Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa: recensione
Al terzo film animato della serie, Hotel Transylvania 3 - Una vacanza mostruosa insegna ancora che siamo tutti uguali, tra divertimento e musica.
Pronti per una vacanza mostruosa? I personaggi di Hotel Transylvania sì e non vedono l’ora di condividere con i loro spettatori una crociera davvero indimenticabile. Al loro terzo capitolo dal titolo Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa, dopo aver affrontato le restrizioni di Dracula sull’unione umani-mostri e essere diventato addirittura nonno di un piccolo ibrido tra bambino terrestre e vampiro, i personaggi dell’ormai noto cartone animato tornano con il loro umorismo spaventoso e allegro, lo stesso che ha contraddistinto i suoi predecessori e che non smette di deludere dopo anni dal suo arrivo. Preparate dunque le valigie, salite a bordo della nave e lasciatevi accompagnare sul ponte per trascorrere insieme un momento speciale nella grande famiglia dell’orrore del cinema contemporaneo. Un invito aperto a tutti, adulti, piccini e mostri.
Dracula e Mavis hanno un gran da fare con il loro hotel. Organizzare eventi è un lavoro che richiede impegno anche per il principe delle tenebre. È per questo che la figlia ha deciso che è arrivato il momento per il padre di prendersi una pausa e godere della felicità di stare con i membri della propria famiglia. L’occasione per passare il tempo in una lussuosa crociera sarà però anche l’opportunità per incontrare l’affascinante capitano Erika e per confrontarsi con i piani di distruzione di un vecchio nemico.
Hotel Transylvania – Una vacanza mostruosa: lo zing non sbaglia mai
Lo zing può capitare soltanto una volta nella vita. O almeno così credevano Dracula e i suoi familiari. Per la comunità dei mostri, lo zing è l’equivalente umano dell’amore a prima vista, l’accendersi di un sentimento improvviso eppure assoluto, che scatta non appena i propri occhi si incrociano con quelli della persona con cui sei destinato a restare. Sia ben chiaro: lo zing non sbaglia mai. Anche quando ti innamori di qualcuno che in realtà pensa solo a volerti uccidere, come è capitato al Conte Vlad con il nuovo personaggio del capitano Erika. Ma non sarà soltanto Dracula a fare zing, c’è un intero pubblico che sarà pronto ad adorare ancora il protagonista e i suoi amici nel loro nuovo film.
Il regista Genndy Tartakovsky – che ha visto nascere i personaggi e li ha accompagnati per tutti i loro film, mettendosi alla prova con la sceneggiatura della terza pellicola al fianco di Michael McCullers – riesce a mantenere al medesimo livello l’asticella della simpatia anche dopo sei anni dalla prima uscita, continuando a trovare le intuizioni più azzeccate per il mondo mostruoso di cui Hotel Transylvania fa parte. E non solo puntando sui protagonisti, ma sapendo equilibrare la presenza di comprimari esilaranti che rendono il film completo anche nei suoi intervalli collaterali.
Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa: un film animato sulla condivisione più importante che mai
Se anche l’argomento della diversità tra l’universo dei mostri e quella degli uomini torna nuovamente a porsi come questione centrale dell’opera animata, questa volta c’è un nemico d’eccezione che sarà di ostacolo per la riuscita della crociera e che farà in modo che lo zing di Dracula non venga ricambiato. È infatti Van Helsing, nemesi del succhiasangue, a voler porre quella linea di demarcazione tra noi e loro che, adesso più che mai, è importante che parli al pubblico e che dovrebbe, nella sua più semplice e per questo fondamentale morale, far comprendere che le uniche differenze sono nell’aspetto ed è possibile condividere una vita serena di sostegno e amore.
Sempre attento alla sua parte musicale – con uno scontro finale che rappresenta l’apoteosi della rilevanza che le canzoni hanno nella saga – e con trovate ancora una volta adatte e divertenti, Hotel Transylvania – Una vacanza mostruosa è un salto nel Triangolo delle Bermuda che chiunque dovrebbe fare. Una crociera per innamorarsi, ridere e non smettere di apprezzare le diversità degli altri.