Due Catalogne: recensione del documentario Netflix
Due Catalogne (Dos Cataluñas) è un documentario distribuito su Netflix, disponibile dal 28 settembre, diretto da Álvaro Longoria e Gerardo Olivares. Il documentario cerca di mostrare le complessità, le sfumature e le lotte che hanno portato la Catalogna verso l’indipendenza dalla Spagna, un processo sofferto cominciato l’1 ottobre quando il referendum, indetto e promosso dalla Generalitat de Catalunya di Carles Puigdemont, venne contrastato dal governo spagnolo in carica, che poi lo sospese e lo dichiarò nullo, con il conseguente ordine di impedire ogni forma di votazione (per Rajoy l’indipendenza era un atto criminale).
Due Catalogne comincia con le immagini di una manifestazione: c’è chi invoca l’indipendenza, chi lotta per una Spagna unita ed europea, mentre si susseguono sullo schermo i dibattiti politici della campagna elettorale, da Madrid a Girona, fino a Barcellona. Il film alterna scene di protesta, scontri violenti, con raduni ed interviste a personalità di spicco della politica spagnola e catalana, da Carles Puigdemont, Inés Arrimadas, Raül Romeva, Miquel Iceta, Xavier Domènech, Jorge Moragas a giornalisti e analisti della politica come John Carlin, Raphael Minder e Iñaki Gabilondo.
Due Catalogne: il documentario si immerge nella lotta all’indipendenza
Il documentario mostra le ragioni e le sofferenze di un popolo e di paese intero, la Catalogna, una nazione all’interno dello Stato spagnolo. Il film analizza da vicino la storia, i motivi e le cause che hanno portato la Catalogna alla situazione attuale. La cinepresa non coinvolge solo giuristi, intellettuali e politici ma lascia che il racconto sia sostenuto anche da cittadini comuni, che descrivono la loro percezione e il loro punto di vista sull’indipendenza, e soprattutto quanto dolore e sconcerto gli hanno arrecato le proteste e gli scontri tra popolazione e polizia. C’è una sensibilità ibrida che si alterna sullo schermo.
Due Catalogne segue con lucidità gli eventi che si sono susseguiti, che dal referendum hanno poi portato all’indipendenza, il 27 ottobre, fino all’ordine del tribunale spagnolo che ha portato all’arresto del presidente Puigdemont (quest’ultimo nel frattempo auto-esiliatosi in Belgio), del vicepresidente Junqueras e di sette ministri del governo catalano, con l’accusa di ribellione (reato punibile in Spagna con 30 anni di carcere), malversazione e sedizione.
Due Catalogne: un’ottima testimonianza della storia catalana
La strategia produttiva da parte di Netflix prosegue in positivo con la pubblicazione del documentario Due Catalogne, primo documentario spagnolo che mira a offrire a tutti i suoi milioni di abbonati, nei 190 paesi in cui è presente la piattaforma, una visione neutrale circa il conflitto catalano. Il documentario di Álvaro Longoria e Gerardo Olivares porta il pubblico ad ascoltare gli argomenti di ogni parte, di ogni corrente che compone la politica catalana, dal partito Candidatura d’Unitat Popular al Ciudadanos, ognuno con le sue idee e le sue argomentazioni.
È importante ascoltare le ragioni sia dell’uno che dell’altro, perché questo intero processo aiuta a comprendere che, anche sul versante separatista ed indipendentista, esistono molte sfumature. Il documentario non suggerisce mai allo spettatore ciò che deve pensare: i due registi sono stati abili nel mantenere un certo equilibrio tra le due parti e nell’esposizione delle loro idee. Durante le interviste ai politici e ai giornalisti si toccano tematiche molto sensibili e tristemente attuali, dalla crisi del sistema, alla nascita dei populismi, al radicamento dei nazionalismi.
L’incendio esploso tra indipendentisti e nazionalisti
Due Catalogne è tecnicamente molto preciso, riesce a far dileguare la sensazione di girato e a far percepire meno del previsto l’architettura narrativa tipica del documentario, considerato che il racconto si sposta avanti e indietro sia cronologicamente che geograficamente. Non c’è nessun senso di dispersione, si riesce a seguire la storia che ha attraversato la Catalogna anche da chi la ignora totalmente, questo grazie ad una ottima simmetria espositiva e anche all’uso di filmati d’archivio e riprese, spesso anche personali, di cittadini che hanno fotografato momenti chiave dell’indipendentismo, mai arginato.
Due Catalogne è un’ottima testimonianza della storia catalana recente, uno sguardo imparziale che descrive i contrasti che hanno portato la Catalogna verso l’indipendenza. Il documentario non si schiera mai e induce lo spettatore a riflettere, mostrando egregiamente come l’incendio, esploso tra indipendentisti e nazionalisti, ha di fatto dissipato ogni fiducia ed è divampato creando una contrapposizione sempre più visibile tra Madrid e Barcellona, un fuoco mai spento e mai domato.