GTMax: recensione dell’ action francese Netflix

GTMax è un buon film d'azione con molta adrenalina ma una trama piuttosto scarna: per fortuna, i protagonisti sono bravi e carismatici!

GTMax è il nuovo film d’azione disponibile su Netflix a partire dal 22 novembre 2024. GTMax è tipo di film che colpisce subito per la sua adrenalina, un’esperienza visiva che sembra fatta apposta per chi ama inseguimenti mozzafiato e stunt spettacolari. Diretto da Olivier Schneider, uno stunt coordinator con un curriculum impressionante (Spectre, Fast & Furious 6), il film promette velocità e azione da manuale. Ma dietro questa facciata adrenalinica si nasconde una trama fin troppo prevedibile, che purtroppo rischia di frenare l’entusiasmo.

La trama: più cuore che cervello

GTMax, recensione, Cinematographe.it

La storia di GTMax è piuttosto semplice e familiare: i Carella, una famiglia un tempo dedita alle corse motociclistiche, si trovano in difficoltà economiche dopo la morte della madre, Clara. Daniel, il capofamiglia, non riesce a far quadrare i conti, e i figli Soelie e Michael devono trovare un modo per salvare il circuito di motocross costruito dalla madre. Quando le gare legali non bastano, Michael si lascia coinvolgere in un gruppo di ladri che usano scooter modificati per rapine ad alta velocità.

Da qui, il film segue un intreccio prevedibile: il poliziotto determinato (Lucas), i dilemmi morali dei protagonisti, le tensioni familiari e un immancabile finale dove la redenzione passa attraverso un’ultima corsa spericolata. Non c’è nulla di nuovo in questa formula, ma GTMax cerca di compensare la mancanza di originalità con un’azione che lascia senza fiato.

Ed è proprio l’azione che salva il film. Schneider, grazie alla sua esperienza con gli stunt, ci regala scene di inseguimenti e corse che tengono incollati allo schermo. Le riprese con i droni, l’uso combinato di effetti pratici e CGI, e la sensazione palpabile di velocità fanno sì che ogni scena d’azione sia un piccolo spettacolo.

Se amate film come Fast & Furious o Baby Driver, qui troverete pane per i vostri denti. Il problema è che non c’è molto altro.

Nonostante il carisma della protagonista Soelie, interpretata da Ava Baya, i personaggi non riescono mai a brillare davvero. Soelie è una donna segnata dal trauma che combatte per non cedere, ma la sceneggiatura non le dà abbastanza profondità per renderla memorabile.

Il fratello Michael, interpretato da Riad Belaiche, avrebbe potuto essere il cuore emotivo della storia, ma rimane in secondo piano. Anche le dinamiche familiari, che avrebbero potuto aggiungere spessore al racconto, sono affrontate in modo superficiale.

I personaggi di supporto, come il poliziotto Lucas (Thibaut Evrard) e i criminali Elyas e Yacine, sembrano archetipi più che persone reali. Non ci sono motivazioni forti che giustifichino le loro azioni, e questo rende difficile appassionarsi ai loro destini.

Un film che punta tutto sull’adrenalina

gtmax recensione, Cinematographe.it

Alla fine, GTMax è un film che vive e muore per le sue scene d’azione. Se quello che cercate è un’esperienza visiva e spettacolare, sarà in grado di intrattenervi per tutta la sua durata. Ma se sperate in una storia avvincente o in personaggi che lasciano il segno, potreste rimanere delusi.

Olivier Schneider dimostra di avere talento dietro la macchina da presa, almeno per quanto riguarda il coordinamento delle scene d’azione. Ma per il suo prossimo progetto, ci auguriamo che si affidi a una sceneggiatura più solida, capace di dare un’anima alle sue spettacolari sequenze di corsa.

GT Max: valutazione e conclusione

GTMax è un film divertente ma dimenticabile, un’ode all’alta velocità che manca di profondità. È perfetto per una serata senza pretese, ma non aspettatevi di rimanere a lungo con il suo ricordo.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

3

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