Chi ha rapito Jerry Calà? – recensione del film di e con Jerry Calà

Distribuito dalla CG Entertainment arriva sulle piattaforme On Demand, Chi ha rapito Jerry Calà?, la nuova commedia di e con Jerry Calà

In Chi ha rapito Jerry Calà? l’attore che dà titolo al film dirige e interpreta se stesso, affiancato da grandi nomi del cinema italiano, tra cui Sergio Assisi, Barbara Foria e Nando Paone, insieme ad Antonio Fiorillo, Shi Yang Shi, Francesca Tizzano, Pasquale Palma, il figlio di Jerry Calà, Johnny Calà, e una serie di memorabili camei come Mara Venier, Maurizio Casagrande, Massimo Boldi e una sorpresa finale che merita di rimanere segreta. Il film è prodotto dall’indipendente Vargo Film che ha dovuto sospendere le riprese a seguito dell’infarto cha ha colpito Jerry Calà nella notte tra il 18 e il 19 marzo 2023. La lavorazione è poi ricominciata a giugno, nonostante lo stesso Jerry Calà chiese, dopo l’operazione, di essere dimesso per poter tornare sul set. In uscita sulle piattaforme Prime Video, Apple TV+, Rakuten TV, Google Play, Chili, iTunes e Youtube il 19 dicembre 2023, Chi ha rapito Jerry Calà? è un’inequivocabile commedia.

Chi ha rapito Jerry Calà?

Chi ha rapito Jerry Calà?

Mirko, comico napoletano convinto di poter un giorno sbarcare il lunario come “comico milanese” crede di aver capito cos’è che darà finalmente una svolta alla propria vita e a quella dei suoi amici, Dino e Ciro. I due, rispettivamente un ex proprietario di un cinema e un informatico che capisce tutto di dispositivi tecnologici ma nulla delle persone, anche loro alle prese con difficoltà economiche, accettano la proposta di Mirko. Si tratta di un rapimento, un sequestro, la scomparsa di un mito, Jerry Calà, che porterà decine di persone a impegnarsi per pagare il riscatto richiesto. Il denaro quindi che permetterà a tutti loro di cambiare per sempre il corso delle proprie esistenze rimettendo finalmente in piedi la propria vita. Fare i rapitori però non è un mestiere che si può facilmente improvvisare e lo stesso sequestrato, dapprima spaventato e certo che si tratti di uno scherzo, si rende conto di essere di fronte a 3 finti criminali.

I quali però diventano 4 quando si aggiunge a loro Jenny, che in passato aveva tentato di trovare un lavoro chiedendo aiuto proprio a Jerry Calà, e che sembra inoltre l’unica, rispetto agli altri 3, ad essere maggiormente entrata nella parte di sequestratrice. Il rapimento desta stupore e tristezza e i notiziari vengono invasi da messaggi di amici e parenti che chiedono ai rapitori di rilasciare il povero Jerry, il quale in realtà, giorno dopo giorno, non se la passa poi così male come si aspetterebbe. Al momento però di pagare il riscatto tutti sembrano non avere possibilità né voglia, trovando nell’allontanamento dell’uomo, un momento per se stessi. Nascosti in un cinema abbandonato e aiutati anche da Rosa, sorella di Mirko, sia i rapitori che Jerry scopriranno che dietro questo sequestro c’è qualcosa in più rispetto allo sperato riscatto che si pensava di ottenere.

Chi ha rapito Jerry Calà? tra luoghi e riferimenti italiani

Chi ha rapito Jerry Calà? è un film senza eccessive pretese, disimpegnato e giocoso, che con una trionfante scelta delle location, rende l’architettura, di interni ed esterni, funzionale al racconto e velata di un’amarezza che però mai fa sorgere il dubbio che l’atmosfera agrodolce sia sottilmente espressa. Come però ogni prodotto un po’ più ambizioso e che si propone di ricordare un tipo di commedia più spensierata, che non era legata a tutte quelle censure che esistono oggi, si tratta di una comicità moderna che ricorda quella di una volta e che contraddistinguere il film. Senza riferimenti al thriller, al poliziesco o al dramedy, la pellicola è una commedia autentica, che ha lo scopo di divertire, intrattenere e strappare qualche risata, introducendo, perché no, anche stereotipi e cliché, che non sempre guastano quando tra gli intenti più palesi c’è anche quello di non prendersi troppo sul serio.

