John Wick 3 – Parabellum: recensione del film con Keanu Reeves
L'attesissimo sequel John Wick 3 - Parabellum risulta un film riuscitissimo e innovativo.
È bastata solo un’ora per far ricaricare le pile al leggendario sicario – anche chiamato Uomo Nero – (Keanu Reeves) protagonista di John Wick 3 – Parabellum che ora dovrà vedersela con tutti gli assassini che si trovano a New York: su di lui pende una taglia di 14 milioni, per questo tutti vogliono uccidere John Wick e incassare tantissimi soldi. Chi ha visto il precedente capitolo saprà che il personaggio principale della saga di Chad Stahelski ha infranto una delle regole fondamentali, uccidere qualcuno all’interno dell’Hotel Continental, zona franca. La vittima, Santino D’Antonio (interpretato da Riccardo Scamarcio in John Wick – Capitolo 2) infatti era un membro della Gran Tavola che aveva posto la taglia su di lui. John avrebbe dovuto già essere stato eliminato, ma il manager dell’Hotel Continental, Winston (Ian McShane), gli concede un’ora di tempo prima di dichiararlo ufficialmente “scomunicato” e quindi senza la possibilità di accedere a servizi come rifornimento armi, consulenze mediche post combattimento e rifugi dove star tranquilli. John è vulnerabile e dovrà cercare di restare vivo, lottando e uccidendo, in cerca di una via d’uscita da New York City.
I combattimenti di John Wick 3 – Parabellum riservano grandi sorprese
La tensione che si respira nei primi minuti del film è altissima mentre John Wick, dolorante e provato, si aggira per le strade di NY nell’ultima ora in cui può usufruire dei servizi degli affiliati alla Gran Tavola. Come annunciano le operatrici vintage del centralino dei criminali, il tempo è scaduto e non ci sono più scuse. La caccia all’uomo può cominciare, come i combattimenti tra pallottole e lame affilate che riservano grandi sorprese. John Wick 3 – Parabellum ritrova lo spirito del primo film, perso un po’ nel secondo capitolo con una sceneggiatura arzigogolata e povera di entusiasmanti lotte corpo a corpo. Le trovate per i match di questo terzo atto sono geniali e lo si capisce fin dalla prima sequenza di “botte”. Insomma cosa potrà mai accadere se John Wick si ritrova accerchiato da abili sicari in un museo di armi con vetrine piene di pistole antiche, proiettili di tutte le taglie, asce e coltelli vintage?
La vena ironica aggiunge smalto ad un film dall’elevato tasso di adrenalina e divertimento, in chiave action ovviamente, che ritrova a tutti gli effetti l’anima puramente d’expolitation che anima la saga. Il bello di John Wick 3 – Parabellum è che anche quando si immagina che sia toccata la vetta di esagerazione, chiedendosi “E ora cosa potrà succedere di più di questo?”, lo spettacolo continua a stupire, ad esempio quando entrano in scena i cavalli che danno vita ad una sequenza epica. Le coreografie di lotta sono di altissimo livello e si posizionano ai vertici della classifica mainstream dei film dove il centro sono i combattimenti: se siete amanti del genere non fatevi sfuggire l’action indonesiano La notte su di noi disponibile su Netflix.
La coordinazione per le scene action in John Wick 3 è fenomenale ed offre qualcosa di nuovo al genere
Finalmente in John Wick 3 – Parabellum scende in campo anche Halle Berry che ha voluto fortemente partecipare al franchise, chiedendo a Chad Stahelski di scrivere un personaggio apposta per lei. Un desiderio irrefrenabile per l’attrice che ha continuato a girare le scene d’azione anche in seguito ad un incidente avvenuto durante il training per il film è in cui si è rotta tre costole. Il suo personaggio, Sofia, è vecchia conoscenza di John che si trova in Marocco, che tenderà una mano al killer braccato. I due saranno protagonisti di un duello senza esclusione di colpi, ma non saranno soli: con loro ci saranno anche i due fedeli cani di Sofia, addestrati per proteggere a tutti i costi la loro padrona. Halle Berry mostra un atletismo incredibile, partecipando alle scene di combattimento senza abusare di controfigure. Le sequenze con Halle Berry e i due animali da cui il suo personaggio non si divide mai sono pazzesche: la coordinazione per le scene action è fenomenale ed offrono davvero qualcosa di nuovo al genere.
Ad aggiungere sale alla storia arriva anche un nuovo personaggio, la giudicatrice interpretata da Asia Kate Dillon (Orange is the new black) che dovrà mettere sotto processo chi ha aiutato a scappare Wick durante il capitolo due e che parallelamente metterà alle calcagna del sicario un gruppo di assassini giapponesi, ovviamente proprietari di un sushi bar (vi ricordate Hattori Hanzo di Kill Bill?). I killer però hanno un debole per Wick, sono dei veri fan dell’Uomo Nero, lo rispettano per le gesta passate, e non stanno nella pelle all’idea di dover combattere contro di lui e addirittura ucciderlo. Una trovata geniale che autocelebra la saga!
John Wick 3 – Parabellum è un film riuscitissimo
È in questo masochismo del fan che vuol battersi con una leggenda e magari anche morire, che si racchiude tutta l’essenza della saga John Wick: la sospensione dell’incredulità degli spettatori era già scattata, ma in questo terzo capitolo si va oltre e si stringe quel patto di godimento per una visione esagerata, dove non ci si pone domande ma si accetta quel che accade senza riserve. Dire impossibile non è concesso e l’equazione John Wick ha un solo risultato: divertimento allo stato puro. La cura del dettaglio, le coreografie di combattimento, le location ricercate tra specchi e cristalli rotti, la regia eccelsa, tra carrellate e piani sequenza, con lo stacco di montaggio al punto giusto, fanno di Jhon Wick 3: Parabellum un film riuscitissimo che sembra avere ogni volta qualcosa da mostrare in più e ancora un asso, o meglio un colpo di scena nella manica.
Il film è al cinema dal 16 maggio con Leone Film Group.