Jason Bourne: recensione del film di Paul Greengrass con Matt Damon
Torna sul grande schermo lo “sconosciuto” per eccellenza più ricercato di sempre, torna Jason Bourne! Quinto film della celeberrima saga intrapresa nel lontano 2002 – Jason Bourne (trailer) è il sequel diretto di The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo del 2007.
In cabina di regia torna Paul Greengrass, già coinvolto in precedenza con The Bourne Supremacy (2004) e col già citato The Bourne Ultimatum. Anche in questo capitolo, l’elemento cardine che sorregge il contesto è la determinatezza del personaggio, approssimato nella sua caratterizzazione distanziandosi totalmente da tutto ciò che lo circonda. Un qualcosa di “già visto” che, come nei precedenti lavori, incide malamente nell’immaginario dello spettatore.
Jason Bourne rimane fedele – purtroppo – a quella frettolosa conduzione stilistica che non appassiona, che difficilmente può essere metabolizzata; ad incentivare la negatività del film c’è la regia, caratterizzata da un montaggio sciatto ed improponibile eseguito da un dimenticabile Christopher Rouse ed una fotografia mediamente accettabile curata da Barry Ackroyd – collaboratore storico di Ken Loach; altro elemento a sfavore il “corredo” musicale attuato da John Powell, molesto nella sua interezza. Inutile disquisire sulle pseudo-interpretazioni – del tutto anonime – dei vari personaggi coinvolti, visto che questa componente è una caratteristica già conosciuta nei precedenti capitoli targati “Bourne”.
Jason Bourne: Matt Damon e i suoi viaggi intercontinentali
Ciò che è inspiegabile di questa saga del tutto dozzinale, è il suo discutibile proseguito sul piano prettamente narrativo; nonostante un tono stilistico ampiamente fumoso, la serie Bourne ha ottenuto negli anni un particolare successo, rendendo indisponenti i “fedelissimi” di Walter Hill.
In tutti i capitoli presentati, compreso quest’ultimo, la costruzione stilistica è poco più di un accenno, con questo personaggio volutamente sfumato, nel tentativo di renderlo irrisoluto agli occhi del pubblico. Sostanzialmente in tutti i capitoli, l’epicentro narrativo è sorretto da un controverso Matt Damon, “massimo” viaggiatore intercontinentale; irrisoria la questione, ma tant’è che la base su cui si sostiene questa particolare serie è proprio questa.
Jason Bourne dunque non eccede né tanto meno si diversifica, rimane standardizzato nella sua convenzionalità. Greengrass non prova a modificare nulla, si adagia in ciò che gli riesce meglio ovvero presentare in maniera compulsiva una sequela di primi piani, piani dall’alto in basso e viceversa con la sua solita ingiustificata sconsideratezza. Purtroppo questa è la reale natura della saga Bourne, quindi una forte critica ammonitoria risulta del tutto vana.
Jason Bourne proseguirà la sua anomala avventura
La Universal a quanto pare si è posta come obbiettivo primario quello di continuare a produrre film riguardanti il personaggio di Jason Bourne con Paul Greengrass alla regia e Matt Damon come interprete principale, almeno finché i due saranno intenzionati a farlo. Una prerogativa chiara e lampante, quella impartita dalla Universal, consapevole del successo che questa serie vanta da molti anni a questa parte.
Per quanto possa essere discutibile, tale scelta è subordinata ad un franchise oramai “ossidato” nel panorama hollywoodiano, che volente o nolente ha un richiamo non indifferente. Pare certo dunque un ennesimo capitolo di Jason Bourne entro breve, gli appassionati sono avvisati.
Jason Bourne è un film del 2016 diretto dal regista Paul Greengrass. Il film verrà distribuito dalla Universal Pictures nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 29 luglio 2016, mentre in quelle italiane arriverà il 1° settembre dello stesso anno. Nel cast Matt Damon, Julia Stiles, Tommy Lee Jones, Alicia Vikander, Vincent Cassel, Riz Ahmed, Ato Essandoh, Scott Stepherd, Bill Camp.