E alla fine arriva Polly: recensione del film con Ben Stiller e Jennifer Aniston
Delicato e divertente con tutti gli elementi del genere, E alla fine arriva Polly racconta una storia d'amore fuori dagli schemi e da qualsiasi definizione.
E alla fine arriva Polly, con Ben Stiller e Jennifer Aniston e diretto da John Hamburg, (Ti presento i miei, Zoolander, Mi presenti i tuoi?, Vi presento i nostri, Zoolander 2) uscito nel 2004 e in onda il 10 maggio alle 21.30 su Italia 1, è una commedia romantica sentimentale con due attori che, non nella loro migliore interpretazione, regalano comunque momenti divertenti e esilaranti, con un personaggio secondario come Philip Seymour Hoffman che risulta essere il più riuscito e credibile dell’intera pellicola.
Reuben Feffer (Ben Stiller), uomo mite, a tratti nevrotico ed ipocondriaco, che non ama gli estremi né i rischi, sta per realizzare il suo sogno: si è sposato con Lisa (Debra Messing), la donna dei suoi sogni, ha un impiego in linea con la sua personalità che gli dà soddisfazioni e che gli ha permesso di stringere anche ottimi rapporti professionali. Tutto viene distrutto però quando la sua luna di miele prende la piega più inaspettata e drammatica e Lisa decide di rimanere sull’isola di St. Barth con Claude (Hank Azaria), un esperto di immersioni con cui scatta subito la scintilla. Distrutto e solo, Reuben torna a casa. Ad una festa incontra però Polly (Jennifer Aniston), vecchia amica d’infanzia, disorganizzata, imprevedibile e che ama vivere al limite.
All’insegna de “Gli opposti si attraggono” a “Vivi e lascia vivere”, una storia che non sorprende né delude, riuscendo spesso a far ridere
E alla fine arriva Polly è una tipica commedia sentimentale che punta più sull’aspetto comico che su quello romantico. È infatti denso di scene divertenti e assurde che suscitano comunque ilarità, grazie anche all’interpretazione di Ben Stiller, tra altre cose, anche ottimo comico americano che tra espressioni, battute e gag, risulta l’eterno impacciato, imbarazzante uomo dominato dalla paura di uscire fuori dagli schemi. Il film si muove così nei luoghi più inaspettati dove Reuben è estremamente fuori luogo, tra club di salsa, ristoranti eritrei e gite in barca a poche ore da una tempesta. In una New York caotica, viva e piena di gente, dove il pericolo sembra essere sempre dietro l’angolo, il protagonista inizierà a vedere la propria vita con altri occhi.
Il messaggio profondo, anche se fin troppo sottile, della storia è chiaro e trasmesso con dolcezza e ironia in un finale prevedibile. Ma si tratta di una pellicola che segue perfettamente tutti gli aspetti del genere della commedia sentimentale, dove il romanticismo è esplicitato nell’idea di quanto si sia disposti a cambiare per un’altra persona, avvicinandosi a uno stile di vita che era inimmaginabile. Tra dichiarazioni e prove d’amore simpatiche ed esilaranti, mai sdolcinate, E alla fine arriva Polly è un film leggero e piacevole, che mostra un uomo e un donna completamente diversi, che iniziano una storia senza preoccuparsi del futuro o delle conseguenze, sentendosi vivi e liberi di vedere dove questo li porterà.
E alla fine arriva Polly: una struttura tradizionale e già vista che si rivela funzionale al racconto
Anche se stereotipato e senza eccessivi colpi di scena, il film riesce comunque a rappresentare una situazione e due personaggi in cui, al limite dell’esagerazione, ci si può identificare. La stessa Polly, non è solo un amante degli estremi e una ragazza disorganizzata, appare spesso del tutto folle, svampita, spaventata da qualsiasi situazione possa essere definitiva o impegnativa, che non sopporta di dover dare un nome alle cose, positive o negative. Ottimo Philip Seymour Hoffman, miglior amico di Reuben e migliore personaggio del film, nonostante oscilli tra un uomo ripugnante e disgustoso, capace di commettere disastri, ma sempre con la battuta pronta per sdrammatizzare e stare vicino al suo amico. Dalla fotografia, anch’essa caratterizzata dal genere, con colori caldi, nitidi e chiari, sempre luminosi anche nelle scene in notturna, e dalla regia lineare e delicata, che non si concentra sui dettagli, ma più su sequenze comiche, E alla fine arriva Polly è un film divertente e leggero, che riesce a intrattenere senza mai sfociare in una narrazione eccessivamente banale.