Fate/Stay Night: Heaven’s Feel 1. Presage Flower: recensione
Un film che conquista fin da subito lo spettatore, ricordando ai più maturi i pomeriggi d'infanzia passati di fronte alla tv o con un manga tra le mani.
Nexo Digital e Dynit tornano a conquistare il pubblico di appassionati di anime e manga anche quest’anno debuttando con Fate/Stay Night: Heaven’s Feel 1. Presage Flower, in uscita solo il 13 e il 14 febbraio con Nexo Digital. Il primo episodio di una trilogia che in Giappone ha incassato più di 3 milioni di euro al box office, adattamento cinematografico della visual novel Fat/Stay Night, nata da un’idea di Kinoko Nasu e illustrata da Takashi Takeuchi.
Fate/Stay Night: Heaven’s Feel 1. Presage Flower: la guerra del Santo Graal
Shirou Emiya, giovane studente delle scuole superiori e membro del club del tiro con l’arco, conduce una vita tranquilla, tra amici ed esercitazioni come apprendista mago ma di notte degli incubi lo riportano a un terribile incendio avvenuto dieci anni prima, quando la sua città natale, Fuyuki, venne distrutta. Proprio questi sogni che attagliano l’animo del protagonista, sono il presagio di una nuova guerra che comincerà a breve: la battaglia per la conquista del Santo Graal, il tesoro leggendario in grado di realizzare qualsiasi desiderio.
Emiya si ritrova suo malgrado a prendere parte ai combattimenti quando verrà salvato da Saber, il suo Servant, e scoprirà l’oscuro legame che lega gli avvenimenti del momento alla tragedia di dieci anni prima, quando il ragazzo perse la sua famiglia e la maggioranza dei suoi ricordi. È con i propri compagni di scuola che Emiya si troverà a scontrarsi, a partire dall’ex amico Shinji Matou, arrogante e presuntuoso discendete della famiglia Matou che nasconde oscure verità; Sakura Matou, sorella di Shinji sarà al contrario al fianco di Emiya, nella speranza di mettere fine alla guerra del Santo Graal il prima possibile e così anche la compagna di scuola Rin Tohsaka, con cui Shirou stringe un’alleanza e per la quale ha una cotta.
Passato e presente convivono in Fate/Stay Night: Heaven’s Feel 1. Presage Flower
Lo spettatore viene introdotto nella storia con un boomerang tra passato e presente: una serie di avvenimenti in apparenza non legati tra loro conducono il protagonista e il pubblico verso l’inizio di una storia di cui Presage Flower è solo l’inizio. Un primo capitolo che serve per presentare i personaggi, in particolare quello di Emiya, e per insinuare dubbi e curiosità sulla battaglia generazionale che avrà luogo. Il legame con la storia passata è uno degli elementi caratterizzanti le trame nipponiche, dai romanzi ai manga, la tradizione di sangue non può mancare.
Un filo che permette ai protagonisti di compiere ciò che si è interrotto, ciò che non è stato portato a termine per volontà superiori. Immancabile in Presage Flower è anche la scelta dell’età e del contesto in cui vive Emiya: un giovane ragazzo, studente delle superiori che scopre i propri gusti, le proprie inclinazioni e si scontra con le prime responsabilità. Superare le difficoltà, scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, porta un giovane a crescere e diventare adulto; Presage Flower svolge così anche il ruolo di “romanzo di formazione”, coinvolgendo chi guarda (e chi legge!) con una storia di fantascienza densa di intrattenimento 100% made in Japan: eroi leggendari, miti, leggende e combattimenti all’ultimo sangue.
Fate/Stay Night: Heaven’s Feel 1. Presage Flower: la collaborazione tra Kinoko Nasu e Takashi Takeuchi
Gli amici di vecchi data Kinoko Nasu e Takashi Takeuchi tornano a collaborare insieme per Fate/Stay Night: Heaven’s Feel 1. Presage Flower, dopo il successo della visual novel Tsukihime, pubblicata nel 2000; una scelta che corrobora una complicità di gusti, tematiche e intrattenimento. Con una mimica irresistibilmente giapponese, i volti dei protagonisti conquistano da subito lo spettatore/lettore, ricordando ai più maturi i pomeriggi d’infanzia passati di fronte alla tv o con un manga tra le mani.