Elton John: Never Too Late – recensione del documentario Disney+
Elton John: Never Too Late è un documentario che racconta la vita dell'artista in modo asciutto ma emozionante.
Elton John: Never Too Late è il nuovo documentario che, dal 13 dicembre 2024, è disponibile su Disney+ per i fan della musica e per tutti coloro che vogliono scoprire l’incredibile vita del leggendario cantautore britannico.
A pochi mesi dal suo ritiro dalle scene, Elton John regala al pubblico un racconto emozionante della sua carriera, da quella esplosiva nei primi anni ’70 fino agli ultimi concerti della sua carriera. Il documentario, che alterna interviste, momenti di vita quotidiana e spezzoni di performance dal vivo, ci offre uno spaccato intimo e sincero di un uomo che, nonostante la fama mondiale, ha sempre lottato con le sue vulnerabilità.
In particolare, il film approfondisce la sua evoluzione personale e professionale, il percorso di accettazione della propria identità come uomo gay e il superamento di difficoltà come la dipendenza da droghe. Il ritratto che ne esce è quello di una figura che ha saputo trasformare le proprie sofferenze in arte, rendendo ogni sua canzone un pezzo di vita condiviso con il pubblico. Con Never Too Late, Elton John si prepara a chiudere un capitolo della sua straordinaria carriera, regalando ai suoi fan un’opera che celebra i suoi successi e la sua resilienza.
Elton John: Never Too Late – una carriera leggendaria tra successi e sfide personali
Il documentario segue Elton John nel suo ultimo tour mondiale, conclusosi con un epico concerto al Dodger Stadium di Los Angeles, lo stesso luogo che nel 1975 ha ospitato una delle sue esibizioni più leggendarie. Tra immagini inedite e spezzoni di vita quotidiana, scopriamo un artista che oggi si presenta sereno e soddisfatto, accanto al marito David Furnish e ai figli, ma che non nasconde le difficoltà affrontate lungo il cammino.
Attraverso i racconti, emerge l’incredibile produttività artistica della sua collaborazione con il paroliere Bernie Taupin, la ricerca di amore e accettazione come uomo gay in un’epoca complessa e la lotta contro la dipendenza da droghe. Tuttavia, alcune fasi della sua vita sono trattate in modo superficiale: dal matrimonio con Renate Blauel alla complessa relazione con la madre, fino all’amicizia con Lady Diana.
Un racconto ufficiale ma emozionante
Rispetto a Rocketman (2019), il biopic che Elton stesso ha prodotto, Never Too Late si presenta come un racconto più controllato, quasi privo di momenti controversi. Non c’è lo stesso sguardo sincero e a tratti spietato di Tantrums and Tiaras, il documentario girato da Furnish nel 1997, ma la forza del film sta nella musica: i brani iconici come Your Song, Rocket Man e Tiny Dancer creano una connessione emotiva immediata con il pubblico.
Elton John: Never Too Late – conclusione e valutazione
Elton John: Never Too Late è un ritratto affettuoso e celebrativo, che lascia poco spazio ai lati più complessi della vita del cantante, ma riesce comunque a emozionare grazie alla potenza delle sue canzoni e alla sua straordinaria capacità di reinventarsi. Un viaggio che conquisterà i fan di lunga data e chi vuole scoprire il lato più umano di una delle leggende della musica.
Questo documentario non è solo un tributo a Elton John, ma anche un invito a riflettere sul percorso di un artista che ha saputo superare i propri demoni, reinventandosi costantemente. La combinazione di momenti toccanti, performance leggendarie e uno sguardo più intimo sulla sua vita personale rende il film imperdibile per gli amanti della musica e per chi vuole scoprire l’uomo dietro gli occhiali iconici. Sebbene alcune parti della sua storia siano solo accennate, Never Too Late resta un’opera capace di celebrare la straordinaria eredità di un’icona globale, dimostrando che il suo impatto sulla cultura pop è destinato a durare per sempre.