Goodnight mommy: recensione del remake Prime Video
La recensione di Goodnight Mommy, il remake dell'horror austriaco del 2014 disponibile su Prime Video dal 16 settembre 2022.
Nel 2014 nella sezione Orizzonti del Festival del cinema di Venezia venne presentato un horror austriaco che grazie al passaparola tra gli spettatori della mostra e alla sua distribuzione, presto diventò un gioiellino per gli amanti del genere. Più che horror in realtà Goodnight Mommy è un thriller psicologico che affonda le radici in temi cari all’arte come quello della maternità e del doppio. Quando un film europeo diventa cult, Hollywood drizza le antenne, si accaparra i diritti e gira il remake. È proprio quanto accaduto al film di Veronika Franz e Severin Fiala, oggi remake prodotto e distribuito da Amazon Prime video (dal 16 settembre 2022 in streaming sulla piattaforma) con protagonista Naomi Watts. Spesso però Hollywood non riesce ad equiparare il risultato, almeno a livello artistico, dell’originale: sarà così anche per questo nuovo remake?
Goodnight Mommy: due gemelli prigionieri della loro stessa mamma
I protagonisti di questa storia sono due fratelli gemelli (Cameron e Nicholas Crovetti, il primo è il figlio di Patriota nella serie The Boys) che arrivano nella casa di campagna della madre (Naomi Watts, un’attrice famosa, e la trovano con il volto coperto di bende. La maschera chirurgica che copre il volto della donna, sono conseguenza di una recente operazione di chirurgia estetica, forse per sembrare più giovane. Eppure per Elias e Lukas, dietro quelle bende non c’è più la loro amorevole mamma, quella che ogni sera gli cantava la canzone della buonanotte.
Ai bimbi sembra addirittura che i suoi occhi siano di un colore diverso, così iniziano a sospettare che qualcosa non va, che quella che c’è in casa sia un’estranea. La donna infatti ha un atteggiamento isterico, impone ai bambini delle strane regole da osservare in casa perché non vuol essere disturbata, la luce del sole non deve colpire la sua pelle delicata, fuma di nascosto in bagno, strappa i disegni che i suoi gemelli le regalano, comportamenti che per i bambini non avrebbe mai avuto la loro vera madre.
Una storia di traumi psicologici
Eppure la donna dietro la maschera si comporta come se il ruolo di madre non sia mai stato il suo, agendo anche in modo violento in particolare verso Elias il gemello che sembra più sensibile. Sembra che la donna non sia psicologicamente stabile, come se stia cercando di elaborare un trauma? Forse quello della maternità, ruolo delicato che espone a disequilibri mentali e cambiamento fisico, e che come racconta la cronaca può portare a conseguenze tragiche. Mentre il suo comportamento diventa sempre più strano ed eccentrico, nei ragazzi si insinua un’idea inquietante: il sospetto crescente che la donna che si cela sotto le garze, che cucina per loro e dorme nella stanza accanto non sia affatto la madre. È solo immaginazione o il sospetto che la donna con cui i due bambini si trovano in casa non è davvero la loro madre?
Un remake decisamente evitabile
Il film ricalcando per la maggior parte in modo fedele il film originale gioca con il non visto, non mostrando mai il volto della madre, e con momenti onirici in cui Elias sogna che la madre sia in realtà una creatura ultraterrena. Il remake però perde di potenza, rende la questione di fondo banale, le scene di tensione non sono efficaci, soprattutto se non si può fare a meno di paragonarlo al Goodnight Mommy originale, che nasconde al suo interno scene di enorme cattiveria, qui decisamente edulcorate. Nonostante Naomi Watts sia sempre godibile nelle atmosfere cupe, tutto sembra troppo patinato e telefonato, rendendo così il gran colpo di scena anticipato rispetto al tempo. Il vero consiglio è lasciar perdere il rifacimento di Matt Sobel e recuperare il film originale del 2014 (che si può vedere all’interno del canale Midnigh Factory, acquistabile sempre tramite Prime Video), che resta terribile e angosciante, caratteristiche decisamente estranee al remale del 2022.