Kina e Yuk alla scoperta del mondo: recensione del film con la voce di Benedetta Rossi
Il regista Guillaume Maidatchevsky con Kina e Yuk alla scoperta del mondo torna a raccontare delicate tematiche ambientali.
Diretto da Guillaume Maidatchevsky, Kina e Yuk alla scoperta del mondo è un documentario che racconta un viaggio incredibile nell’arcipelago artico del Canada. Con la voce narrante di Benedetta Rossi, storica blogger, conduttrice televisiva e scrittrice, fondatrice del noto e seguito canale Fatto in casa da Bendetta, Kina e Yuk alla scoperta del mondo uscirà nelle sale italiane il 7 marzo 2024 distribuito da Adler Entertainment. Guillaume Maidatchevsky torna così a raccontare tematiche ambientali e a mettere gli animali al centro delle sue storie.
Kina e Yuk alla scoperta del mondo è un viaggio straordinario
Kina e Yuk sono una coppia di volpi polari e Kina è incinta di un alto numero di cuccioli. I loro piccoli sono la loro priorità, così come farli nascere e crescere nel proprio ambiente. Una natura selvaggia straordinaria e incontaminata che si estende per migliaia di chilometri, tra parchi naturali e montagne deserte e silenziose ricoperte dalla neve, che sembra non abbandonare mai del tutto questo paesaggio. Ma tra il cibo che scarseggia e un inverno più mite che rigido come dovrebbe essere, la volpe Yuk si allontana e quando il ghiaccio si rompe, rimane da sola, su una parte del ghiaccio ancora intatta, circondata da un’acqua gelida dove andrebbe di certo incontro alla morte. Nel frattempo Kina è preoccupata per i suoi piccoli che nasceranno di lì a poco, non può salvare Yuk e non sa dove andare. Perché dovunque trovi riparo, rifugio e possibilità di rimettersi in forza, potrebbe allontanarsi da Yuk, che tornerà a cercarla nella loro tana, quella che Kina deve abbandonare per forza se vuole sopravvivere a quello spaventoso calore che sta rendendo l’artico un luogo diverso.
Coinvolgente e suggestivo, Kina e Yuk alla scoperta del mondo è ambientato nelle sconfinate distese di neve e ghiaccio del Canada, dove vivono esemplari straordinari, tra cui le così dette volpi artiche, spesso dotate di un manto bianco che permette loro di mimetizzarsi facilmente nel paesaggio artico dove vivono. Ne esistono anche di altri colori più scu ad esempio grigie. Kina e Yuk sono infatti rispettivamente bianca e grigia. Tra alci che si muovono in fila indiana, orsi polari, ermellini dispettosi, lupi cha agiscono nella notte in branco, cani da guardia che proteggono il proprio territorio e altri che invece si legano alle piccole volpi indifese quando queste giungono in città. Gli umani appaiono poco, il centro abitato viene infatti presentato come costituito da innumerevoli pericoli, tra cui una diffidenza verso gli uomini, descritto come un “qualcosa che non si conosce”. Un paesaggio glaciale dove Kina assiste al meraviglioso spettacolo dell’aurora boreale, con cenni alla leggenda finlandese secondo cui questa è stata provocata proprio da una volpe artica che correndo tocca la neve con la coda creando scie luminose.
Il delicato tema del cambiamento climatico
Kina fa una serie di scoperte, osservando dai vetri gli uomini, dei quali ha solo sentito parlare e che per lei sono spesso associati ai cacciatori da cui difendersi e fuggire. Da un simpaticissimo incontro con un gatto e un tenero rapporto di cura e protezione da parte di un cane, insieme alle fughe e tentativi di salvarsi che sia Kina che Yuk affrontano, in particolare contro i lupi presentati come famelici e vendicativi, Kina e Yuk alla scoperta del mondo è un racconto delicato e toccante, su una specie di volpi poco nota e dolcissima. Kina e Yuk alla scoperta del mondo è un viaggio nei paesaggi straordinari della regione artica, tra fitte foreste innevate, immense superfici ghiacciate e cunicoli sotterranei. Il documentario è una continua scoperta del mondo circostante di Kina e Yuk, in procinto di occuparsi dei loro cuccioli e che attraversano pericoli e difficoltà per ritrovarsi.
Entrando in contatto con un territorio particolarmente vasto, caratterizzato da inverni estremamente freddi, con temperature di oltre 30 gradi sotto lo zero, Kina e Yuk sono tra i primi a venire coinvolti dai cambiamenti climatici di questi anni. Il film esplora una regione estremamente lontana dal punto di vista geografico e culturale, dove è la natura a regolare la vita di animali e uomini e dove le problematiche legate all’ambiente arrivano prima. Kina e Yuk non può infatti non definirsi anche veicolo di una riflessione, quella sul cambiamento climatico. Tutto parte da un improvviso scioglimento del ghiaccio, con temperature eccessivamente alte. E a farne le spese, primi fra tutti, gli animali e l’intero ecosistema. Specie che non dovrebbero abitare questi luoghi freddi si spostano, alla ricerca di un habitat più adatto, all’interno di un mondo che non smette di trasformarsi, spesso con effetti devastanti.
Kina e Yuk alla scoperta del mondo: conclusione e valutazione
Avvincente e sensibile, Kina e Yuk alla scoperta del mondo informa e descrive, con una trama in parte anche divulgativa. Quando le due volpi si separano incontrano sul loro percorso per ricongiungersi rischi e animali affascinanti che rendono l’azione dinamica, rendendo gli spettatori sempre più appassionati e partecipativi di una vicenda che tanto ricorda quello di 2 innamorati che, a causa di condizioni esterne, in questo caso climatiche, sono costretti a separarsi e che tentano il tutto per tutto per tornare a vivere insieme e crescere i propri piccoli. Con la voce narrante di Benedetta Rossi che, con diverse tonalità in base alla situazione, seguendo emozioni di protagonisti e pubblico, il documentario contiene una serie di informazioni interessanti capaci di catturare l’attenzione di qualsiasi tipo di spettatore, di qualsiasi età e che non potrà fare a meno di sperare che Kina e Yuk si ritrovino.
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