I Want You Back: recensione della commedia romantica su Amazon Prime
Un rom-com ibrido, sospeso tra cliché e ricerca.
Su Amazon Prime Video dall’11 febbraio 2022 I Want You Back, commedia romantica diretta da Jason Orley sulla fatica di accettare la caduta dell’ideale amoroso (e di crescere, finalmente).
Emma (Jenny Slate) e Peter (Charlie Day) lavorano da anni nello stesso posto, ma non si conoscono. La prima volta che si rivolgono la parola è perché entrambi si ritrovano per le scale dell’edificio che ospita i loro uffici a piagnucolare sulla fine improvvisa delle loro relazioni. La prima viene lasciata durante un brunch dal fidanzato perché da lui ritenuta inconcludente e immatura: a trentadue – ventinove dichiarati – anni condivide ancora la casa con coinquilini molto più giovani e non ha ben chiaro cosa voglia dalla vita; il secondo, affidabile compagno e tenero ‘zio’, aspirante papà perfetto, è giudicato dalla sua partner di lungo corso come troppo pantofolaio e poco stimolante. Accomunati dalla sorte dell’abbandono inaspettato (ma non stava forse anche a loro decodificare i segnali?), i due quasi colleghi decidono di unire le forze nel tentativo di sabotare le nuove relazioni dei loro ex, che sul fronte sentimentale si sono rapidamente riorganizzati.
I Want You Back ritrae l’immaturità dei trentenni che alla coppia chiedono garanzie senza responsabilità
I Want You Back, commedia romantica scritta da Isaac Aptaker e Elizabeth Berger, autori di Love, Simon e showrunner di This Is Us, costruisce la sua narrazione, spesso affidata a dialoghi sovraffollati di parole, attorno alla fatica che incontrano i trentenni nello scendere a patti con l’assenza di certezze, soprattutto nel terreno più ingovernabile che esista, quello dei sentimenti: Emma e Peter si ritrovano a dover fare i conti – e non erano preparati – con la frantumazione non tanto delle loro relazioni d’amore, quanto dei loro ideali sull’amore stesso.
L’ostinazione con cui cercano di riconquistare i loro ex, mandando il proprio complice in territorio nemico per effettuare subdole manomissioni dell’altrui felicità amorosa, somiglia più al capriccio di un bambino determinato a proteggersi dalle miserie della realtà che a un autentico desiderio di riparare o rifondare un rapporto un tempo importante e ora perduto.
Un rom-com ibrido, sospeso tra cliché e ricerca, con un finale che ripaga l’attesa!
Gli autori, intenzionalmente o no, nelle vicende dei due protagonisti che si sentono derubati della loro occasione di felicità e che alla coppia, quale struttura sociale ‘di garanzia’, chiedono di schermare le loro mancanze e di restituire, anche se fasulla, un’immagine di integrità, riflettono inquietudini e divisioni che appartengono a un’intera generazione, quella dei Millennial, afflitta dal desiderio struggente di crescere e nel contempo dall’incapacità, più che dalla paura, di farlo.
Nell’approfondire il respiro di questo romance comico, manca, però, il coraggio di abbandonare i canoni classici del genere per abbandonarsi agli immaginari e ai codici indie comunque svagatamente evocati, soprattutto nella goffa vaporosità dei personaggi principali. Inoltre, lo stile di recitazione adottato, proprio nel tentativo di riprodurre la loro stravaganza, sigilla spesso nell’istrionismo la rappresentazione non consentendole di raggiungere più ampie frequenze di respiro. I Want You Back resta, così, sospeso tra vecchio e nuovo mondo, tra la tradizione più battuta della commedia sentimentale americana di consumo e la ricercatezza autoriale, tra ‘prodotto’ e opera dalle ambizioni artistiche.
Il finale, la cui delicatezza riscatta nell’eloquente assenza di parole l’eccesso di verbosità generale, ripaga chi ha avuto la pazienza di arrivare fino in fondo, ma la scommessa dello spettatore è senza dubbio maggiore del merito del film.