In punta di piedi: recensione del film TV con Bianca Guaccero
Una storia di riscatto attraverso il mondo della danza e la forza femminile, all'ombra del mondo della camorra e della criminalità.
In punta di piedi, frase che riconduce al mondo della danza, ma porta anche a pensare a qualcosa che accade in modo delicato. Così come accade in questo film di Rai uno, diretto da Alessandro D’alatri, In punta di piedi, che racconta, con delicatezza, una storia vera di camorra e di riscatto.
In punta di piedi: una storia vera all’ombra della camorra raccontata su Rai Uno
Angela è un’adolescente, che vive con i suoi genitori una vita in cui non le manca niente, ignara, dell’attività del padre nel mondo della camorra di Secondigliano. Quando decide di avvicinarsi alla danza classica, grazie alla tenacia della sua insegnante Lorenza, interpretata da Bianca Guaccero, il castello di serenità costruito attorno alla sua famiglia inizia a vacillare e i problemi non tardano a presentarsi.
Anche quando il padre è costretto a lasciare la città e far scortare la moglie e la figlia da alcuni membri del suo clan, Angela si reca di nascosto in palestra, insieme alla madre Nunzia, interpretata da Cristiana Dell’Anna, vista recentemente nel film Rai Uno dedicato a Rocco Chinnici.
Il problema della camorra e della criminalità, viene qui affrontato con una storia diversa dal solito e con una diversa chiave di lettura, quella dell’arte. Qui, è l’arte che si inserisce in un contesto difficile e cerca di salvare una famiglia e i loro destini, partendo dalla figlia più giovane, ancora estranea a quel mondo. In alcuni passaggi, i ricordi, ci riportano a Billy Elliot, che aveva aperto la strada a questo tipo di racconto, quello della danza, in un contesto anomalo, che può salvare delle vite.
La madre Nunzia che dopo aver impedito alla figlia, talentuosa, di ballare la costringe sulla terrazza a ballare di fronte a lei, tra le urla e le lacrime di entrambe, ci riporta alla mente proprio Billy, costretto dal fratello a ballare sopra il tavolo sgangherato della loro piccola casa. Perchè lui doveva dimostrare, così anche Angela è chiamata a dimostrare, il suo talento, la sua bravura, altrimenti è troppo rischioso. Non si può rischiare la vita se non ne vale abbastanza la pena, non in quel mondo.
In punta di piedi ha come punto di forza la trama, sviluppata dalla tenacia di tre donne, Lorenza, Nunzia e Angela, che mettono insieme le loro forze per poter cambiare le loro vite, non potendo cambiare un intero sistema. Dapprima Nunzia e Lorenza di scontrano, non si comprendono, ma poi capiscono che solo le loro forze unite possono salvare Angela e il suo futuro. Così si assumono dei rischi, dimostrando coraggio.
In punta di piedi, ma anche a piccoli passi, tutti riferimenti del mondo della danza che raccontano qui un cambiamento, un cambiamento molto importante, che avviene in modo lento e silenzioso. Un film che poteva osare di più, entrando più a fondo nel mondo delle protagoniste, ma che riesce comunque a raccontare il riscatto e dare un finale positivo alla vita di tre persone, contrappondendo un ambiente di violenza e illegalità alla delicatezza e la disciplina della danza classica.