In vacanza su Marte: recensione della commedia con Christian De Sica e Massimo Boldi

Il cinepanettone si proietta nel futuro, con schemi inflazionati e dinamiche già viste ma “modernizzate” ne In Vacanza su Marte. Siamo nell'anno 2030, ma gli inserti comici non colpiscono tanto quanto il setting.

Disponibile a noleggio, su tutte le piattaforme streaming dal 13 dicembre, In vacanza su Marte è il nuovo film di Natale con l’intramontabile coppia formata da Christian De Sica e Massimo Boldi, questa volta sotto la direzione di Neri Parenti. Corre l’anno 2030. Viene presentato un resort spaziale, un rifugio dove archiviare lo stress quotidiano e i problemi di carattere sentimentale. Una cupola protettiva sulla superficie di Marte, dove troviamo Fabio Sinceri (Christian De Sica), un uomo che deve sposarsi con Bea (Lucia Mascino), ma si ricorda che deve divorziare dalla sua prima moglie (Paola Minaccioni) a pochi giorni dalla cerimonia che si dovrà svolgere nel resort.

Inaspettatamente, si presenta Giulio (Alessandro Bisegna), il figlio di Fabio; quest’ultimo desidera a tutti i costi un ricongiungimento fra i suoi genitori. Per impedire che il figlio vada ad intralciare il piano organizzato per risposarsi, Fabio lo invita a partecipare ad una gita turistica oltre i confini del pianeta, con esiti disastrosi: Giulio viene risucchiato in un buco nero, e ritorna nel resort invecchiato di cinquant’anni (Massimo Boldi). Con questo nuovo imprevisto in arrivo, Fabio dovrà cercare di divincolarsi dagli equivoci che potrebbero crearsi per giungere all’incontro fra Bea e la sua vecchia compagna.

In vacanza su Marte: le gag scatologiche vanno ad sfaldarsi contro una discreta location rappresentata

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Si cambia completamente ambientazione per riproporre le vacanze di Natale di Neri Parenti: non più un’isola remota o una città suggestiva, non ci spostiamo neanche in una delle mete più richieste dalla maggior parte dei turisti. Per evitare di imbattersi in problematiche legate alle norme aggiornate in piena pandemia – senza ricorrere ai viaggi fuori dal paese – si riproduce un luogo di fantasia grazie alla magia della computer grafica. De Sica e Boldi sbarcano su Marte, in un villaggio turistico dal design accattivante; un centro relax e un hotel lussuoso all’interno della quale vengono riprodotte le città più importanti d’Italia. Si intravede uno spunto di base per articolare una traccia fantascientifica convincente: le premesse per aggiornare un’idea di futuro già concepita dalla Pixar (Wall-E, 2008), funzionano in pochi passaggi di trama.

Lo scheletro di In vacanza su Marte – regolato da inquadrature in esterna, costumi e riproduzione in digitale della cupola – viene del tutto accantonato a favore delle meccaniche tipiche della commedia degli equivoci. Un marchio di fabbrica imprescindibile, con due trame principali da tener conto: il rapporto padre-figlio che non deve assolutamente creare disturbi con il matrimonio preparato da Fabio, e un’altra parentesi riservata al personaggio di Herbert Ballerina. Egli interpreta l’autore di Amatevi come noi, un libro best-seller incentrato sulla relazione fra Dylan (Francesco Bruni) e Elena (Fiammetta Cicogna). Sono due blocchi narrativi che non trovano un punto di incontro, ma solo un pretesto per sfoderare battute ed uscite proprie del linguaggio adottato dal duo Boldi-De Sica, quando si addentrano nel loro rodato campo da gioco.

Neri Parenti dirige con scioltezza dei volti che potrebbero prestarsi a nuove interazioni su schermo

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La sceneggiatura – a quattro mani con Gianluca Bomprezzi – e la regia targata Neri Parenti sono due entità differenti: mentre la prima procede su binari standardizzati, con identità inventate di sana pianta e situazioni che potrebbero risultare imbarazzanti per il protagonista di turno, la direzione appare chiara, interessata a disporre di nuovo sulle scene i due capisaldi del sottogenere della commedia italiana. Una unione esplosiva sulla carta, che va cozzando con un susseguirsi degli eventi frettoloso e davvero poco impattante; i nostri Fabio e Giulio fanno il possibile per garantirsi una larga fetta di presenza scenica, dedicandosi a scambi infantili e imprevisti di tipo fisiologico che non incontrano più i gusti di un pubblico navigato.

Per quanto riguarda l’episodio con protagonisti Herbert Ballerina, Francesco Bruni e Fiammetta Cicogna, si cerca di intavolare una critica velata ai mass-media e al metodo di divulgazione delle cosiddette “fake news che popolano il mondo del web e degli influencer. Si apprezzano i tiepidi sforzi, ma la resa scenica risulta altamente discutibile, preferendo inserire un intreccio amoroso con i passionali amanti della coppia più seguita sulle piattaforme social. Si procede a tentoni e per inerzia, andando persino a sfruttare gli effetti del buco nero per rinfrescare – almeno vi è un tentativo, lo si riconosce – la catena di inconvenienti e inciampi dal sapore rétro che non reggono il peso del tempo. Nel 2020, un consistente numero di gag che vengono mostrate ne In vacanza su Marte non sono umanamente più ammissibili.

Regia - 2
Sceneggiatura - 1.5
Recitazione - 1.5
Fotografia - 2
Sonoro - 1
Emozione - 1

1.5