Il piano segreto: recensione del documentario su Michele Perriera

La recensione del biopic con il quale la coppia di registi Ruben Monterosso e Federico Savonitto rendono un sentito e doveroso omaggio al drammaturgo, scrittore e regista palermitano Michele Perriera.

Drammaturgo, scrittore e regista palermitano, anima della scuola di teatro TeateÌs, tra i fondatori del collettivo di neoavanguardia Gruppo 63, giornalista per L’Ora, Michele Perriera è stato un autore eretico e una voce solitaria del teatro italiano che alla fine del Novecento è arrivato persino a prevedere l’attuale disequilibrio ambientale e socio-economico, aprendo gli occhi ai suoi contemporanei con le sue pièces e i suoi romanzi. Eppure il suo nome così come le sue opere non sono scritte nei volumi di Storia. Una gravissima mancanza che Ruben Monterosso e Federico Savonitto hanno provato a colmare con il documentario biografico loro co-diretto dal titolo Il piano segreto, prodotto da Zabriskie in associazione con Cinnamon, che dopo l’anteprima mondiale al Biografilm 2024 sta continuando il suo percorso nel circuito festivaliero (Ortigia Film Festival e Cinema City Palermo) prima di un tour autunnale nelle sale.

Il piano segreto mostra la magia e la crudezza dell’eredità culturale di Michele Perriera

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Michele Perriera fotografato da Letizia Battaglia

Attraverso il lavoro dei figli Gianfranco e Giuditta, quello di Emma Dante e della Compagnia Genovese Beltramo, gli autori danno forma e sostanza a un ritratto che al contempo rende giustizia alla figura di Perriera e permette a coloro che non hanno avuto contatti precedenti di conoscerne il valore artistico e storiografico. Si tratta infatti di un maestro che è stato troppo presto dimenticato e il film si presta a un’opera di restituzione che mostra la magia e la crudezza della sua eredità culturale. Sta qui l’importanza e il principale motivo d’interesse nei confronti di quest’operazione, che può fregiarsi tra l’altro della testimonianza dell’amica e fotografa Letizia Battaglia, qui in una delle sue ultime interviste. Le sue parole e gli scatti da lei realizzati nel periodo di frequentazione si vanno a mescolare con quelle raccolte dai registi nel corso delle riprese, dando vita a un racconto corale che ripercorre tanto l’esistenza quanto la carriera del protagonista. Il tessuto narrativo che ne scaturisce mescola senza soluzione di continuità interviste e osservazione sul campo, ribalzando in maniera fluida tra la sfera pubblica e quella privata, tra quella del quotidiano e quella artistica.

Un documentario che racconta la vita e l’arte di Perriera, in grado di resistere al trascorrere degli eventi, persino anticipandone le conseguenze

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Il risultato esplora il cammino umano di Perriera nelle sue molteplici sfaccettature ed espressioni autoriali, restituendo sullo schermo un ritratto a 360° di una figura poliedrica da rileggere, scoprire e riscoprire ulteriormente. Alla classica componente biografica ricostruita intrecciando aneddoti e testimonianze, Monterosso e Savonitto affiancano un’immersione nel processo creativo e il dietro le quinte della messa in scena di alcuni testi chiave del suo immaginario apocalittico tra cui gli Atti del bradipo, lo stesso che ne caratterizzerà la poetica e lo stile al punto da riverberarsi nel nostro presente pieno di dubbi sul futuro. Dubbi che si trasformano nella passato recente in un incubo ad occhi aperti che arriva a mettere in discussione la vita e l’arte, ossia la pandemia da Covid-19 che impedisce per un lasso di tempo la realizzazione degli spettacoli affidati alla Dante e alla compagnia Genovese Beltramo. La macchina da presa continua però il suo lavoro di raccolta riprendendo le fasi di stallo, le prove in sicurezza e per fortuna l’andata in scena degli spettacoli. Il tutto per sottolineare ancora una volta la capacità di resilienza dell’arte e degli artisti, ma soprattutto quella di Perriera, in grado di resistere al trascorrere degli eventi, persino anticipandone le conseguenze.

Il piano segreto: valutazione e conclusione

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Ruben Monterosso e Federico Savonitto rendono un sentito e doveroso omaggio alla figura troppo presto dimenticata del drammaturgo, scrittore e regista palermitano Michele Perriera con un documentario che ne ripercorre il cammino esistenziale e artistico. Un ritratto, quello disegnato sullo schermo dai due registi, che attraverso una raccolta di preziose testimonianze (tra cui quella alla compianta Letizia Battaglia) e il backstage della preparazione della messa in scena di alcuni suoi celebri testi, ricostruisce l’esistenza privata e artistica del protagonista. Il palleggio tra la sfera pubblica e intima permette a questo ritratto di consegnare allo spettatore una visione a 360° di Perriera trovando il giusto equilibrio tra memoria storica e tratti inediti. Confezione classica al servizio di una biografia che consente al fruitore di turno di leggere, scoprire e riscoprire sia l’Arte che l’artista.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Sonoro - 3.5
Emozione - 3

3.1