Intreccio di destini: recensione del film Netflix con Jacob Elordi
La recensione del dramma ispirato alla storia vera di Jorge Bacardi, diretto da Lance Hool e interpretato da Jacob Elordi. Dall’8 dicembre 2023 su Netflix.
Nel 2008, Jorge Bacardi, erede della dinastia cubana del celebre marchio di rum, è stato protagonista di quello che lui stesso definì un autentico “miracolo” che gli salvò la vita quando ormai le speranze di sopravvivere alla grave malattia ai polmoni che lo aveva colpito anni prima erano praticamente ridotte a zero. La cronaca degli eventi che hanno permesso al “miracolo” di cui sopra di realizzarsi è stata la fonte d’ispirazione di una sceneggiatura scritta a quattro mani da Veronica Hool e Robin U. Russin, diventata nel 2020 un film dal titolo Intreccio di destini (2 Hearts) per la regia di Lance Hool. Un dramma, quello diretto dal regista messicano, uscito nelle sale americane nell’ottobre dello stesso anno e che solo di recente è riuscito a oltrepassare i propri confini grazie all’approdo sulle principali piattaforme streaming tra cui Netflix, che lo ha rilasciato lo scorso 8 dicembre 2023. Ed è da allora che la pellicola continua a navigare stabilmente nella top ten dei titoli più visti. Merito probabilmente della vicenda incredibile della quale si è resa testimone, una storia toccante e ispirazionale realmente accaduta particolarmente gradita a quei cuori puri che adorano le atmosfere alla Nicholas Sparks, con gli amori, il destino e il dramma che si mescolano senza soluzione di continuità.
Intreccio di destini porta sullo schermo l’incredibile storia vera di Jorge Bacardi, erede della dinastia cubana del celebre rum
Il film, il quarto da regista per il produttore Lance Hool, porta sullo schermo l’incredibile storia del discendente della famosa famiglia di produttori di rum, anche se per ragioni legali non si è potuto usare il cognome vero che in Incrocio di destini è diventato Jorge Bolivar. Lui è una delle pedine di questo “gioco” delle coppie che vedrà il destino avere in serbo qualcosa di inaspettato per due di esse, al punto tale da cambiarne drasticamente il corso delle rispettive esistenze. Da una parte c’è un amore che sboccia e matura dentro e fuori dalle aule universitarie tra la matricola Chris e la studentessa dell’ultimo anno Sam, dall’altra quello tra l’imprenditore Jorge e l’assistente di volo Leslie scocca come una scintilla e prende il volo. Le storie di queste coppie e di queste persone inizieranno a muoversi in parallelo. Mentre i ragazzi sono sempre più felici, Jorge e la compagna si ritrova a lottare contro la brutta malattia del primo. Ma è solo questione di tempo: come spesso accade nella vita e nei film, le vicende umane dei protagonisti di turno finiscono con l’intrecciarsi in maniera inaspettata e in questo caso assai dolorosa. Facile intuire intuire quale sia l’elemento che collegherà nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, finché morte non li separi, le due storie d’amore, motivo per cui non andremo oltre per non rovinare la visione.
Incrocio di destini è il film perfetto per gli appassionati di storie d’amore che vanno oltre i confini del tempo
Una cosa però la possiamo e la dobbiamo dire, poiché utile a dare una chiave di lettura e delle istruzioni necessarie per la fruizione. Per due coppie, il futuro si dipana in decadi e luoghi diversi ma una connessione nascosta le collegherà in maniera del tutto inaspettata che mai nessuno avrebbe potuto prevedere. Il tutto si poggia e si sviluppa su un’architettura narrativa strutturata su piani spazio-temporali differenti, di conseguenza su un montaggio alternato destinato a convergere nel finale. Il ché consegna di fatto Incrocio di destini a quella fetta di pubblico appassionata di storie d’amore che vanno oltre i confini del tempo, come ad esempio The Lake House, a sua volta remake del sudcoreano Il mare. Il meccanismo narrativo utilizzato prima dagli autori dello script e poi da Hool nella messa in quadro per alimentare questo modus operandi presuppone però un sapiente palleggio tra i piani per fare in modo che funzioni come dovrebbe. Cosa che purtroppo nella pellicola del regista messicano non accade a causa di una serie di difetti strutturali dovuti a transizioni forzate e salti temporali che minano la credibilità del legame. Ne scaturisce un rimpallo debole, poco fluido e il più delle volte didascalico, tanto da rendere il racconto complessivo monotonamente prevedibile nei suoi sviluppi.
L’interpretazione di Jacob Elordi e le location sono le uniche note positive
Questo problema strutturale influisce negativamente sul risultato finale, già minato dall’interno da un eccesso di sentimentalismo che sfocia nel melodramma stucchevole, con afflati e dialoghi più adatti a una soap opera che a un prodotto cinematografico. Ne risentono in primis le interpretazioni dei quattro attori principali, costretti a fare i salti mortali per restare credibili dal primo all’ultimo fotogramma utile. Tra questi figura l’australiano Jacob Elordi, visto in Euphoria e più di recente in Priscilla di Sofia Coppola. Qui interpreta il ruolo di Chris, senza alcun dubbio il personaggio più completo e tridimensionale tra quelli presenti in scena. È la sua performance, la bravura da lui dimostrata nel sapere gestire i drastici e complessi cambi di registro ai quali viene sottoposto nel corso della timeline il personaggio che gli è stato affidato, oltre ai bellissimi scenari che fanno da cornice alla storia tra Jorge e Leslie, le note positive di un film che affonda le sue radici nell’amore, nella famiglia, nei sogni e nella fiducia in qualcosa di più.
Intreccio di destini: valutazione e conclusione
Intreccio di destini è un film perfetto per quei cuori puri che adorano le atmosfere alla Nicholas Sparks e le storie d’amore che vanno oltre i confini del tempo. Due storie, ispirate a fatti realmente accaduti, unite da un drammatico scherzo del destino, ma che trovano in una sceneggiatura farraginosa dagli eccessi melodrammatici un’esecuzione non all’altezza della situazione. Ne risente in primis la trasposizione e a cascata la regia e le interpretazioni.