Daddy’s Home 2: recensione del film con Mark Wahlberg e Will Ferrell
Un sequel deludente e stucchevole che, pur vantando apparentemente delle buone gag nel film, cade in sparuti cliché.
Daddy’s Home 2 è una commedia del 2017, diretta da Sean Anders, con Mark Wahlberg, Will Ferrell, Mel Gibson, John Lithgow, Linda Cardellini e John Cena.
Brad (Will Ferrell) e Dusty (Mark Wahlberg) tornano nel sequel di Daddy’s Home, in cui il loro rapporto patrigno-padre si è riconciliato ed ha trovato un equilibrio civile. Entrambi si occupano dei loro figli in modo pacifico, sono diventati amici e Brad è riuscito a responsabilizzare Dusty. Ma in questo esilarante sequel i due padri dovranno affrontare, durante le vacanze natalizie, i loro rispettivi genitori (e nonni): Kurt Mayron (Mel Gibson) e Don (John Lithgow).
Dusty e Brad cercheranno di unire le forze per donare ai figli un Natale speciale e parallelamente di occuparsi dei caratteri irriverenti dei loro genitori. Ma le cose andranno terribilmente storte, scombinando ogni equilibrio tra loro, tra incidenti, scontri e situazioni esilaranti, in cui Dusty si troverà messo alle strette anche dal padre della figlia della sua nuova compagna, interpretato da John Cena.
Daddy’s Home 2: il sequel della commedia con Mark Wahlberg, Will Ferrell e Mel Gibson
Vedi qui il trailer di Daddy’s Home 2
Daddy’s Home 2 è una commedia che mostra un’espansione ancora più ampia delle dinamiche familiari rispetto al primo film. Il papà di Dusty è l’ex astronauta Kurt, un uomo rude, seduttore e scorbutico, interpretato da Mel Gibson. Il papà di Brad, Don, al contrario è un uomo mite, gioioso con una passione per la commedia d’improvvisazione, interpretato da John Lithgow. Sicuramente non possono esistere due personaggi più agli antipodi, che a causa della loro diversità si troveranno a vivere situazioni buffe e circostante bizzarre.
Daddy’s Home 2 è una commedia sufficientemente divertente, che in un certo senso fa il suo senza eccedere o strabiliare per il suo approccio narrativo. Purtroppo ciò che non convince minimamente e che rende questo film meno comico di quello che sarebbe dovuto essere, è in primis la presenza di Mel Gibson nelle scene, che interpreta in un modo tristemente imbalsamato un ruolo che non ha spessore, che non riesce a provocare nessun tipo di emozione, né positiva né negativa. Mel Gibson era molto più convincente e valido nel thriller d’azione Blood Father, e vederlo provare a interpretare un personaggio donnaiolo e prepotente qui lascia davvero con l’amaro in bocca.
Daddy’s Home 2 è un sequel deludente e stucchevole
Ma non è solo questo il limite di questa commedia. Ci sono delle buone gag nel film, ma molte di queste sono sparuti cliché. Daddy’s Home 2 è purtroppo un film che non coglie mai nemmeno un accenno di satira sociale, non c’è impegno o dedizione nel ritrarre i legami tra i personaggi, soprattutto in questo caso che si tratta di una famiglia allargata; il film cade e si inceppa in tutti i possibili luoghi comuni, non ha un’idea originale, è molto maldestro con le sue molteplici ridondanze e ha poca accuratezza verso la narrazione.
Ciò che si può asserire è che Daddy’s Home 2 è un sequel stucchevole, che si perde in una trama quasi del tutto inesistente, con un finale che dà il colpo di grazia, che vede i protagonisti assistere ad una proiezione di un finto film interpretato da Liam Neeson, culminando in uno di quei grandi momenti da musical per famiglie, in cui tutti i personaggi si lanciano in una interpretazione corale della canzone Do They Know It’s Christmas?. Stucchevole è un eufemismo.