Fisherman’s Friends: recensione del film diretto da Chris Foggin
Liberamente ispirata alla storia vera dei Fisherman's Friend, questa commedia musicale leggera mette in scena una versione romanzata della band, regalandoci una favola dal sapore dolciastro ambientata in Cornovaglia.
Fisherman’s Friends è una commedia inglese pazzamente irrealistica diretta da Chris Foggin e tratta dalla storia vera dell’omonimo gruppo amatoriale di musica folk, composto da dieci pescatori di Port Isaac che si esibiscono dal 1995 in sea shanty (canti marinareschi) e che nel 2010 hanno firmato un contratto discografico con la Universal Music. Il lungometraggio che affronta la paura d’amare arriva nei cinema italiani con Ahora! dal 23 novembre 2023 e raccoglie nel cast attori inglesi affermati tra cui James Purefoy (Resident Evil, Churchill), Daniel Mays, Meadow Nobrega e David Hayman.
Un agente in blues, un gruppo folk di pescatori e un amore autentico per la musica sono gli ingredienti di Fisherman’s Friends
Prendi le inquadrature sorprendenti di Port Isaac, lo stile dei Blues Brothers per il personaggio affidato a Daniel Mays, aggiungi alle irrealistiche aspettative il magnetismo di James Purefoy e ti sentirai proprio come Danny, cioè come un “pesce fuor d’acqua”, guardando questo feel-good movie la cui sceneggiatura è tutta giocata sui termini marinareschi e sulle citazioni musicali. Il protagonista di Fisherman’s Friends è infatti Danny (Daniel Alan Mays), un cinico agente musicale londinese che a malincuore segue in Cornovaglia il suo gruppo di colleghi per una festa di addio al celibato. Qui rimane vittima di uno scherzo di cattivo gusto del suo capo, che lo invita ad ingaggiare un gruppo di pescatori che cantano canti di mare. Danny sta già cercando di conquistarsi il rispetto e l’entusiasmo dell’improbabile boy band composta da Jim, Jago, Leadville e Rowan: lupi di mare che credono nel valore del tempo, della parola data e dell’amicizia piuttosto che alla fama. Nel tentativo di superare i dubbi dei pescatori, Danny si ritrova coinvolto nella comunità, viene messo alla prova. Le situazioni che si andranno a creare costringeranno il protagonista a rivalutare ciò che conta veramente nella sua vita.
Una comedy che omaggia uno stile di vita, una tradizione e un tipo di musica capace di “trasportare” su lidi lontani
Liberamente ispirata alla storia vera dei Fisherman’s Friend, questa commedia musicale leggera mette in scena una versione romanzata della band, regalandoci una favola dal sapore dolciastro ambientata in Cornovaglia. Nonostante un cast di attori di tutto rispetto, il film è lontano per trama e scrittura dall’appeal di pellicole come Full Monty. A Port Isaac, in questo rifugio pittoresco, arrivano Danny e i suoi colleghi di un’agenzia musicale londinese (Noel Clarke e Christian Brassington) per il weekend di addio al celibato di un amico. Il gruppo di agenti si imbatte alla fine in un concerto all’aperto tenuto dai Fisherman’s Friends, sul molo principale (la cui musica è definita il “rock and roll del 1752“). La band di dieci ineleganti pescatori fa vibrare le baracche di mare per la gioia di una folla di tutte le età. Alcuni testi dei loro brani sono addirittura osceni ma l’aria che si respira è quella di una vivace festa di campagna. Sorpreso dall’autenticità della musica folk che ascolta, Danny inizia a credere nel loro talento e avvia un improbabile tentativo di portarli al successo mentre prova anche a corteggiare la bella padrona di casa Alwyn, che ha il volto della Middleton.
Fisherman’s Friends: valutazione e conclusione
Chris Foggin porta sul grande schermo, con i suoi personaggi implausibili ed eccentrici, una storia molto british che nel complesso intrattiene. Si interroga sul futuro del vinile, sul modo in cui oggi si ascoltano i brani musicali (con semplici click) e fa una critica dei criteri e dei luoghi di selezione dei talenti musicali come ad esempio i talent show di X Factor. Ma ci chiediamo come sarebbe stata la versione più alta di questo film nostalgico, che si basa sui buoni sentimenti, sulla paura e sull’amore della musica. Avremmo voluto trovare il coraggio di Danny per ogni dove nella storia, che guarda ai Blues Brothers ma non ha la meticolosità di Daniel Edward Aykroyd, che guarda ai Blues Brothers ma non sfoggia l’esuberanza di Belushi, il cui personaggio principale potrebbe indossare il Wayfarer RB2140 e ha la passione per la musica ma da solo non basta a renderla qualcosa di più di un piccolo intrattenimento.