Goodbye Mr. Holland: recensione del film con Richard Dreyfuss
Goodbye Mr. Holland (il cui titolo originale è Mr. Holland’s Opus) è un film del 1995 diretto da Stephen Herek. Nel cast troviamo Richard Dreyfuss, nel ruolo del protagonista, Glenne Headly, Olympia Dukakis, William H. Macy e Jay Thomas.
Glenn Holland (Dreyfuss) è un musicista che aspira a comporre il suo grande capolavoro. Per guadagnare qualche soldo in più decide di diventare un insegnante di musica nella scuola superiore locale. Il film segue la carriera scolastica di Mr. Holland, affiancata alla sua vita privata – il matrimonio con la moglie Iris (Headly) e l’arrivo di un figlio – e dalle vicende che più di tutte hanno condizionato la recente storia statunitense dagli anni Sessanta in poi.
Goodbye Mr. Holland: una sceneggiatura ed un protagonista “semplici”
Goodbye Mr. Holland è stato nominato per un Golden Globe per Miglior Sceneggiatura. Anche Richard Dreyfuss ha ricevuto due nomination, ai Golden Globe e agli Academy Awards, come Miglior attore protagonista. Questi due elementi, la sceneggiatura di Patrick Sheane Duncan e l’interpretazione di Dreyfuss, spiccano per la semplicità con la quale vengono intavolate. La prima è una storia lineare, resa qualitativamente interessante dal collegamento con i vari eventi storici, decennio dopo decennio. La storia del professor Holland procede attraversando problematiche diverse, ma sempre reali; ogni piccola avventura che viene vissuta all’interno della scuola o delle mura domestiche, costituisce una lezione di vita.
Dreyfuss interpreta un uomo normale, che ha dovuto – anche se solo in parte – rinunciare alle sue passioni in favore della concretezza. L’amore per la moglie, le difficoltà dell’insegnamento e della paternità, il rapporto con gli studenti e il conflitto con gli eventi ineluttabili della vita, si fondono nel creare un personaggio contemporaneamente semplice e complesso. Ed è questa ambivalenza a farlo risultare reale. Richard Dreyfuss crea un protagonista credibile, in balia di una vita normale.
Goodbye Mr. Holland: il ruolo della musica e degli eventi storici
Una componente fondamentale del film è, per forza di cose, la musica. Il protagonista è un musicista il cui più grande desiderio è riuscire a comporre un capolavoro moderno. Anche quando, per necessità, è costretto ad accantonare quel sogno, continua a vivere seguendo la sua passione: la musica. Da insegnante, il suo intento, è quello di trasmettere questa passione, rendere gli studenti consapevoli di quanto la musica possa essere uno stile di vita.
Nel film è presente una grande varietà di generi musicali; dalla musica classica di Bach o Mozart, alle canzoni di John Lennon, Ray Charles e Steve Wonder. La colonna sonora contiene anche l’opera scritta idealmente da Holland, che prende il nome, appunto, di An American Symphony (Mr. Holland’s Opus).
La musica in Goodbye Mr. Holland è protagonista. L’approccio con il quale viene affrontata la passione del protagonista, non è sicuramente nuovo ed originale, ma proprio per questo motivo non è difficile immedesimarsi nei suoi sentimenti. La musica del film, tanto variegata, permette ad ogni tipo di spettatore di sentirsi coinvolto emotivamente. Allo stesso modo, è proprio la musica a legarci al protagonista, accompagnando le vicende del film e scandendo il tempo che passa.
Ed è proprio il susseguirsi dei decenni e delle epoche a rendere il film interessante. Il protagonista e chi gli sta attorno vive momenti di guerra e di pace, di rivoluzioni, di cambiamenti e traumi. La vita ordinaria dei personaggi di Goodbye Mr. Holland è affiancata da eventi straordinari e terribili, come la Guerra del Vietnam, il Watergate e le dimissioni del Presidente Richard Nixon, l’uccisione di John Lennon.
Goodbye Mr. Holland è un film dalla narrazione semplice composto da momenti emotivamente complessi. Se l’intento è quello di raccontare una vita (o almeno, parte di essa), l’obiettivo è stato raggiunto egregiamente.