La rivincita delle sfigate: recensione del film di Olivia Wilde
Recensione del film La rivincita delle sfigate, prima prova dietro la macchina da presa dell'attrice Olivia Wilde, presentato al Giffoni 2019.
Al Giffoni Film Festival 2019 è stato presentato il film La rivincita delle sfigate, prima prova da regista per l’attrice Olivia Wilde. Kaitlyn Dever e Beanie Feldstein sono le giovani protagoniste di una commedia che si aggiunge a una lunga tradizione di teen movie americani ambientati ai tempi del college. Basti pensare a Breakfast Club o American Graffiti, per citarne alcuni. La rivincita delle sfigate ha un’anima dichiaratamente femminile, con una sceneggiatura ironica e divertente che riflette sulle insicurezze dell’adolescenza, le difficoltà delle relazioni di amore e amicizia, e l’incertezza per quello che verrà dopo essersi allontanati dal rifugio sicuro della scuola.
Per Amy e Molly è “Malala” la parola segreta da pronunciare per avere il supporto immediato della propria migliore amica. Entrambe hanno grandi progetti per il futuro che includono un importante viaggio in Africa e l’università, ma alla vigilia del diploma realizzano di aver trascorso i loro anni alle superiori a cercare di essere le migliori, tralasciando però il tempo libero e il puro e sano divertimento. Così decidono di tornare a godersi la loro età come i coetanei, sperimentando tutto ciò di cui hanno avuto paura fino a quel momento. Trascorrono una notte di bagordi passando da una festa all’altra per provare a essere diverse, senza pensarci troppo ma seguendo soltanto l’istinto. Mentre Molly ha una cotta per un compagno carino, Amy prova attrazione per lo stesso sesso ed è alla ricerca di una prima esperienza sessuale.
La rivincita delle sfigate: il debutto di Olivia Wilde alla regia è diretto e ambizioso
Wilde attira il pubblico proponendo una storia di formazione semplice ma diretta, con curiosità e ambizione. La regia dà molta importanza alla musica che è parte integrante del racconto, e sorprendono alcune inquadrature che celebrano il colore e sembrano un omaggio al cinema di Xavier Dolan.
La rivincita delle sfigate suggerisce un talento di Olivia Wilde dietro la macchina da presa, ancora acerbo ma sicuramente pronto a sbocciare e travolgere Hollywood in breve tempo. Pur toccando temi delicati come il bullismo e l’omosessualità, il film modula abilmente i massimi vertiginosi e i bassi agrodolci di essere un’adolescente. Non si finisce prigionieri dei cliché o di eccessivo sentimento, ma, giocando, si riflette su emozioni profondamente umane che tutti possono riconoscere per immedesimarsi quindi nei protagonisti. Al centro un’amicizia femminile forte e tenera che respira una complicità piacevole da seguire dall’inizio alla fine del film.
Attenzione, non fate riferimento a Superbad o La vita è un sogno perché La Rivincita delle Sfigate non sceglie quel linguaggio demenziale e superficiale; le sceneggiatrici Katie Silberman, Emily Halpern, Sarah Haskins e Susanna Fogel rinfrescano il genere con intelligenza, brio e sensibilità. Menzione speciale per Lisa Kudrow, l’indimenticabile Phoebe di Friends, che veste i panni della mamma svampita e simpatica di Amy. Pensando a film più recenti si potrebbe ritrovare una eco di Ladybird, ma La Rivincita delle Sfigate comunque funziona e coinvolge il pubblico senza strafare.
La Rivincita delle Sfigate è prodotto da Annapurna Pictures e Gloria Sanchez Productions. Il film arriverà nelle sale il 21 agosto 2019 distribuito da Eagle Pictures.