Iron Fist: recensione in anteprima dei primi episodi della nuova serie Marvel/Netflix
Con l’annuncio del progetto The Defenders, l’Universo Cinematografico Marvel ha potuto espandersi ulteriormente e legarsi con quello televisivo. Dopo Agents of S.H.I.E.L.D ed Agent Carter, Daredevil è stato l’apripista di questo potenziale ed importante progetto. Nato con la collaborazione fra Marvel e Neflix, le prime di stagioni del Diavolo di Hell’s Kitchen, assieme a Jessica Jones e Luke Cage hanno introdotto un nuovo mondo. Un mondo fatto di eroi di strada. A chiudere il cerchio era rimasto Iron Fist. Lo si attendeva da tempo e, finalmente, anche il quarto Difensore sta per fare ufficialmente il suo ingresso.
Noi di Cinematographe abbiamo visto in anteprima i primi episodi della prima stagione del Pugno d’Acciaio. Iron Fist verrà rilasciata su Netflix venerdì 17 Marzo.
Iron Fist soffre sin dal principio di una grande aspettativa. La serie porta il peso delle tre precedenti – se comprendiamo anche la seconda stagione di Daredevil. Proprio per questo motivo, i primi episodi partono con una lentezza quasi strategica. Come a voler ponderare con un misurino qualsiasi scena e situazione. Le prime immagini di Iron Fist mostrano il protagonista di ritorno a New York. Ma chi è Danny Rand? Da dove arriva? Come ha trascorso gli ultimi 15 anni? I primi episodi di questa nuova serie ci introducono al personaggio di Pugno d’Acciaio senza darci delle vere risposte – o, almeno, non ancora. Così come le sue vecchie conoscenze, increduli sulla sua identità, anche lo spettatore resta quasi in bilico tra supposizione e verità visiva.
Il primo episodio della serie, intitolato Snow Gives Way in originale, introduce anche Colleen Wing e il villain Harold Meachum, interpretato da David Wenham.
Se il personaggio interpretato da Jessica Henwick pare sin da subito interessante e spigliato, meno risulta per il cattivo di turno. Il personaggio di Wenham appare fortemente stereotipato e statico nelle sue intenzioni. Forse più vicino al Cottonmouth di Luke Cage, è decisamente lontano dalle presenze sceniche di Wilson Fisk e Kilgrave. Se i personaggi interpretati rispettivamente da Vincent d’Onofrio e David Tennant sfondavano immediatamente lo schermo, lo stesso non si può affermare per Harold Meachum. Anche la scelta di Finn Jones come Danny Rand non entusiasma al primo sguardo, ma sembra crescere pian piano con il susseguirsi dei minuti. D’altra parte il personaggio – così come spiegato inizialmente – porta con sé un peso molto grande. Danny Rand è un uomo bianco e milionario. Un ruolo certamente di meno impatto rispetto alle tematiche espletate con Daredevil, Jessica Jones e Luke Cage. Senza contare il fatto che, così come fu per Iron Man nel 2008, Iron Fist è un personaggio di cui ancora non sappiamo nulla e che deve costruirsi dalle fondamenta.
Trattandosi di impressioni iniziali, questo potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio. La serie avrebbe dovuto e potuto colpire ed accendersi sin da subito. Ma così non pare, nonostante una innegabile qualità tecnica. Così come le sue compagne, anche Iron Fist gode di una buona regia accompagnata da una fotografia concentrata sull’azione. Narrativamente parlando, inoltre, Iron Fist si collega immediatamente all’Universo di cui fa parte. Riferimenti agli Avengers e velate e, più o meno, espliciti cenni ai compagni Difensori la pongono di getto nel contesto.
La prima stagione di Iron Fist è interamente disponibile su Netflix dal 17 Marzo 2017
In conclusione, la presentazione non eccezionale della serie non preclude un ribaltamento di toni nella seconda parte di stagione. Così come per Marvel’s Luke Cage, Iron Fist potrebbe seguire le stesse fila. Noi tifiamo per questa opzione.