Da Napoli a Procida, da Pozzuoli a Ischia, fino a un piccolo paese del Molise, presentato nella sua accezione più turistica, sorprendente e inaspettata, l’ambientazione si muove tra vicoli, affacci sul mare e scorci dove il tempo sembra essersi fermato. Località che saltano all’occhio, riconoscibili e caratteristiche, emozionanti nella loro unicità. Ma non sono solo i luoghi a fare dell’ambientazione una delle colonne portanti del film, perché tra gli interni ci sono villette in vendita in Molise, cinema abbandonati e pescherie sull’orlo del fallimento, che rimandano alla crisi del cinema, a una crisi economica e che ancor di più si integrano con la costruzione dei personaggi: disoccupati, con un talento forse mai realmente scoperto e testato e apparentemente senza nulla da perdere. Chi ha rapito Jerry Calà? è quindi una commedia asserita e annunciata, ma con una possibile libera interpretazione, che sotto traccia racconta qualcosa di più profondo, che non ha motivo di essere esclusa.

Un sottotesto tagliente

Chi ha rapito Jerry Calà?

Tra citazioni e riferimenti alle commedia anni ’80, ai poliziotteschi anni ’70 e anche un po’ ai così detti cinepanettoni, il film si allontana da quell’epoca con una recitazione autentica e reale, né con taglio televisivo né cinematografico, né tantomeno teatrale, ma che trasuda una particolare spontaneità. C’è infatti in Chi ha rapito Jerry Calà? anche un tocco di metacinema, impreziosito da piccoli straordinari camei come Mara Venier, Massimo Boldi, Maurizio Casagrande, insieme a molti altri. È infatti il ricco e affiatato cast, quasi interamente napoletano, a regalare al film oltre che una musicalità, anche una marcia in più che fa entrare in sintonia con personaggi che si scoprono e si conoscono scena dopo scena, attraverso dialoghi e ricordi. Primo fra tutti spicca sicuramente Sergio Assisi, seguito da Barbara Foria, Nando Paone, Antonio Fiorillo e da tutti gli altri componenti che appaiono spesso per pochi minuti, ma che risultano validi ed efficaci nella struttura della trama.

Un progetto divertente, singolare, folle e stravagante, ma al tempo stesso terribilmente verosimile che ricrea una comicità di situazione, dove i personaggi sono esseri umani ordinari, legati in qualche modo a un’arte che ha tentato di uscire dalla definizione di sogno o di prova. Proprio la loro aura di normalità, di essere uomini e donne qualunque si ridicolizza nelle assurde situazioni che vivono. Autoironico e che strizza l’occhio, con un certo fastidio, al politicamente corretto che, non è difficile da credere, possa creare dei problemi al genere della commedia. Chi ha rapito Jerry Calà?, con discrezione e tatto, cerca quindi in qualche modo, forse, anche di abbattere delle barriere, di mostrare una contemporaneità su cui si può scherzare, un desiderio di trasgredire regole che nessuno ha realmente imposto e che dopo aver suscitato la giusta ilarità, possono anche risultare aspramente vere. Indipendentemente che questo possa essere o meno l’obiettivo del prodotto audiovisivo in questione.

Chi ha rapito Jerry Calà?: valutazione e conclusione

Chi ha rapito Jerry Calà? è un prodotto che i fan di Jerry Calà ameranno, una generazione cresciuta con questo personaggio straordinario, attore, regista, comico, cabarettista, sceneggiatore e cantante e uno dei volti noti della commedia italiana anni ’80. Un film per il quale una parte di pubblico proverà forse nostalgia, forse malinconia, ma anche quel divertimento che oggi è diverso, che manca e che negli anni è sicuramente cambiato, lasciando il posto a un modo di fare commedia differente, ma che non impedisce di tornare o armonizzarsi con quelle che per anni sono state le commedie italiane per eccellenza. Un ottimo cast e una scrittura che sorprende per la sua aderenza alla realtà e per andare oltre il racconto che si vede sullo schermo, fanno di Chi ha rapito Jerry Calà? un film simpatico, piacevole e adatto al periodo di Natale, arrivando a un sorriso che sul finale più che di ilarità è intriso di tenerezza.

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Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2
Recitazione - 10
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

3.8