Io prima di te: recensione del film con Emilia Clarke e Sam Claflin
Io prima di te è un film del 2016 diretto da Thea Sharrock e basato sull’omonimo romanzo di Jojo Moyes, che ha anche curato la sceneggiatura di questa trasposizione cinematografica. La pellicola si avvale delle prove di Sam Claflin (Biancaneve e il cacciatore, Hunger Games: La ragazza di fuoco) e soprattutto di Emilia Clarke, universalmente nota per la sua interpretazione della Khaleesi Daenerys Targaryen nella celebre serie televisiva Il trono di spade.
Il cast principale è completato da un altro protagonista dello show televisivo basato sui romanzi di George R. R. Martin, ovvero Charles Dance (Tywin Lannister), Jenna Coleman (Clara Oswald in Doctor Who), Matthew Lewis (Neville Paciock nella saga di Harry Potter) e la due volte candidata all’Oscar Janet McTeer.
Io prima di te: una prevedibile e dimenticabile storia d’amore che punta tutto sulla lacrima facile per camuffare i propri vistosi difetti
Louisa Clark (Emilia Clarke) è una ragazza inglese allegra e solare, che per sbarcare il lunario e aiutare la propria famiglia si arrabatta in piccoli e saltuari lavoretti. La sua vita viene scombussolata quando viene assunta come assistente personale di William Traynor (Sam Claflin), giovane di ricca famiglia rimasto tetraplegico in seguito a un tragico incidente, avvenuto proprio nel fiore della sua gioventù e della sua carriera lavorativa. Nonostante le difficoltà iniziali, fra i due nasce un rapporto intenso e profondo che li porta a rivalutare le loro vite.
La dolce e sensuale Emilia Clarke fa del suo meglio per rendere interessante il proprio personaggio
Fin dai primi minuti, Io prima di te si muove con passo incerto e titubante in vie già ampiamente battute, a metà fra una favola moderna alla Pretty Woman, in cui una ragazza di umili origini viene inserita in un ambiente alto-borghese, e una commedia sugli scontri sociali e sulle limitazioni fisiche alla Quasi Amici. La regista Thea Sharrock, al debutto in un lungometraggio, non riesce a percorrere con successo nessuna delle due strade, mettendo in piedi un film largamente prevedibile, ridondante e che risente chiaramente di numerosi rimaneggiamenti rispetto al romanzo, con i personaggi secondari che spesso escono e rientrano nella trama principale in maniera abbastanza casuale e raffazzonata.
A latitare in Io prima di te è anche la caratterizzazione dei due protagonisti, che nonostante godano di una discreta chimica fra loro, rimangono imprigionati nei facili stereotipi dell’estroversa ragazza popolana e del rigido borghese, senza mai comunicare qualcosa di più profondo e coinvolgente. La dolce e sensuale Emilia Clarke fa del suo meglio per rendere interessante il proprio personaggio, decisamente meno intrigante rispetto alla bionda madre dei draghi, ma finisce per eccedere in un continuo overacting fatto di esagerate smorfie e spropositati sorrisi, che contribuiscono al senso di straniamento dello spettatore senza nulla aggiungere alla trama. Decisamente più a suo agio Sam Claflin, che pur nella rigidità dovuta alla condizione fisica del proprio personaggio riesce a comunicare una buona gamma di emozioni.
La sensazione di scontato e già visto pervade ogni singola scena di Io prima di te, accompagnata dal fastidioso incedere della storia, in cui tutte le frizioni e gli scontri, anche su temi particolarmente scottanti come l’amore e la morte, vengono smorzati e sedati sul nascere.
Fra stucchevoli scene romantiche e imbarazzanti siparietti familiari, accompagnati dalla colonna sonora di Craig Armstrong e da alcuni piacevoli brani pop e indie rock, si giunge a una parte finale in cui, seppur in modo superficiale e affrettato, si fa inevitabilmente leva sulla lacrima facile, scaturita dal disagio fisico del protagonista e da come esso influisca sulla sua visione della vita e del suo futuro.
Questo dà luogo ad alcune scene dal sicuro impatto emotivo, che faranno consumare più di un fazzoletto agli spettatori, ma che non possono garantire la sufficienza a un film malgestito e dimenticabile, in cui a salvarsi realmente è solo la buona fotografia di Remi Adefarasin, già noto per il suo ottimo lavoro in Elizabeth, Elizabeth: The Golden Age e Match Point.
Nonostante i buoni propositi e la presenza nel cast della star Emilia Clarke, che ha certamente contribuito all’ottimo riscontro di pubblico (più di 160 milioni di dollari di incasso nel momento in cui scriviamo), Io prima di te è soprattutto una grande occasione mancata di mettere in scena un dramma romantico lontano dai soliti e decisamente abusati stereotipi.
Ciononostante, un finale furbo e ammiccante riuscirà nell’intento di rapire e commuovere un discreto numero di spettatori, celando parte delle numerose magagne di un film innocuo e destinato a finire nell’oblio in poco tempo.