Godzilla e Kong – Il nuovo impero: recensione del film di Adam Wingard
C'è chi lo ama e chi lo odia, Godzilla non è per tutti e questo film ne è la conferma.
Suscita sempre un certo clamore quando al cinema torna Godzilla, un po’ meno King Kong. I due titani nati il secolo scorso sono parte di culto per una fanbase piuttosto importante. Godzilla e Kong – Il nuovo impero non è da meno. Il cinema contemporaneo ci ha abituato ai grandissimi crossover e alla succinta computer grafica a coronare il tutto. Il capitolo precedente ha tendenzialmente deluso la critica, ma se Godzilla contro Kong non ha convinto, che succederà quando i due scenderanno a patti per combattere fianco a fianco?
Godzilla e Kong – Il nuovo impero, la storia non regge come dovrebbe
Si parla di un periodo imprecisato di tempo dopo i fatti di Godzilla vs Kong. I due titani ora vivono separati: Kong nella Terra Cava, Godzilla in superficie a “difesa” della Terra. Kong è alla continua ricerca di suoi simili e chiaramente essendo l’ultimo della sua specie è destinato alla solitudine eterna. Una trama basilare che si regge sull’unica condizione di essere visivamente interessante. Il ruolo dei protagonisti si riduce solo ad un risparmio di computer grafica ed un perenne “spiegone“. Alcune anomalie e terremoti nella Terra Cava fanno temere il peggio ed una voragine si apre nei dintorni della tana di Kong. Intanto un avamposto è stato raso al suolo da quella che sembra un’altra scimmia gigante.
Lo svolgimento della storia è lento, catalizzato attraverso un viaggio che di avventuroso non ha nulla. La scrittura dei personaggi è piatta, demenziale e puramente di facciata. I titani si umanizzano sempre di più, portando ad una condizione di perdita della sospensione cinematografica. Cosa stiamo vedendo? Bestie antropomorfe con una loro ragione che si avvicendano in tematiche ormai noiose? Oppure semplicemente dei grossi e pesanti “robottoni giapponesi” che fanno ciò per cui sono stati creati, cioè distruggere? In alcune scene si va infinitamente per la prima, lasciando tutta la storia che si narri da sola senza particolari estremi di grandezza letteraria. In altre ancora si ritorna agli albori: urla sovrumane, palazzi distrutti e caos generale. Che ci si trovi davanti ad un franchise che è stato già spremuto abbastanza e che si trova già nella condizione di doversi aggrappare con tutte le forze ad un passato ormai decaduto e irripetibile? Pensiamo che la risposta sia intuibile…
Godzilla che esegue una suplex su Kong è la parte migliore del film
Paradossalmente le scene più estreme, al limite del trash cinematografico, sono le parti più interessanti. Non c’è bisogno di antropomorfizzare delle bestie solo per avere una storia, ai fan basta vedere le stesse urlarsi contro mentre cercano di uccidersi a vicenda. Basta. Il resto è superfluo e infinitamente forzato. La regia di Adam Wingard è banale nelle normali scene con esseri umani in carne ed ossa. Una fotografia (Ben Seresin) che rasenta più quella di una pubblicità senza intrigo e senza lode, con effettivi visivi quasi disturbanti che uniti ad una computer grafica non sempre curata , soprattutto nelle scene più concitate, lascia sempre un certo amaro. Come già anticipato la scrittura non vale il costo del biglietto, così come le interpretazioni che continuano per tutta la durata della pellicola a sembrare caricaturali. Personaggi come quelli degli attori Rebecca Hall e Dan Steven ricalcano, senza troppi giri di parole, maschere tipiche del cinema d’azione/fantascientifico, andando alla ricerca di posizioni simili a quelle del più blasonato e cinematograficamente un capolavoro, Jurassic Park.
Un ritratto di un mondo supertecnologico che però applica la tecnologia solo all’occorrenza e mai con rigore di causa e logica. Insomma Godzilla e Kong – Il nuovo impero è una grande e per lo più noiosa, petulante, didascalica, spiegazione di ciò che stiamo vedendo con una durata ed un allungamento continuo di cui nessuno ha bisogno.
Godzilla e Kong – Il nuovo impero: valutazione e conclusione
Si è perso molto del fascino dei titani. O forse, si è andati troppo oltre con la narrazione, con il film “facile” dove l’unica difficoltà è la computer grafica. Ad oggi il pubblico ha realmente bisogno di questi prodotti? Molto probabilmente no. Siamo sempre più assuefatti dallo stupore e senza innovazione tutto il palinsesto di questo genere di film è destinato a collassare su se stesso. Godzilla e Kong – Il nuovo impero sicuramente non sarà un flop e, con particolare sicurezza, possiamo dire che non sarà l’ultimo della serie. I più affezionati ai due kaiju andranno sempre a vedere e seguire ogni passo del franchise, con buona speranza che prima o poi qualche miglioramento arrivi. Una seconda visione non è preventivata. In uscita al cinema il 28 Marzo 2024, prodotto da Legendary Entertainment e Warner bros., distribuito da Warner bros. Italia.