La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra – recensione per PS4
Ecco la nostra recensione per Playstation 4 di La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra, sequel del pluripremiato L'Ombra di Mordor, uscito tre anni fa.
A tre anni di distanza dall’uscita su console e PC del primo, apprezzatissimo capitolo, Monolith Productions e Warner Bros tornano alla ribalta con La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra, sequel ambientato ancora una volta nel vasto universo fantasy ideato da Tolkien. Saranno riusciti gli sviluppatori a creare un titolo ancora più vasto, divertente e narrativamente epico? Scopritelo nella nostra recensione, stilata sulla versione PS4 del gioco.
La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra – a caccia di orchi nelle lande tolkeniane
Ambientato fra gli eventi de Lo Hobbit e quelli de Il Signore degli Anelli, La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra si configura come un gioco di avventura open world che ci pone nei familiari panni di Talion, il Ramingo di Gordor che era stato brutalmente ucciso dall’esercito di Sauron, salvo poi tornare in vita grazie all’aiuto dello spirito del leggendario Elfo Cerebrimbor, unico creatore degli anelli del potere e citato ampiamente nel romanzo Il Silmarillion. La strana accoppiata era riuscita a dare del filo da torcere al Signore Oscuro di Mordor ed a forgiare un secondo anello che li aveva resi apparentemente invincibili. Su queste vicende si era conclusa la trama del primo capitolo, ed è proprio da qui che riparte l’attesissimo sequel di Monolith.
Seppur impregnato di diverse licenze poetiche, una su tutte la trasformazione di Shelob da ragno a conturbante donna, il comparto narrativo del nuovo titolo è assolutamente all’altezza delle aspettative, ricco di grandi rivelazioni, tradimenti e colpi di scena, che vengono raccontati attraverso cutscene dall’alto taglio cinematografico. Il nostro consiglio, dunque, è di trattare La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra come una versione alternativa del vasto universo Tolkeniano, seppur durante l’avventura i giocatori potranno incontrare volti noti del calibro di Gollum, il Re Stregone, i Nazgul e via discorrendo, a cui si andranno ad aggiungere nemici ed alleati inediti. La sensazione di trovarsi in un ambiente di guerra come quello rappresentato sul grande schermo è davvero forte, ed il senso di appagamento dopo aver sterminato un’orda di feroci orchi è assolutamente impagabile.
I giocatori saranno coinvolti in un mondo più ricco, personale ed esteso, pieno di eroi e malvagi leggendari, località memorabili, nemici originali, più personalità e nuovi personaggi con storie inedite da raccontare. A differenza del primo capitolo, dove era possibile esplorare soltanto due macro aree, in L’Ombra della Guerra si possono visitare cinque, vaste regioni, una più suggestiva dell’altra: la cittadella di Minas Ithil, al cui interno è custodito un Palantir, una delle leggendarie Pietre Veggenti della Terra di Mezzo, le lande innevate di Seregost e Gorgoroth, l’oscuro passo di Cirith Ungol, e il mare di Nùrnen. L’esplorazione di questi paesaggi è coadiuvata da una pulizia grafica davvero notevole, che anche su console fa la sua gran figura, senza inceppare in rigorosi cali di frame rate.
Il punto focale del gameplay di questo titolo è rappresentato dal Nemesis System, già implementato con cura nel precedente capitolo.
Anzichè lasciarlo invariato, Monolith ha deciso di aggiungere delle piccole chicche che si traducono in un comparto ludico d’eccezione, portando i giocatori a stringere delle relazioni dirette con i nemici che affronterà nel corso dell’avventura. Una volta incrociato il capitano di una tribù, infatti, spetterà a voi decidere se quest’ultimo debba morire, unirsi alla vostra causa, o soffrire una pesante umiliazione, il tutto con pesanti implicazioni nell’assetto narrativo. Può accadere che un nemico umiliato decida di tornare per reclamare vendetta o che un orco che avete assoldato nella vostra squadra vi pugnali alle spalle, nel bel mezzo della battaglia, innescando il suo più alto tradimento.
La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra è un titolo ricco di missioni, divertente da giocare e visibilmente eccelso, una manna dal cielo per i fan del genere fantasy
Anche il sistema di combattimento, visibilmente ispirato al Freeflow della serie Arkham, è notevolmente migliorato e richiede una certa dose di tatticismo al livello di difficoltà più alto, che vi consigliamo di settare sin dall’inizio per godere di un’esperienza di gioco ottimale. L’IA dei nemici è molto più stabile e tra orchi, draghi e chi più ne ha più ne metta, dovrete vedervela con diverse creature che vi daranno del filo da torcere. Il personaggio di Talion, inoltre, presenta delle abilità e degli equipaggiamenti che possono essere livellati nel corso dell’avventura, aggiungendo al suddetto titolo una componente da RPG che non guasta mai.
Abbiamo portato a termine La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra dopo oltre 25 ore di gioco, completando la campagna principale, numerose delle missioni secondarie presenti e provato un pò dell’online. La longevità di questo titolo è ulteriormente aumentata proprio dall’asincrona modalità multiplayer denominata Conquista, ovvero degli assedi alle fortezze nemiche che variano a seconda dei potenziamenti e dei capitani selezionati.
Per concludere la nostra recensione, non potevamo tralasciare la spinosa questione delle microtransazioni, che tanta isteria ha provocato sulle varie piattaforme social. Ebbene, vi confermiamo che quest’ultime sono presenti, ma non intaccano assolutamente l’esperienza di gioco poichè totalmente opzionali. Per sbloccare il “vero” finale del gioco, bisognerà portare a termine la modalità Shadow Wars e sicuramente le casse acquistate con le microtransazioni possono agevolarvi l’impresa, a patto che non vogliate affinare le vostre abilità di giocatori e continuare a potenziare il vostro personaggio, giungendo ugualmente al medesimo risultato.
La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra è un sequel stellare di una delle sleeper hit del 2014. Il Nemesis System vale da solo il prezzo del biglietto, ma ad arricchire questo gioco ci pensano una grande longevità ed un assetto narrativo migliore del precedessore. Se siete amanti delle opere Tolkeniane e volete imbattervi in una storia alternativa, o semplicemente vi piace il genere fantasy, L’Ombra della Guerra è un titolo che non può assolutamente mancare nella vostra collezione e si configura come uno dei migliori prodotti di questa generazione videoludica. Promosso a pieni voti.