Johnny – Una nuova vita: recensione del film Netflix
Un prete e un criminale si incontrano e si scontrano in un ospizio: la loro vita cambierà!
Johnny – Una nuova vita è un film diretto da Daniel Jaroszek e disponibile su Netflix dal 23 marzo 2023. Tra gli interpreti: Dawid Ogrodnik, Piotr Trojan, Beata Zygarlicka, Grazyna Bulka, Maria Pakulnis, Joachim Lamza, Marta Stalmierska, Jakub Nosiadek, Anna Dymna, Witold Debicki.
Dopo un’ordinanza del tribunale che lo manda a lavorare in un ospizio, un ex criminale stringe amicizia con un prete compassionevole che gli cambia la vita insegnando a lui e a un gruppo di giovani ragazzi come prendersi cura dei malati terminali. Giorno per giorno, entrambi impareranno in maniera inaspettata l’uno dall’altro non solo modi di vivere, ma anche modi nuovi di guardare il mondo e accogliere la vita.
Riflessioni non banali in Johnny – Una nuova vita
“Un ladro rimarrà sempre un ladro”: questa è l’iperbole situata esattamente al centro del film, che racchiude con precisione la suggestione che Johnny – Una nuova vita offre allo spettatore.
Una frase forse banale, un concetto abusato e utilizzato in mille parabole letterarie e cinematografiche: che però, se colto nella sua essenza, si rivela una sottolineatura di non poca importanza sull’idea di seconda possibilità.
Il film, che in Polonia dove è stato prodotto e girato ha fatto più di 800.000 ingressi in sala, esplora il percorso di vita di un personaggio realmente esistito, quel Jan Kaczkowski prete non convenzionale che nell’incontro con una sorta di suo esatto opposto, il criminale Patryk, avrà modo di esplorare un mondo nuovo e contemporaneamente dare a lui una reale opportunità di cambiamento.
L’incontro/scontro tra le due personalità al centro della trama di Jhonny Una Nuova Storia è restituito nel film nella maniera più chiara possibile, anche se questo vuol dire sfociare molto, troppo spesso in un fastidioso didascalismo.
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Patryk sa guadagnare per sé il rispetto solo attraverso con la violenza, senza la quale sa di non avere una connotazione né una collocazione nel mondo dei criminali dove è cresciuto e vissuto; in quest’ottica, è la persona ideale per padre Jan per poter mettere in pratica i suoi insegnamenti.
Il film parte dal romanzo di Maciej Kraszewski: e oltre a narrare la storia di padre Jan, affianca il racconto del suo opposto speculare Patryk facendo culminare il suo percorso di “redenzione” nel momento in cui l’uomo assiste alla morte di un residente dell’ospizio dove è costretto a prestare servizi sociali, tenendogli la mano.
Johnny – Una nuova vita: un finale troppo consolatorio?
Sicuramente, Johnny – Una nuova vita non è un film che instilla dubbi, ma propone certezze; non è un’opera nata per far crescere, ma per insegnare.
Preso atto di questo, che potrebbe essere il limite o il pregio della storia (a seconda dell’angolazione da cui si guarda il film), l’opera di Jaroszek svolge bene il suo compito, facendo anche affidamento su attori capaci di reggere la narrazione nascondendo con la loro espressività la faciloneria di alcuni passaggi, e soprattutto su una sceneggiatura che può peccare in tantissime cose ma non manca certo di ritmo, tenendo alta l’attenzione fino alla fine.
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Johnny – Una nuova vita: conclusione e valutazione
Johnny – Una nuova vita è un film che ha dalla sua la sincerità: non è un film d’autore nella misura in cui non è la storia al servizio del regista ma l’esatto contrario. E se da una parte la sceneggiatura è la perfetta traduzione a parole (e poi per immagini) del messaggio alla base del film, dall’altra gli attori sono molto bravi a rendere bene sequenze spesso insopportabilmente didascaliche. Per il resto, c’è tutto, dal ritmo ad un comparto tecnico impeccabile. L’unico rischio è un bivio per lo spettatore: provare empatia per una storia “vera” o distogliere lo sguardo da un eccesso di buoni sentimenti a buon mercato.