RomaFF13 – In viaggio con Adele: recensione
Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2018, In viaggio con Adele è l’incontro di diversità che sanno trovare nella propria unione.
Il cinema ne ha visti tanti di conigli passare sul proprio schermo. O meglio, ha visto tanti indossarne un costume. Da quello con orecchie a punta del ragazzino a petto nudo nel film Gummo sull’inquietudine giovanile degli anni ’90, per passare poi nel 2001 a quello greve e mortale del Donnie Darko di Richard Kelly. Ce ne sono stati poi altri, più o meno intrinsechi di simbolismo, più o meno ironici, divertenti, malinconici. Ora tocca al coniglietto rosa di Sara Serraiocco, nell’opera prima del giovane regista Alessandro Capitani.
In viaggio con Adele è l’incontro di diversità che sanno trovare nella propria unione un’armonia fino a quel momento assente, dissomiglianze che sanno combinarsi tra loro per formare un’insolita unità, più salda di quanto le differenze potrebbero far presumere.
In viaggio con Adele – L’armonia delle disuguaglianze
Quella di Aldo Leoni (Alessandro Haber) è l’ultima occasione nel mondo del cinema. Per anni nei panni teatrali del Cyrano de Bergerac, all’attore manca il provino finale per entrare a far parte della nuova trasposizione cinematografica della storia del personaggio. Ma la morte di una donna amata anni prima gli riserverà una sorpresa inaspettata: Aldo è padre e sua figlia non è per niente come gli altri. Adele (Sara Saraiocco) ha, come dice sua zia, la testa tra le nuvole. Saliti in macchina per raggiungere la nuova casa della ragazza, i due si scopriranno soli e, dopo quell’esperienza, quanto mai vicini.
È l’amore perso che spinge il protagonista di Alessandro Haber a mettere in pausa la propria carriera, ed è sempre l’amore quello che l’uomo si ritroverà a ricevere in cambio. Partire da solo, tornare indietro in due. E non due qualunque, entrambi isolati a modo loro, incompresi eppure perfettamente integrati l’uno nelle complessità dell’altro. Un rapporto tra padre e figlia che non nasce immediatamente come un nodo familiare, ma passa prima attraverso lo scambio che avviene tra persone, in cui quasi si va dimenticando il sangue che li accomuna e si vive del loro conoscersi semplicemente per quello che sono.
Lo sceneggiatore Nicola Guaglianone, al lavoro su di un soggetto elaborato insieme a Tonino Zangardi e allo stesso Haber, rivela ancora una volta la sua bravura. Il suo muoversi con sicurezza tra la costruzione della struttura della storia e i dialoghi affidati ai due interpreti si traduce in una solidità della trama che vede la propria efficacia nelle parole dei personaggi e nella capacità di renderle reali in quell’istante, anche quando le fantasie della ragazza possono spostarsi altrove. È la sua abilità nel sapersi approcciare alla professione dello sceneggiatore con conoscenza che contribuisce a dare consistenza ai suoi racconti, oltre al suo sguardo d’insieme che, pur avvicinandosi a stilemi noti, sa sempre offrire una lente d’ingrandimento su narrazioni autentiche e inedite.
In viaggio con Adele – Essere normale è la più grande stramberia
È stato quindi un grandissimo aiuto per un regista al suo primo film poter contare su un collaboratore di tale spessore, rinforzato anche dalla partecipazione nelle parti principali di Alessandro Haber e Sara Serraiocco. Sarà per l’esperienza degli interpreti, sarà grazie alla direzione del giovane Capitani, i due sembrano conoscere le carenze dei loro ruoli riuscendo a rendere la fusione di Aldo e Adele sentita, su di una via che di certo porta alla credibilità dei sentimenti dei protagonisti.
Con un’aria da road movie indipendente, sulla strada di una condivisione che riempirà l’esistenza dei personaggi, In viaggio con Adele fa della stramberia – anche di chi si crede normale e, forse proprio per questo, non lo è – il centro di ogni tenerezza. Un film dolcemente allegro come le note della sua colonna sonora composta da Michele Braga, che colma gli spazi dell’opera alla stessa maniera con cui Adele riuscirà a colmare la vita di Aldo. E viceversa.
In viaggio con Adele è al cinema dal 18 ottobre con Vision Distribution.