Gli eroi del Natale: recensione
Gli eroi del Natale racconta la natività attraverso un asino, una pecora, una colomba e altri simpatici animali.
Gli Eroi del Natale è un film che sarebbe potuto uscire benissimo in televisione, non c’è la stratificazione dei contenuti ed è adatto a un pubblico ben targettizzato: i bambini dai 3 ai 10 anni massimo. Ma siamo in pieno periodo natalizio e, visto che il film parla della nascita di Gesù, non c’è da stupirsi se sarà al cinema dal 30 novembre.
Gli eroi del Natale, infatti, narra una delle storie più antiche e famose e, al di là del suo valore religioso, è stata adattata per insegnare ai più piccoli i valori del Natale.
L’escamotage narrativo è usare il punto di vista degli animali per spiegare come siano stati loro a permettere la nascita del figlio di Dio. Un asino, una colomba e una pecora, con l’aiuto dei cammelli dei Re Magi e un cavallo, una capra e un bue, aiuteranno Maria e Giuseppe a trovare la stalla.
Tutto ha inizio dall’apparizione in cielo della stella cometa, rivelata dagli animali come un segno: qualcosa di speciale sta iniziando. L’asino Bo decide di lasciare la macinatrice in cui lavora per essere libero e partecipare alla parata regale insieme ai cavalli e alla sua amica colomba Dave. Il destino però lo porta a conoscere Maria, a cui si affeziona e finisce per seguire perché la stanno cercando e lui vuole proteggerla.
Gli eroi del Natale: un film adatto per i bambini più piccoli, affascinati dagli animali e dai buoni sentimenti
I personaggi sono delineati in modo molto semplice e i dialoghi sono strutturati per essere facilmente compresi. Sono molto istintuali, quello che dicono, fanno e le emozioni che provano sono assolute: come gli animali, i bambini, i sognatori.
I piccoli quindi si sentono coinvolti e appassionati a vederli affrontare le difficoltà, scoprendo che i problemi si affrontano insieme, che bisogna credere in se stessi e che tutti meritano una seconda possibilità.
Per i grandi invece questa semplicità può portare a un abbassamento di tensione, soprattutto perché manca la linea comedy che troviamo invece nei colossal dell’animazione.
Anche la musica non rappresenta nessuna sperimentazione, una melodia su strumenti classici. Scritta e interpretata da Mariah Carey si basa sulle sonorità natalizie, tra vecchie e più recenti ispirazioni.
Dave dovrebbe far ridere, ma le sue gag sono straviste e l’animazione stilizzata è lontana dal grottesco, solitamente usato per i cartoni. Si usano poi delle caratterizzazioni degli animali secondo gli stereotipi che conosciamo, poco attraenti se pensiamo alle opere che li hanno sovvertiti (uno degli ultimi Zootropolis della Disney). Certo la rappresentazione classica ha il suo fascino, ma se si presenta come alternativa bizzarra deve andare più a fondo.
Per esempio, quando Bo deve comunicare a Maria di essere in pericolo sta solo ragliando e lei non lo capisce. Fa sorridere per un attimo, ma finisce lì per un adulto, mentre un bambino vede tutto più come una scoperta, con l’occhio della prima volta.
Non riuscendo a spingersi oltre questi dettagli Gli eroi del Natale risulta essere più adatto alla televisione piuttosto che al cinema, ma saprà certo trasmettere ai più piccini la magia di questa secolare favola che è il Natale.