Forever Young: recensione della commedia di Fausto Brizzi
I protagonisti di Forever Young sono tutti gli uomini e le donne di mezza età che continuano a vivere una vita da adolescenti, che non crescono e non vogliono guardare in faccia la realtà della vita, ovvero si invecchia! Una commedia piuttosto affollata di personaggi capitanata da Fabrizio Bentivoglio nei panni di Giorgio, un cinquantenne fidanzato con Marika (Pilar Fogliati), una giovane compagna che all’occorrenza fa passare per sua figlia e che tradisce con una sua coetanea (Lorenza Indovina). Seguono Sabrina Ferilli nei panni dell’estetista Angela, convinta dalla sua amica Sonia (Luisa Ranieri) ad uscire con ragazzi più giovani e a divertirsi con loro, senza ma impegnarsi in relazioni fisse e durature. Ma cosa succede quando il giovane ragazzo con cui Angela si frequenta è proprio Luca (Emmanuel Caserio), il figlio di Sonia? A seguire troviamo l’avvocato Franco (Teo Teocoli), un sessantenne dedito allo sport e al cibo sano che dovrà fare i conti con i suoi problemi fisici che non gli permettono di allenarsi come un tempo e alla notizia che presto diventerà nonno grazie a sua figlia Marta (Claudia Zanella) e suo genero Lorenzo (Stefano Fresi). A chiudere il cerchio dei Forever Young troviamo Diego (Lillo), un DJ radiofonico che si troverà spodestato da un giovane rivale (Francesco Sole), un ragazzo con tante visualizzazioni su youtube che prenderà il suo posto nella conduzione del programma radiofonico mattutino.
Forever Young: un commedia dal cast ricco e musica eterogenea
È un cast eterogeneo quello di Forever Young, proprio come le situazioni che si vengono a creare nel corso della commedia e le musiche scelte per accompagnare i protagonisti nelle buffe e grottesche vicende. Si passa dall’intramontabile Total Eclipse of the Heart di Bonnie Tyler alla cover di Forever Young degli Alphaville reinterpretata dalla bellissima voce soul di Nina Zilli fino ad arrivare all’unico brano inedito inserito nella commedia cantato dai Santa Margaret intitolato Sangue e Vita.
Ma, oltre ai riferimenti musicali il film si avvale di un riferimento letterario, Anna di Niccolò Ammaniti ambientato in un futuro distropico in cui un virus uccide tutti gli adulti lasciando in vita solo i bambini, che si trovano ad affrontare la vita senza punti di riferimento. E a leggere il libro è proprio Marta, la figlia dell’eterno giovane Franco, mentre assiste alla partita di tennis del padre.
Forever young è il primo film di satira in costume, quasi una commedia all’italiana, come lo definisce il regista Fausto Brizzi, che aggiunge: “È il primo film che sento mio dai tempi di EX, nel quale mi riconosco in pieno e che non è frutto di compromessi o strizzate d’occhio al mercato. È quello che so fare oggi. È quello che sono oggi. Come regista e come finto giovane”. È una commedia amara che segna un punto di svolta dai lavori precedenti del regista (Notte prima degli esami, Ex, Maschi contro femmine). Infatti i personaggi non possono essere salvati, dice Brizzi, come non lo erano i mostri di Risi e i più recenti protagonisti di I Mostri Oggi di Oldoini, altro film presente nella filmografia di Sabrina Ferilli.
Bravissimo come sempre Stefano Fresi, azzeccata la coppia romano-napoletana di Sabrina Ferilli e Luisa Ranieri, sul pezzo Lillo, poetici Fabrizio Bentivoglio e Lorenza Indovina, la coppia a cui si rimane più legati per il pathos che creano gli attori nel corso del film. Perché è solo con quest’ultima coppia che si percepisce un filo di amarezza del film. Forse si sarebbe potuto girare maggiormente il coltello sulle piaghe aperte della società d’oggi che esclude i maturi e crea sempre più finti giovani, e per questo il film risulta un’occasione non del tutto sfruttata al meglio, ma risulta in ogni caso un film piacevole e scorrevole.
Forever Young vi aspetta al cinema da giovedì 10 marzo distribuito da Medusa.