RomaFF12 – La Truffa dei Logan (Logan Lucky): recensione del film di Steven Soderbergh

Steven Soderbergh torna sul grande schermo con un heist movie leggero e scanzonato, una delle commedie più pungenti dell'anno!

Dopo quattro anni di distanza dal cinema, riempiti parzialmente dagli ottimi prodotti televisivi Dietro i candelabri e The KnickSteven Soderbergh torna sul grande schermo con La Truffa dei Logan (titolo originale Logan Lucky), che dopo la distribuzione di agosto nelle sale americane è stato presentato in anteprima italiana nel corso della dodicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. A dare corpo e volto a questa spassosa commedia in salsa criminale, un cast di star hollywoodiane come Channing Tatum, Adam Driver, Daniel CraigSeth MacFarlaneKatie HolmesHilary SwankRiley Keough (nipote di Elvis Presley), mentre la sceneggiatura è opera di Rebecca Blunt, al suo primo script hollywoodiano.

La Truffa dei Logan: un heist movie leggero e scanzonato, velato da un pizzico di malinconia

La Truffa dei Logan cinematographe

Dopo aver perso il suo pur modesto lavoro a causa di un fastidioso problema a una gamba, Jimmy Logan (Channing Tatum) decide di organizzare una rapina alla Charlotte Motor Speedway, durante la celebre corsa automobilistica della Nascar Coca-Cola 600; per tentare quest’impresa criminale si avvale dell’aiuto del fratello Clyde (Adam Driver), che si arrabatta come barista dopo aver perso un braccio in guerra, della sorella Mellie (Riley Keough) e del galeotto Joe Bang (Daniel Craig), esperto di esplosioni. Fra imprevisti e colpi di scena, Jimmy dovrà combattere non solo per il successo del colpo, ma anche per salvaguardare l’amore della figlia, in procinto di trasferirsi lontano da lui insieme all’ex moglie Bobbie (Katie Holmes).

La Truffa dei Logan cinematographe

A 10 anni di distanza dalla conclusione della trilogia di Ocean’s Eleven (citata esplicitamente con uno spassoso omaggio), Steven Soderbergh sceglie nuovamente l’heist movie per una storia leggera e scanzonata, che sotto la superficie ironica e bizzarra cela anche un malinconico ritratto di un ceto medio-basso americano sempre più in difficoltà, fra lavori modesti e precari e la necessità e la complessità di mantenere unita la famiglia. Alle luci e ai colori di Las Vegas e delle sue mille attrazioni si sostituiscono i paesaggi desolati e dimessi del West Virginia, mentre i ladri gentiluomini della banda di Ocean sono rimpiazzati dai fratelli Logan, vittime di una sorta di maledizione che li vuole condannati a fallire sempre in tutto per sfortuna o semplice mediocrità, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: fregare il sistema e prendersi con qualsiasi mezzo la propria fetta di gloria e ricchezza.

La Truffa dei Logan gode delle formidabili interpretazioni di Channing Tatum, Adam Driver e Daniel Craig

La Truffa dei Logan procede con beffardo humour sui classici binari del caper movie, ricorrendo a un punto di vista operaio e a una serie di menomazioni fisiche, sociali e familiari per raccontare una parte di America ben diversa da quella delle grandi metropoli, con tanti problemi e una certa chiusura mentale, ma forte di un approccio ruspante e genuino che la rende terreno fertile per l’ennesimo riuscito ed elegante divertissement di un regista unico nel suo genere, capace come pochi di miscelare generi, atmosfere e sfumature. Un film corale e di grande solidità, esaltato da una sceneggiatura ben congegnata, fatta di tanti piccoli ma fondamentali dettagli, tessere di un puzzle che si completa progressivamente col passare dei minuti, con un dosaggio pressoché perfetto dei tempi e dei modi delle varie rivelazioni.

Logan Lucky gode delle formidabili interpretazioni dei tre principali protagonisti: un ingrassato e sempre più valido Channing Tatum, un misurato ma esilarante Adam Driver e uno stralunato e quasi macchiettistico Daniel Craig, che sostengono il ritmo e la narrazione degli eventi duellando in bravura e dimostrando un’invidiabile e insospettabile abilità nella gestione dei tempi comici. Intorno a loro ruotano una serie di personaggi ai limiti dell’assurdo, che Steven Soderbergh sfrutta abilmente insieme alle location del West Virginia (omaggiato nella scena più toccante del film con la splendida Take Me Home, Country Roads di John Denver) per dipingere uno spaccato di società americana e per mettere in scena una commedia senza freni, senza limiti e decisamente fuori dagli schemi, destinata a diventare un cult del genere.

La Truffa dei Logan: una delle commedie più divertenti e pungenti dell’anno

Fra una risata e un omaggio (imperdibile la sequenza in cui un gruppo di carcerati discute della sfasatura fra la serie televisiva Game of Thrones e la sua controparte letteraria), La Truffa dei Logan intrattiene e fa riflettere con grande intelligenza e profondità cinematografica, raccontando le peripezie e le inadeguatezze degli sbandati e cialtroni protagonisti e puntando anche, con classe e senza mai prendersi troppo sul serio, il dito contro il sistema industriale, sociale e giudiziario, che con la sua rigidità e il suo classismo riesce a concedere una chance alle stesse persone che vorrebbe emarginare, come la sgangherata e sprovveduta banda di ladri protagonista della pellicola. Una gradevole colonna sonora, capace di miscelare egregiamente rock, country e dance e una fotografia fatta di colori forti e saturi completano il quadro di una pellicola brillante e convincente, capace di emozionare ogni tipologia di spettatore.

La Truffa dei Logan cinematographe

In conclusione, La Truffa dei Logan è il gradito e riuscito di un grande del cinema contemporaneo come Steven Soderbergh, che ci trascina in un uno spassoso racconto lontano dalle modernità e dai social, ma ugualmente in grado di mostrarci, fra un sorriso e un pizzico di nostalgia, i cambiamenti in corso nella nostra società. Una frenetica e spiritosa corsa contro la sfortuna e le ingiustizie, che in un saliscendi di emozioni e rivelazioni si rivela una delle commedie più divertenti e pungenti dell’anno.

Il film sarà nelle sale italiane dal 10 maggio con Lucky Red.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 3.5
Recitazione - 4
Sonoro - 4
Emozione - 4

3.8