Venezia 75 – C’est ça l’amour: recensione del film di Claire Burger

C'est ça l'amour è un dramma genuino che racconta la quotidianità interrotta all'interno di una famiglia francese.

Il secondo film presentato nella sezione delle Giornate degli Autori alla 75esima edizione della mostra del cinema di Venezia è C’est ça l’amour – Real Love, nuova prodezza della regista e sceneggiatrice Claire Burger, che nel 2014 si è aggiudicata il premio Camera d’Or al Festival di Cannes con il film Party Girl.

Partendo da una storia autobiografica, Claire Burger mostra le varie declinazioni dell’amore in un dramma familiare che indaga il più forte dei sentimenti da più punti di vista. Mario, funzionario pubblico di mezza età interpretato dall’attore professionista Bouli Lanners, viene lasciato improvvisamente dalla moglie, ritrovandosi a dover crescere momentaneamente da solo le sue figlie adolescenti, Frida e Niki. Nel caos del periodo teen, Mario è costretto non solo a far fronte alle ragazze in pieno tormento ormonale, ma anche alla sua nuova condizione solitaria di uomo “abbandonato”, lottando strenuamente contro il senso di solitudine.

Mario tenta di entrare nella sua nuova vita buttandosi a capofitto in uno spettacolo teatrale sperimentale, che in un primo momento potrebbe essere considerato un escamotage per stare vicino alla moglie, impiegata del teatro in cui si effettuano le prove della pièce. Questa fase di sperimentazione, in cui Claire Burger introduce lo spettatore all’inizio del film, si può percepire per tutta la sua durata; come se la regista volesse tentare di analizzare a fondo tutte le forme dell’amore, a partire da quello tra coniugi e quello tra sorelle, fino ad arrivare a quello tra genitori e figli.

C’est ça l’amour può essere considerato un racconto di formazione generazionale

C'est ça l'amour Cinematographe

C’est ça l’amour – Real Love è un semplice e puro dramma familiare, uno spaccato di vita quotidiano che ci permette di entrare nel vissuto di una normale famiglia francese. Già dal titolo è possibile ipotizzare ciò che verrà approfondito nella pellicola: “C’est ça l’amour” potrebbe essere sia un’affermazione che una domanda, come se la regista si rivolgesse direttamente agli spettatori, ai quali è richiesta una partecipazione attiva. D’altronde quale famiglia di oggi giorno non si è mai trovata in una situazione simile se non identica?!

Assistiamo a diversi tipi di perdite, di legami, di relazioni e di forme sentimentali, tutte affrontate nel modo più naturale possibile. A tratti la pellicola della Burger potrebbe essere definita anche un racconto di formazione, non solo formazione intesa esclusivamente in relazione alle due figlie adolescenti, ma anche ai due adulti protagonisti della pellicola, i genitori Mario e Armelle.

Il cast offre delle buone performance che contribuiscono a rendere C’est ça l’amour un film piacevole e scorrevole

C'est ça l'amour Cinematographe

Le performance del cast sono convincenti. Per la sua passata carriera, naturalmente spicca l’interpretazione di Bouli Lanners, già noto per film come The First, the Last e Un’estate da giganti. L’attore riesce sapientemente a condurre il suo personaggio da uno stato di desolazione a una matura autoconsapevolezza e accettazione. Le due figlie, Niki e Frida,  sono rispettivamente interpretate dalle attrici non professioniste Sarah Henochsberg e Justine Lacroix, che per essere alla loro prima esperienza cinematografica dimostrano di destreggiarsi bene sul grande schermo rispettando i tempi e calandosi adeguatamente nei loro ruoli di ragazze allo sbando in seguito all’inaspettata separazione dei genitori.

Nel complesso C’est ça l’amour è un film che funziona, che non dà illusioni, presentandosi per la semplice vicenda che in realtà costituisce. Una commedia/dramma tipicamente francese che scorre piuttosto bene – con l’immancabile ironia e sarcasmo dei nostri vicini europei – seppur talvolta cade in alcuni luoghi comuni probabilmente inevitabili.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 3

2.6