costantemente sballottati all’interno di un racconto che sa miscelare adeguatamente orrore, commedia, grottesco e satira sociale.
Il regista Dave Jackson compie un eccellente lavoro registico, riuscendo nella non facile impresa di limitare al minimo l’impatto dello scarsissimo budget sulla resa scenica e traendo il meglio dai propri protagonisti. Il risultato è un film imprevedibile e a tratti sconvolgente, che punta su dinamiche sospese fra lo slasher e il torture porn per scioccare lo spettatore, ma che sa anche elevarsi rispetto alla media dei b-movie low budget, per la sua non usuale attenzione nei confronti dello sviluppo dei personaggi e per la sua pungente critica verso le contraddizioni della società contemporanea.
Cat Sick Blues: un film nato per sconvolgere e inorridire, ma sorprendentemente umano
Fra le spruzzate di gore e le disumane azioni del protagonista, Cat Sick Blues mette infatti alla berlina il mondo dei social, e nello specifico gli youtuber, trasformati, non sempre meritatamente, in inaspettate star e grottesche macchine raccogli like del terzo millennio. Mentre la scia di sangue lasciata dal protagonista si diffonde, come la sua raccapricciante immedesimazione fisica e psicologica nel defunto gatto, ci ritroviamo a sorridere dell’ansiosa e comica ricerca da parte di Claire di nuovi contenuti incentrati sul suo gatto da proporre ai suoi follower, e in seguito a inorridire per la morbosa attenzione da parte di questi ultimi verso il video dello stupro della protagonista femminile, accidentalmente finito online. Una sfumatura da Black Mirror, che ci inquieta e ci sconforta, proprio perché non molto lontana dalla sempre più disumanizzata realtà in cui viviamo.
Dave Jackson procede per accumulo, aggiungendo situazioni sempre più morbose e rivoltanti al racconto ma riuscendo sorprendentemente a trovare un equilibrio tale da permettere a Cat Sick Blues di non scadere nel ridicolo. Notevole inoltre la rappresentazione del background psicologico e familiare del protagonista, tanto delirante quanto efficace e coerente con le azioni mostrate su schermo. Mentre la recitazione di Matthew C. Vaughan e Shian Denovan e la regia dello stesso Jackson si attestano sempre su livelli più che dignitosi, centrando picchi di eccellenza e originalità come la scena del multiplo omicidio al ralenti in un ostello, nella parte finale del film si assiste a qualche lungaggine di troppo, e a un pre-finale che non aggiunge granché al racconto. Piccole imperfezioni che comunque non inficiano il giudizio positivo su una pellicola creata per sconvolgere e inorridire, ma che con il passare dei minuti si rivela inaspettatamente umana.
Cat Sick Blues: un estremo gioiello indipendente
Cat Sick Blues non tradisce le attese, rivelandosi un viaggio alienante e sconcertante nei più reconditi anfratti della mente umana. Un film che si spinge all’estremo senza mai perdere il controllo, riuscendo a compensare con la forza delle idee e con una totale libertà di rappresentazione il proprio scarso budget. Un piccolo gioiello indipendente che non deve mancare nelle videoteche degli spettatori costantemente alla ricerca di emozioni forti e fuori dall’ordinario.