RomaFF14 – Deux: recensione del film

Deux, presentato in concorso alla Festa del Cinema di Roma, racconta la storia d'amore fra due donne in pensione che vogliono mantenere segreto il sentimento che provano l'una per l'altra. Opera prima di Filippo Meneghetti.

Opera prima del regista Filippo Meneghetti, Deux (Two of Us) è stato proiettato in anteprima alla quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, dove ha partecipato tra i film in concorso. Il film è interpretato da Barbara Sukowa, Martine Chevalier, Lea Drucker, Muriel Benazeraf, Jérome Varanfrain, Daniel Trubert, Hervé Sogne, Tara Klassen e Eugenie Anselin.

Deux: amore e passione in età avanzata

Nina (Barbara Sukowa) e Madeleine (Martine Chevalier), detta Mado, sono due donne che hanno ormai, da tempo, superato la soglia di una certa età. Le due condividono l’una con l’altra un sentimento che solo loro conoscono, al riparo da ogni pettegolezzo e giudizio esterno, in totale segreto. Tutti pensano che siano due vicine di casa che, semplicemente, passano insieme del tempo per tenersi reciprocamente compagnia. Un giorno, però, un evento inaspettato porta la figlia di Madeleine a scoprire la verità.

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Deux è la storia di un amore, semplicemente. Ancora più semplicemente, si potrebbe sottolineare che Deux non sceglie di raccontare la nascita di una passione o la fase di consolidamento di un sentimento, bensì quello che vi sopravvive, quello che c’è oltre. Meneghetti, per questo, si concentra sulla rappresentazione dei minimi gesti e dei più piccoli contatti fra le due parti, come a confidare ciecamente nell’abilità che il vero affetto e le sensazioni più viscerali e genuine vivano nel trasportarsi da un corpo all’altro, passando di mano in mano attraverso un tocco, una carezza.

La scelta delle protagoniste non ha niente a che vedere con l’urgenza di veicolare un qualche messaggio legato alla questione gender, né il sesso di appartenenza di Mado e Nina risulta fondamentale ai fini della narrazione: senza timore e senza filtri, Meneghetti si serve delle caratteristiche dei due personaggi per esplorare le dinamiche dell’amore che sboccia e si cementa in tarda età, con economia di dialogo – anche dovuta alla condizione fisica di una delle due donne – e l’essenzialità dell’incredibile chimica fra le due attrici (notevole la prova attoriale di Sukowa, una delle muse di Fassbinder e Cronenberg), che da sola basta a fornire verità alle vicende.

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Deux: Meneghetti racconta con delicatezza le emozioni percepite da un diverso punto di vista

Sessualità e passione sono il nucleo del racconto dell’autore, ma tradotte nell’appagante routine che subentra a sviluppare e a rafforzare maggiormente l’empatia e il desiderio profondo di due persone legate da un’età avanzata e ancora da un intimo trasporto, indecifrabile all’occhio altrui. Proprio nell’intimità, nella privatezza, il regista trova la chiave per accedere alla prospettiva più adeguata a narrare il microcosmo di due innamorate senza valicare la soglia dell’impertinenza, riuscendo comunque a trovare il modo per giungere al cuore vero delle emozioni. Senza pudore o restrizioni auto-imposte, e al contempo senza sfoggio di dettagli sterili e senza atteggiamento morboso nei confronti del tema trattato, Meneghetti fa della particolarità che contraddistingue le sue protagoniste da qualsiasi altra storia d’amore il punto di forza della sua favola, affrontando un argomento impegnativo con la sensibilità, l’eleganza e la dedizione che richiede.

Con tutto questo giunge, chiaramente, anche il fardello per sua natura annesso al contenuto proposto da Deux: quando la discrezione con cui Mado e Nina custodiscono gelosamente il proprio rapporto, che deve rimanere esclusivo e riservato alle due soltanto, viene a mancare e a scricchiolare sotto la pressione dei giudizi esterni, una certa nota malinconica e una sensazione di soffocamento piombano come macigni sul rapporto descritto, conferendo all’opera un’intensità ancor più marcata, in grado di destare nello spettatore profonde emozioni di sdegno e rabbia.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3.5

3.3