Korea Film Fest 2021 – Josée: recensione del film di Kim Jong-kwan

La recensione di Josée, il film di Kim Jong-kwan presentato al Korea Film Fest 2021.

Torna quest’anno il Korea Film Fest, in una doppia versione in presenza (presso il cinema La Compagnia) sia online, con la possibilità di acquistare diverse tipologie di biglietti e abbonamenti e ad aprire l’edizione 2021 del Korea Film Fest di Firenze è Josée, un lungometraggio sentimentale e articolato che ripercorre il rapporto in continua evoluzione tra Lee Young-seok e la giovane protagonista eponima. Quando la sedia a rotelle su cui è costretta della ragazza si danneggia, Lee si precipita ad aiutarla: così inizia a scoprire il passato di lei, aggravato dalla situazione presente in cui si trova, che non versa nelle migliori condizioni.

Tratto dal racconto giapponese Josée, the tiger and the fish di Seiko Tanabe edito negli anni ’80, quella di Kim Jong-Khan non è la prima trasposizione cinematografica del rapporto tra Josée e Lee, ma questa sicuramente rende giustizia all’evoluzione del rapporto tra i due protagonisti rilevandone le diverse sfumature. Amicizia, amore, compassione, pietà, empatia e voglia di combattere: tutti questi aspetti si mescolano tra loro, dimostrando le molteplici sfaccettature delle relazioni interpersonali in cui ogni giorno ci imbattiamo.

Josée: una moltitudine di sentimenti si mescolano tra loro nel film di Kim Jong-kwan

Josée - Cinematographe.it

I protagonisti Josée e Lee.

Josée non vuole essere una lezione morale nei confronti del pubblico, non si erge a giudice onnisciente di un possibile processo alle intenzioni dello spettatore, ma fa in modo da porre subito l’attenzione su Lee e sul suo modo di approcciarsi alla realtà di Josée. Tramite i suoi occhi, il pubblico ritrova un modo di guardare familiare con cui immedesimarsi e in cui ritrovare le proprie sensazioni così come gli inevitabili fastidi ed errori ingenui.

Tanti dialoghi tra i due intensificano e sottolineano i concetti, che rischiano a momenti di diventare ridondanti, probabilmente proprio in virtù della volontà di rendere il più esplicito possibile un percorso di coppia e di individui che risulta molto complicato e variegato. Lee Young-seok mette in discussione le sue convinzioni e abitudini personali per avvicinarsi a Josée: il ragazzo è infatti uso ad avere relazioni discutibili e instabili, dalla tresca con la sua professoressa fino ai saltuari incontri con una collega di università. Di fronte alle sue certezze relative al fascino delle donne e alla forte attrazione fisica che guida gran parte delle sue decisioni, l’incontro con Josée porta il ragazzo a una crisi esistenziale, attraverso cui riesce a definire una rinnovata scala delle priorità della sua vita e della società vista attraverso i suoi occhi.
La novità principale che Lee trova in Josée è probabilmente il sentimento di legame con un’altra persona: la ragazza ha bisogno di lui, così come Lee si rende conto piano piano di avere anche lui una sorta di dipendenza dalla ragazza, anche in funzione del ruolo che lui stesso ricopre nei suoi confronti. La sicurezza proveniente dall’angolo di mondo in cui i due protagonisti si isolano dal mondo esterno li protegge e li fa sentire al sicuro, fuggendo di fatto dalle aspettative e dalle responsabilità che la società imporrebbe loro.

Josée - Cinematographe.it

L’intimità tra i due è spesso sottolineata da primi piani e inquadrature strette sui loro volti e da colori caldi che stemperano la generale sensazione di freddezza estetica che domina il resto delle inquadrature, contribuendo a definire quella sensazione di familiarità e protezione che si individua nella dimensione più intima di Josée e Lee.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.3