E venne il giorno: recensione e spiegazione del film di M. Night Shyamalan
Dopo Il Sesto Senso e The Village, M. Night Shyamalan torna alla ribalta con E venne il giorno, film apocalittico del 2008 uscito nelle sale il 13 giugno dello stesso anno. Nel gennaio del 2007, Shyamalan, scrisse una sceneggiatura intitolata The Green Effect e iniziò a girare vari Studios per proporre il suo progetto, ma dopo il fallimento di Lady in the Water la sua proposta venne accantonata.
Il regista tornò a Filadelfia per riscrivere buona parte della sceneggiatura e in seguito la 20th Century Fox credette al suo nuovo progetto, reintitolato The Happening.
La pellicola ha guadagnato negli USA 64.506.874 di $, mentre in Italia ha totalizzato 2.435.233 di euro. In tutto il mondo, ha guadagnato poco più di 164 milioni di $.
Al Central Park di New York, le persone presenti cadono improvvisamente in uno stato confusionale e iniziano a uccidersi a vicenda. Inizialmente si pensa sia colpa di un attacco terroristico ma le morti iniziano a diffondersi in tutto il Nord-Est degli Stati Uniti e quest’ipotesi viene subito scartata. Nel frattempo a Filadelfia, Elliot Moore, un insegnante liceale di scienze, con sua moglie Alma e una bambina di nome Jess, decidono di lasciare la città e prendere un treno per Harrisburg. Durante il viaggio scoprono che il contagio si sta espandendo e i nostri eroi dovranno correre ai ripari per cercare di sopravvivere alla sua furia distruttiva.
E venne il giorno: una buona premessa che sfocia in un caos disarmante
La pellicola di M. Night Shyamalan può essere intesa come un inquietante presupposto su cosa potrebbe succedere se la natura di ribellasse all’uomo ma, nonostante il talento nel creare il panico facendo uso di un numero ristretto di elementi, E venne il giorno non funziona per troppi motivi.
Uno di questi è la trama che non riesce mai decollare e che non presenta colpi di scena, dando quindi vita a una storia piatta e per certi versi noiosa. Il tutto viene amplificato dalla presenza di un cast che non riesce a creare personaggi convincenti, a partire da Elliot Moore, interpretato da un Mark Wahlberg che però non ha assolutamente la stoffa del professore di scienze.
Ad aggravare ancora di più la situazione vi è poi il fatto che non c’è una spiegazione concreta riguardo l’orribile fenomeno che si è scatenato nel Nord Est degli Stati Uniti, generando di conseguenza una confusione senza precedenti.
Le uniche due note positive del film sono la fotografia e che riesce a immortalare perfettamente i paesaggi e il tentativo di riproporre in chiave moderna un tema che Alfred Hitchcock aveva già trattato nel suo capolavoro (Gli Uccelli) ma una citazione blanda e qualche bella immagine non basta per innalzare il livello di una pellicola che presenta fin troppi problemi.
E venne il giorno: una storia piatta, caratterizzata solo da una buona fotografia e un tema interessante
E venne il giorno è quindi un film piatto e poco coinvolgente, che cerca di imporsi solo grazie all’efficacia di un tema già ampiamente trattato ma la confusione generata dalla trama, dal cast e dalla sceneggiatura non riesce tenere in piedi un argomento così importante. L’opera prometteva molto di più ma M. Night Shyamalan non è stato in grado di cogliere la palla al balzo.