Enola Holmes 2: recensione del film Netflix con Millie Bobby Brown
La sorella minore di Sherlock continua a colpire ed intrattenere il pubblico con il suo intuito sopraffino e molta ironia!
Enola Holmes 2 è il sequel del film distribuito da Netflix nel 2020 con protagonista Millie Bobby Brown e Harry Bradbeer alla regia, intitolato Enola Holmes. La pellicola è disponibile in streaming sulla piattaforma a partire da venerdì 4 novembre 2022, mantenendo regia e produzione. Anche il cast del primo film torna, in forma smagliante, a dare volto e carattere ai protagonisti e membri della intelligente ed intuitiva famiglia Holmes. Sherlock Holmes, certamente il più famoso della combriccola, è interpretato da Henry Cavill, mentre il filo-conservatore e tradizionalista fratello maggiore, Mycroft Holmes, ha il volto di Sam Clafin. Nonostante Mycroft non appaia nel secondo film, la sua presenza è quella che definisce e scolpisce la personalità ribelle e femminista della giovane sorella dei due celebri Holmes, la adolescente Enola.
Il sequel si sviluppa sulla falsariga delle caratteristiche scelte e applicate dal suo predecessore, incanalandosi su un binario molto leggero e gradevole per lo spettatore. La formula scelta da Harry Bradbeer, che ammicca continuamente alla telecamera con il volto furbo e intelligente di Millie Bobby Brown, è quella di un giallo sorprendente ma scorrevole al contempo, nato per donare al pubblico due ore e dieci di grande relax e divertimento.
Enola Holmes 2: un film fatto per il pubblico tra gialli da risolvere e giovani amori
Enola Holmes 2 è senza dubbio un giallo ottimamente progettato e finemente messo in opera: la trama è complessa e certamente più ambiziosa rispetto a quella del precedente film, dando la possibilità alla protagonista di mostrarsi in tutte le sue brillanti capacità di investigatrice privata. Soprattutto, l’intricato mistero che si infittisce con ogni scoperta dell’eroina permette di scoprire una nuova espressione sul volto di Millie Bobby Brown, star versatile che riesce a portare sullo schermo ironia, preoccupazione e disperazione come se le costasse davvero uno sforzo infinitesimale.
La scomparsa della giovane Sarah, sorella dell’impiegata Bess, porta Enola al centro di un mistero oscuro e indecifrabile, fatto di corruzione e abili maneggi politici. Se il “nemico” della pellicola precedente era di relativamente facile decifrazione, nel sequel gli Holmes si troveranno in grande difficoltà. Difficoltà che si dimostreranno tali per la giovane Holmes, principalmente, che vuole convincere il mondo, suo fratello maggiore Sherlock ed infine se stessa di poter fare ciò è nata per fare (ovvero risolvere misteri ed enigmi) nonostante la sua età ed il suo genere. Il femminismo è uno dei cardini dell’opera, senza renderla però schiava di tropi già condotti e sviluppati in molteplici sfumature. Il film vuole interessare ed intrattenere, forse fin troppo, e cade in spiegoni che lo imbarocchiscono di dettagli superflui e minutaggio extra. La visione, tuttavia, resta sempre piacevole grazie all’agilità della cinematografia di Giles Nuttgens e le scelte mai rischiose di Bradbeer.
La leggerezza fatta ad arte, talvolta, è un prodotto abilmente studiato per poter ricalcare le linee narrative e le scelte stilistiche che permettono al fruitore di sentirsi sicuro, saldamente al controllo di se stesso mentre l’avventura si svolge davanti a sé senza per questo esserne annoiato o prevedibilmente tediato. Enola Holmes 2, così come Enola Holmes, rientrano a pieno in questa categoria di pellicole buone ma non esaltanti che forniscono una solida base per il divertimento diffuso degli spettatori.
Un film prodotto che fa ottimo uso delle sue giovani star
Harry Bradbeer fa ottimo uso dei suoi protagonisti, Millie Bobby Brown e Henry Cavill, sapendo perfettamente sfruttare il loro carisma e la loro perfetta intesa sullo schermo. Una grande chimica passa tra gli occhi ed i movimenti di questi due attori, entrambi giovani seppur in età molto diverse, rendendo il loro rapporto di fratello maggiore-sorella minore molto credibile e creando di conseguenza un forte investimento emotivo nella loro relazione sentimentale.
L’avventura di Enola diventa immensamente più interessante quando al suo status di giovane donna in cerca del suo posto nel mondo si contrappone quello di uomo di successo del fratello maggiore Sherlock, spesso da lei surclassato in quanto ad intuito ed intelligenza grezza. Il tenero legame tra i due fratelli è un filo conduttore importante per creare empatia e partecipazione nell’audicence, che tifa per entrambi e resta con il fiato sospeso nel vederli risolvere insieme un enigma alla volta fino ad arrivare alla soluzione del mistero più grande. Il finale, seppur prevedibile in molti momenti del film, resta soddisfacente e pieno di aspettative per il futuro della saga. Si aspetta, insomma, l’arrivo di Enola Holmes 3, con una Bobby Brown sempre più carismatica e a suo agio in ruoli diversi da quello di Undi ed un Henry Cavill nel pieno della sua maturità artistica.
Punto in più da tenere in considerazione sono i magnifici costumi progettati dalla costume designer Consolata Boyle, magnificamente moderni e al contempo fedeli alla moda del tempo, deliziosi e sempre perfetti a partire dal primo film!