Cannes 2018 – In Guerra (En Guerre): recensione del film di Stéphane Brizé
In Guerra è un film teso a mostrare la realtà della perdita del lavoro per quella che è, senza romanzi e senza edulcorazioni, nello stile dei grandi autori del cinema sociale, quali Ken Loach e i Fratelli Dardenne.
Dopo il successo de La legge del mercato, grazie al quale Vincent Lindon vinse il premio per la miglior interpretazione maschile a Cannes 2015, Stéphane Brizé torna a Cannes 2018 con In Guerra (En Guerre), un dramma asciutto e diretto sul tema della perdita del lavoro e delle sue conseguenze nei rapporti fra salariati e datori di lavoro ma anche all’interno del gruppo dei licenziati.
In Guerra racconta della promessa non mantenuta dall’azienda Perrin che – dopo aver proposto ( o meglio, imposto) un aumento gratuito delle ore di lavoro ai dipendenti, al fine di non doverli licenziare, dopo due anni decide di chiudere, con il benestare delle autorità competenti. Ma i lavoratori di Agen non ci stanno e – amareggiati per essere stati presi in giro e disperati per l’improvvisa situazione di indigenza in cui vengono gettati insieme alle proprie famiglie, decidono di protestare, chiedendo udienza ai vertici dell’azienda.
A capo del movimento sindacale a tutela dei lavoratori ci sono Laurent (uno straordinario Vincent Lindon) e Mélanie (Mélanie Rover), determinati a far valere la propria dignità pretendendo la reintegrazione del posto di lavoro, portando a dimostrazione della legittimità della loro richiesta il fatturato dell’azienda, in costante crescita grazie allo spostamento della manodopera all’estero. Ma la ditta non ci sta, forte dell’approvazione delle istituzioni, e fa la controfferta di una buonuscita, per quietare le acque. Una soluzione inaccettabile secondo Laurent che – nonostante sia prossimo alla pensione – crede fermamente nel diritto dei suoi colleghi di conservare il posto di lavoro.
In Guerra: il tragico realismo di Stéphane Brizé
En Guerre mostra – con uno stile quasi puramente documentaristico – le trattative fra le parti, in cui una mano fa finta di non sapere cosa fa l’altra e la possibilità di un confronto viene rimbalzata all’infinito, facendo montare ancora più rabbia nei lavoratori. Le dinamiche estenuanti vengono rivelate su un piano temporale realistico, attraverso cui Brizé mostra il lento svilupparsi di un’ostilità interna ai componenti della parte lesa, frutto della frustrazione e della necessità di identificare un capro espiatorio a portata di mano (il povero Laurent), reo di aver spinto il gruppo a far valere i propri diritti, invece di accontentarsi della buonuscita.
L’ennesima guerra fra poveri, figlia di una realtà lavorativa che sempre più spesso mortifica e uccide – metaforicamente e non – strappando alle persone la dignità di guadagnarsi da vivere e riducendole a burattini in disuso, inutili e abbandonati. Una guerra estenuante, in cui qualche battaglia viene vinta ma la vera vittoria sembra sempre più irraggiungibile al cospetto di un potere troppo forte per essere sconfitto, non importa in quanti si combatta. Non resta, allora, altro da fare che sfogare la propria rabbia con rappresaglie destinate ad essere pagate care, portando a conseguenze a catena impreviste quanto irreversibili.
In Guerra mette in scena i fatti in modo chirurgico, senza perdersi in digressioni sulla vita personale e i rapporti dei protagonisti (salvo il rapido sguardo sulla vita familiare di Laurent, che sta per diventare nonno). Un film teso a mostrare la realtà per quella che è, senza romanzi e senza edulcorazioni, nello stile dei grandi autori del cinema sociale, quali Ken Loach e i Fratelli Dardenne, col valore aggiunto delle interpretazioni sentite dei protagonisti e di una scrittura equilibrata nel mostrare i come e i perché senza risultare ridondante e senza trascurare l’impatto emotivo.
In Guerra arriverà nelle sale cinematografiche italiane distribuito da Academy Two; nel cast del film anche Jacques Borderie, David Rey, Olivier Lemaire, Isabelle Rufin, Bruno Bourthol e Sébastien Vamelle.
In guerra è al cinema dal 15 novembre 2018 distribuito da Academy Two.