Cinquanta Sbavature di Nero: recensione del film con Marlon Wayans
“Questa è la mia stanza dei giochi” è una frase che ha caratterizzato per un po’ di tempo il personaggio di Christian Grey, l’affascinante protagonista di Cinquanta Sfumature di Grigio. Oggi però non vi porteremo nella stanza di questo personaggio, ma in quella di Christian Black (Marlon Wayans), un facoltoso uomo d’affari e personaggio principale di Cinquanta Sbavature di Nero, film diretto da Mike Tiddes e scritto da Rick Alvarez e lo stesso Wayans. L’attore di colore non aveva in programma altre parodie dopo aver già preso in giro le ricche ragazze bianche i film horror nelle popolari commedie dal titolo White Chicks e Ghost Movie ma quando Cinquanta Sfumature di Grigio cominciò a diffondersi nella cultura di massa, l’attrazione per la realizzazione di una parodia divenne irresistibile e da li nacque l’idea del film. In questa commedia scandalosa e piccante, il milionario e maniaco del controllo Christian Black intende trasportare la timida studentessa universitaria Hannah Steele (Kali Hawk) in un mondo di assoluto romanticismo. Il loro rapporto esilarante e vizioso prosegue, nonostante le abissali carenze di Christian che, unite alle stranezze della madre adottiva Claire, al fratello super dotato Eli e la ninfomane compagna di stanza di Hannah, Kateesha, fanno sfociare il tutto in quella che sembra una barzelletta.
Andado oltre la semplice risata, Cinquanta Sbavature di Nero non si limita a creare una parodia del più discusso dramma erotico dell’ultima decade. Il film è un invito allo spettatore a riflettere, con la sua comicità onnipresente, sulla propria fortuna, dal momento che nessuna delle cose folli che si vedono sullo schermo accade nella nostra vita sentimentale. E’ proprio per questo motivo che Wayans crea un universo sadomaso e parallelo pieno di scherzi fatti apposta per shockare, riallacciandosi infatti la sceneggiatura patinata e caratterizzata da quei personaggi stereotipati di Anastasia Steel e Christian Grey e trasformandola in uno spettacolo dove la burla è sempre nell’aria. Nel film originale la fotografia era talmente tanto patinata da ricordare per certi versi una pellicola pornografica, con ambientazioni abbastanza superflue in cui si passa dall’appartamento tipico dell’universitario ai bicchieri di cristallo e ai letti con coperte di seta di Mr Grey che vive in un loft che ostenta ricchezza e pomposità mentre in Cinquanta Sbavature di Nero le immagini sono assai più chiare e le ambientazioni, nonostante siano praticamente le stesse, vengono usate come elementi supplementari per enfatizzare il parodiare.
Cinquanta Sbavature di Nero: una parodia totale del mondo erotico che regala risate a destra e a manca
Infatti, in contrasto con l’arredamento sobrio della stanza dei giochi, il comportamento apparentemente erotico che prende forma in questo ambiente, provoca una serie di incidenti maldestri. La Sala Rossa dovrebbe essere il luogo della massima manifestazione della sensualità, ma la presenza di Hannah e Mr Black la tramuteranno in qualcosa che può essere associato più a un circo. Persino il look elegante e raffinato che traspare fin dalle prime scene, appare del tutto inadatto per i personaggi del film ma questo non toglie valore alla pellicola, anzi, contribuisce ad aumentarne l’interesse. La colonna sonora viene inserita abbastanza bene in ogni situazione, con dei sottofondi soft per creare l’atmosfera nei momenti più clou. Per concludere, Cinquanta Sbavature di Nero è una parodia ben riuscita, che riesce a trovare sempre il momento opportuno per inserire qualcosa di comico che riesce a provocare una bella risata. E’ un film che vale la pena di vedere, soprattutto se si è rimasti amareggiati dalla performance di Cinquanta Sfumature di Grigio.. magari una versione più comica della stessa storia potrebbe creare più soddisfacimento.