Hans Zimmer & Friends: recensione del film concerto

Il film concerto diretto da Paul Dugdale, in uscita in sala in esclusiva solamente la sera di venerdì 21 marzo, cattura la straordinaria performance dal vivo di alcune delle più famose ed epiche composizioni di Zimmer

Alla scoperta della musica e della colonna vertebrale che nel suono dà vita ad un film, documentario e non, il 21 marzo, solo per una notte, il genio musicale di Hans Zimmer arriva sul grande schermo con Hans Zimmer & Friends: Diamond in the desert, un evento cinematografico straordinario che celebra il potere evocativo della sua musica. Diretto dal pluripremiato regista Paul Dugdale, il film cattura la magia di un’esibizione unica, portando gli spettatori in un viaggio tra le più celebri colonne sonore di Zimmer, da Dune a Il Gladiatore, da Interstellar a Il Re Leone. Girato in location spettacolari come la Coca-Cola Arena di Dubai e la suggestiva Al Wasl Plaza di Expo City Dubai, il film offre un’esperienza immersiva, unendo performance live a uno sguardo intimo sul processo creativo di uno dei più grandi compositori della storia del cinema.

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Hans Zimmer & Friends: il tripudio dell’elemento sonoro

Hans Zimmer & Friends cinematographe.it

Oltre alla spettacolare esecuzione musicale, il film include contributi esclusivi di artisti e registi che hanno collaborato con Zimmer nel corso degli anni, muovendosi continuamente tra il palcoscenico e la sala bicolore in cui i suoi alcuni dei suoi più affezionati collaboratori, aiutano ad esaltare il lavoro del compositore e a dimostrare l’importante e continuativo legame costruito con ognuno di loro. Tra questi, Billie Eilish, Sir Christopher Nolan, Denis Villeneuve, Finneas, Jerry Bruckheimer, Johnny Marr, Pharrell Williams, Tanya Lapointe, Timothée Chalamet e Zendaya, che condividono aneddoti e riflessioni sul compositore e sul suo impatto nel mondo del cinema. Con la produzione esecutiva di Jerry Bruckheimer, Hans Zimmer & Friends: Diamond in the desert è molto più di un semplice concerto: è un omaggio a una carriera straordinaria e a un talento capace di trasformare la musica in pura narrazione cinematografica.

Colonna sonora come colonna portante

Film Concerto cinematographe.it

La musica è l’elemento fondante e più importante di un film, o almeno è questo che sostiene Jerry Bruckheimer, produttore del documentario e di molti capolavori del cinema moderno (da Top Gun a Pirati dei Caraibi), nonché storico collaboratore dello stesso Zimmer. La musica è colonna sonora e colonna portante, un elemento centrale e imprescindibile di ogni pellicola, capace di suggerire allo spettatore l’emozione da provare in una determinata sequenza, in quella precedente e in quella successiva. Nelle composizioni orchestrate dal musicista di origine tedesca, questo aspetto viene esaltato, dando vita a melodie destinate al successo e all’immortalità, musiche epiche e inconfondibili, da decenni annoverate tra le più importanti del cinema contemporaneo, al pari delle colonne sonore curate da artisti straordinari come John Williams ed Ennio Morricone.

Hans Zimmer dirige il suono e, attraverso di esso, guida lo sguardo, modula la visione, diventando egli stesso narratore e interprete del racconto, assieme a tutti gli strumentisti che lo accompagnano. È il compositore stesso a definire attori i suoi musicisti, in quanto anch’essi sono chiamati a emozionare, a trasmettere un messaggio e un sentimento, mettendoci le mani e la voce in un qualsiasi lungometraggio, e qui persino il volto e la loro disarmante presenza scenica. Si pensi, in particolare, alla violoncellista, alla cantante lirica e al chitarrista che, in diversi momenti a loro dedicati, diventano il fulcro emotivo del film, portando con sé tutta la loro energia e il loro passionale trasporto.

Hans Zimmer & Friends: valutazione e conclusione

Strumenti Hans Zimmer & Friends cinematographe.it

In Hans Zimmer & Friends: Diamond in the desert l’insolita scelta del bianco e nero per le scene d’intervista esalta i colori sgargianti che illuminano le esibizioni live, tra i più celebri estratti delle musiche create da Zimmer e gli assoli di alcuni dei migliori musicisti al mondo. Violino, violoncello, tastiera, chitarra: ognuno con il suo spazio, ognuno con il suo meritato omaggio, mentre il compositore polistrumentista si muove tra le varie postazioni, a dimostrazione della sua sconfinata conoscenza e del suo incommensurabile talento musicale.

La colonna sonora, come detto in precedenza, è l’elemento portante e, per raccontarlo al meglio, il regista Paul Dugdale costruisce una narrazione in cui la visione è totalmente al servizio del suono, con la telecamera in una frenetica e continua rincorsa dell’andamento ritmico di sottofondo. La sceneggiatura poi alterna quasi metodicamente gli estratti delle esibizioni e le interviste, in un duplice tentativo di raggiungere l’obiettivo che Zimmer si è prefissato con il tour e con la sua prima salita su un palcoscenico: esaltare l’artista, il singolo professionista, senza il quale l’opera finita risulterebbe mutilata, incompleta, inesatta.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Sonoro - 4.5
Emozione - 3

3.4