I corpi presentano tracce di violenza carnale: recensione del Blu-ray

Recensione e contenuti speciali dell'edizione home video del film I corpi presentano tracce di violenza carnale, antesignano italiano del filone degli slasher movie.

CG Entertainment continua il suo percorso di riscoperta e valorizzazione del nostro grande cinema di genere con una pregevole edizione speciale DVD + Blu-ray de I corpi presentano tracce di violenza carnale, film di Sergio Martino del 1973 che insieme a Reazione a catena di Mario Bava ha fortemente influenzato il panorama horror dell’epoca, divenendo un vero e proprio antesignano del filone degli slasher movie, imperanti oltreoceano a cavallo fra anni ’70 e ’80. Fra i principali protagonisti de I corpi presentano tracce di violenza carnale (noto all’estero con il titolo Torso) figurano volti celebri del nostro cinema come Suzy Kendall, Angela Covello, Carla Brait, John Richardson, Tina Aumont e soprattutto Luc Merenda, diventato successivamente un iconico interprete del genere poliziesco.

I corpi presentano tracce di violenza carnale

Nella zona universitaria di Perugia, un misterioso assassino compie una serie di delitti ai danni di studentesse e altri personaggi, deturpandone crudelmente i cadaveri. Impaurita per la situazione, Daniela (Tina Aumont) si rifugia in una casa di campagna insieme a Ursula (Carla Brait) e Katia (Angela Covello). Le ragazze durante il tragitto conoscono il medico Roberto (Luc Merenda) e vengono successivamente raggiunte a sorpresa dalla loro amica Jane (Suzy Kendall). Purtroppo, sulle tracce delle giovani studentesse c’è il pericoloso omicida, in cerca di nuove vittime per sfogare la sua pulsione omicida.

I corpi presentano tracce di violenza carnale: l’illustre antesignano italiano del filone degli slasher movie

I corpi presentano tracce di violenza carnale

Sulla scia delle opere di Dario Argento, Lucio Fulci e altri grandi esponenti del nostro glorioso cinema di genere e traendo ispirazione da Terrore cieco di Richard Fleischer, Sergio Martino dirige un film purtroppo oggi dimenticato da molti nel nostro Paese, ma che all’estero gode di un’immutata e più che meritata stima da parte di cinefili e di illustri cineasti come Quentin Tarantino. Pur con l’impalcatura narrativa tipica del giallo, I corpi presentano tracce di violenza carnale diventa un originale e complesso esperimento di fusione fra generi, attraversando il thriller e l’orrore con alcune sfumature decisamente erotiche e gettando al contempo solide basi per escamotage narrativi che successivamente saranno usati e a volte abusati dai registi di tutto il mondo.

Fra i molteplici e notevoli spunti riscontrabili ne I corpi presentano tracce di violenza carnale è impossibile non citare l’anonima maschera indossata dal protagonista, espediente narrativo che in seguito farà le fortune di saghe come Halloween e Venerdì 13,  ma anche l’atmosfera claustrofobica e morbosa che si respira per tutta la durata del film, con l’avvenenza e l’emancipazione sessuale delle protagoniste a giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo della trama. In un contesto così torbido e malsano, poco importa che l’identità dell’assassino sia facilmente intuibile con largo anticipo dallo spettatore più smaliziato, perché l’obiettivo di Sergio Martino è quello di giocare con la mente e con le aspettative dello spettatore, colpendolo allo stomaco con una serie di scene di grande impatto visivo e psicologico, con la sessualità che si intreccia in maniera indissolubile allo splatter e alle più crudeli efferatezze, in un clima di crescente e sempre più palpabile tensione.

Un serial killer credibile e incalzante, che farà da scuola ai vari Jason Voorhees e Michael Myers

Sergio Martino non lesina né dal punto di vista dello gore né da quello dell’erotismo, sostenuto dalla cangiante fotografia di Giancarlo Ferrando, capace di esaltare sia i momenti più cupi che quelli più suggestivi o sensuali, e dalle convincenti musiche di Guido e Maurizio De Angelis, noti anche come Oliver Onions. Fra le tante scene da ricordare, meritano sicuramente una menzione l’uccisione del personaggio di Conchita Airoldi nel bosco, che grazie a un particolare filtro di luce diventa quasi fiabesca, l’accenno di rapporto saffico fra la Covello e la Brait, davvero coraggioso per l’epoca, e la celeberrima sequenza della chiave passata sotto la porta dall’assassino alla sua potenziale vittima, decisamente singolare per il modo in cui gioca con i diversi punti di vista dello spettatore e dei protagonisti.

Un doveroso plauso per la sceneggiatura di Ernesto Gastaldi, che, pur lasciando per strada qualcosa dal punto di vista della caratterizzazione dei vari personaggi, sfrutta abilmente punti fermi del genere come i traumi infantili e sessuali dei protagonisti e il MacGuffin ingannatore (in questo caso il foulard), tessendo una controversa quanto insolita storia di amicizia femminile e centrando una realistica descrizione del libertino e ambiguo ambiente universitario perugino, assurto poi tristemente alle cronache anni più tardi con l’omicidio di Meredith Kercher. A completare l’opera la maestria dietro alla macchina da presa di Sergio Martino, che con l’ausilio di effetti speciali più che dignitosi per l’epoca realizza alcune sequenze davvero disturbanti, mantenendo sempre alto il ritmo e mettendo in scena un serial killer credibile e incalzante, senza mai diventare grottescamente onnipotente, che farà da scuola ai vari Jason Voorhees e Michael Myers.

I corpi presentano tracce di violenza carnale: i contenuti dell’edizione speciale DVD + Blu-ray

I corpi presentano tracce di violenza carnale

L’edizione speciale DVD + Blu-ray della CG Entertainment de I corpi presentano tracce di violenza carnale (acquistabile a questo link) presenta un video decisamente pulito in formato 16/9 1.66:1, realizzato a partire da un nuovo master HD, capace di dare freschezza e nuova linfa al comunque datato film di Sergio Martino. L’edizione Blu-ray contiene inoltre circa 7 minuti di girato in più, consistente principalmente in scene tagliate dalla versione originale perché troppo spinte. Convincente anche l’audio (Dolby Digital 2.0 e DTS-HD 2.0 per la sola versione Blu-ray), solo saltuariamente disturbato da qualche accettabile rumore di sottofondo. Presenti inoltre i sottotitoli italiani per tutte le versioni.

A convincere particolarmente in questa edizione de I corpi presentano tracce di violenza carnale sono i contenuti extra, curati dalla redazione di Nocturno: Il giallo alla Castaldi, ovvero una lunga intervista a Ernesto Gastaldi contenente alcune sue considerazioni sul genere giallo e interessanti aneddoti sul suo lavoro per il film, Torso 2017, incentrato sul rapporto di Federica Martino con il film del padre Sergio e sul suo coraggioso progetto di remake della pellicola in chiave moderna, e per finire Uno, nessuno e centomila, ovvero un lungo filmato in cui il regista ripercorre alcuni passaggi salienti della sua carriera e della genesi della pellicola. Il sigillo a un oggetto imprescindibile per un collezionista, che ci permette di riscoprire e rivalutare una preziosa pepita della nostra cinematografia.

Film - 4
Audio - 3.5
Video - 3.5
Extra - 4.5

3.9