Juanita: recensione del film Netflix con Alfre Woodard
Juanita è un film di Clark Johnson, con Alfre Woodard, Blair Underwood e Adam Beach, disponibile su Netflix dall'8 marzo 2019
Juanita è un film diretto da Clark Johnson, con Alfre Woodard, Blair Underwood, Adam Beach, Marcus Henderson e LaTanya Richardson Jackson, disponibile su Netflix dall’8 marzo 2019. La storia ruota attorno a Juanita, infermiera e madre single di tre figli. Le sue giornate sono divise tra il lavoro e la famiglia, di cui si prende cura da sola, dei suoi tre figli e della sua nipotina. Juanita non ha mai pensato a se stessa, ha sempre messo al primo posto la sua famiglia, con cui condivide lo stesso tetto. La sua vita, fatta di privazioni e sacrifici, non è mai stata facile: l’unico momento in cui riesce a sentirsi bene è quando sogna a occhi aperti l’attore Blair Underwood con cui fantastica di intrattenere una storia passionale. Ma spesso nemmeno le sue fantasie riescono a sostenere l’illusione del momento.
Così un giorno Juanita, delusa dalla sua vita e dall’andamento delle sue giornate, e non avendo nulla da perdere, parte per un viaggio senza una vera destinazione. Si troverà dopo diverse peripezie a Paper Moon, nel Montana, un luogo immerso nella natura e abitato da numerosi nativi americani tra cui Jess, un affascinante e carismatico chef.
Juanita: il film Netflix con Alfre Woodard
Juanita, basato sul romanzo dell’autrice Sheila Williams, Dancing on the Edge of the Roof, è un film esilarante e divertente, in cui in cui la protagonista è al centro di una storia di riscatto e di desiderio di spingersi oltre i propri limiti. Juanita è una donna insoddisfatta, colma di disillusioni e senza una prospettiva di vera felicità. L’unico suo sollievo lo trova nell’immaginazione, quando tenta di distaccarsi dalla monotonia della sua vita e si immagina serena e desiderata dal suo attore preferito.
Juanita per raccontarsi spesso infrange la quarta parete e parla, guardando direttamente alla cinepresa, della sua vita e descrivendo i personaggi come un narratore onnisciente. Nonostante il carattere divertente e grottesco della narrazione, il film non riesce a convincere fino in fondo a causa di una sceneggiatura poco ispirata e che sembra non avere una direzione specifica, come del resto anche il personaggio principale. Ciò che manca nella trama è una profonda drammaticità che vada oltre i momenti comici per dedicarsi alla narrazione della vita interiore di una donna delusa dalla vita, spenta e che non ha più obiettivi personali.
Juanita si riduce ad essere un mero film d’intrattenimento dimenticabile e inconcludente
Juanita cerca in tutti i modi di legare due toni narrativi, l’uno più serioso e l’altro più allegro, ma il primo viene inglobato dal secondo. Stessa cosa accade alle due personalità che sembrano abitare il personaggio di Juanita: l’una più sicura di sé, autoironica e buffa, l’altra più vulnerabile, indurita dalla vita. Nessuna delle due riesce a intrattenere o a destare interesse nello spettatore, tutto si riduce a piccoli momenti divertenti e macchiette comiche senza una vera direzione narrativa.
Anche i personaggi sono bidimensionali, non aggiungono e non tolgono quasi nulla alla trama e non apportano grandi cambiamenti al personaggio di Juanita che sembra servirsene come un dessert a fine pasto. Per quanto il film cerchi di centrarsi su di lei al 100%, la storia non ha appeal, non intriga in nessun senso, perché non ha verità, non ha poesia, non ha una dimensione in cui esprimersi. Purtroppo si riduce ad essere un mero film d’intrattenimento dimenticabile e inconcludente.