Dietro la notte: recensione del film con Stefania Rocca e Fortunato Cerlino
Dietro la notte è un thriller diretto da Daniele Falleri ed interpretato da Stefania Rocca. Il film è disponibile sui canali Sky
In Dietro la notte di Daniele Falleri, nulla è come sembra, ogni personaggio nasconde qualcosa di inaspettato e presto tutti dovranno mostrare prontezza di spirito per reagire ad eventi inaspettati. Il film è interpretato da Stefania Rocca e Fortunato Cerlino, abbraccia gli stilemi del genere thriller, ma non solo, per raccontare una storia al femminile che si svolge nell’arco di una notte. I colpi di scena si susseguono uno dietro l’altro, riservando innumerevoli sorprese per lo spettatore che riesce ad entrare dentro il meccanismo del film. Nel cast del film, al 75% al femminile, ci sono anche Roberta Giarrusso ed Elisa Visari.
Dietro la notte: la trama del film
Dal tramonto all’alba, seguiamo Marta che deve partire per Dubai per consegnare dei preziosissimi diamanti. A casa la aspettano Bruno, prestigiatore di professione e suo nuovo compagno, e l’intransigente Elena, sua figlia diciassettenne, che la incolpa della separazione dal padre e la osteggia apertamente nella sua relazione con Bruno. Elena è spalleggiata dalla zia Giulia, trasgressiva sorella minore di Marta, anche lei segretamente cerca di far scoppiare la coppia di amanti. Cala la notte e Marta e Bruno restano soli perché Elena passerà la notte da un’amica e Giulia è in giro. Quella che si prospetta come una tranquilla serata fra due innamorati, si trasforma improvvisamente in un incubo…
L’introduzione dei personaggi favorisce l’aspetto psicologico
I personaggi di Dietro la notte sono tanti e la sceneggiatura firmata dallo stesso Stefano Falleri dedica molto tempo alla loro introduzione. Il film per la prima abbondante mezz’ora definisce il quadro generale: la protagonista è una donna che ha una grande responsabilità sulle spalle, non solo quella di essere il capo della sicurezza dell’opificio per cui lavora, ma deve consegnare dei preziosi diamanti a dei gioiellieri internazionali, ma anche quello di tenere a bada la figlia adolescente e ribelle. A completare il quadro degli attori in gioco c’è Bruno, un prestigiatore ambiguo che rende viva Marta ma non piace a sua figlia Elena. Infine c’è Giulia, sorella di Marta e donna di carattere, che supporta la nipote e soprattutto nasconde il dolore della terribile perdita di suoi padre. Eppure la presentazione dei personaggi soffre: la scrittura non è delle migliori e la buona volontà di affiancare alla suspense del thriller anche le motivazioni che spingono i personaggi ad agire è fallimentare e nonostante il tempo dedicatogli superficiale.
Colpi di scena su colpi di scena, ma tutti poco emozionati
Il film, che aggiunge elementi da commedia e dramma famigliare, non sembra decollare nemmeno dopo il primo plot twist, ovvero una terribile aggressione a Marta, in casa, nel cuore della notte. È ovvio che la mira dell’ingresso coatto in casa sono i diamanti, così gli eventi precipitano e la situazione diventa sempre più critica, soprattutto quando inaspettatamente rientra in casa Elena che viene coinvolta in questo terribile evento. I colpi di scena in Detto la notte continuano, ma non riescono a sorprendere ed emozionare. Manca completamente la suspense e il terrore che dovrebbe scaturire una situazione di pericolo come quella in cui si trovano i personaggi. La regia statica e molto televisiva, poi, non aggiunge enfasi alla storia.
È ovvio che quei diamanti, oggetti del desiderio di molti, sono in realtà una metafora: come la pietra preziosa vale tantissimi soldi sul mercato, così la necessità di rinascita delle tre protagoniste sono qualcosa per cui vale la pena battersi fino allo stremo delle forze e rischiando grosso nel mercato della vita. Nonostante le buonissime intenzioni, l’esordio alla regia di un lungometraggio di Daniele Falleri, che sfida il ritorno al cinema di genere, fallisce l’obiettivo. Il film è disponibile su Sky Cinema.