RomaFF14 – La vacanza: recensione del film di Enrico Iannaccone
La vacanza, di Enrico Iannaccone, è un film con Catherine Spaak e Antonio Folletto, presentato in anteprima nella sezione Alice nella Città in occasione della quattordicesima Festa del Cinema di Roma. Il film sarà distribuito nelle sale italiane da Adler Entertainment a partire dal 3 settembre.
La vacanza è un film diretto da Enrico Iannaccone e presentato in occasione della quattordicesima edizione della 14ma Festa del Cinema di Roma, nella sezione Panorama Italia di Alice nella Città. Nel cast del film Catherine Spaak, Antonio Folletto, Carla Signoris, Veruschka, Luca Biagini, Luca Saccoia e Marco Cavalli.
Al centro delle vicende vi sono il giovane Valerio (Antonio Folletto), che sembra non riuscire a vivere la propria vita senza tentare di distruggerla, soprattutto con la sua dipendenza da alcol, e Carla (Catherine Spaak), ex magistrato che conserva ancora una bellezza senza tempo e un travolgente entusiasmo per la vita, costretta però a fare i conti con i primi sintomi di Alzheimer. Durante una vacanza i tormentati cammini dei due s’incontreranno per dare vita a un’unione di dolori ed esperienze, che nella reciproca condivisone regala una sosta, seppur breve, dagli affanni e dalle lotte della quotidianità.
La vacanza: il film che segna il ritorno di Enrico Iannaccone alla fiction
La vacanza rappresenta il ritorno di Enrico Iannaccone alla fiction, dopo l’esperienza documentaristica con Sarimihetsika (2018) e La buona uscita (2016), opera prima che costituisce il primo approccio al lungometraggio dopo le esperienze con i corti realizzati negli anni precedenti. Il giovane regista, anche autore del film (è lui a firmarne la sceneggiatura), raffigura con estrema delicatezza le dinamiche di un incontro fra individui che non sanno trovare un proprio spazio vitale, ognuno in guerra con una propria malattia, sia essa intesa come tale nel senso strettamente letterale o in senso figurato. Valerio ha perso una moglie molto amata; ora dedica le sue giornate alle lezioni di yoga della misteriosa Anneke (Veruschka), che conosce Carla e funge da elemento unificatore fra i due protagonisti.
Catherine Spaak è il fulcro de La vacanza
Punto di forza dell’opera di Iannaccone è una Catherine Spaak di ritorno sul grande schermo con un personaggio irresistibile: la sua Carla è una donna ancora bella soprattutto perché fa affidamento a un brio e una voglia di vivere che farebbero invidia a una quindicenne (come, d’altronde, è lei stessa a sottolineare durante un incontro sulla spiaggia con il ragazzo): è evidente che Iannaccone conosca bene la tipologia di ruolo che ha reso celebre la Spaak nell’âge d’or del cinema italiano, perché connessa all’allegria sembra voler restituire anche quella tipica malinconia che contraddistingue una specifica epoca cinematografica italiana e, in particolare, la produzione delle opere che hanno coinvolto l’attrice-icona negli anni Sessanta e Settanta. Spaak interpreta la sua Carla con aria trasognata e quella stessa travolgente leggerezza che cela le debolezze grazie alle quali non si potrebbe davvero definire superficiale, e il suo temperamento non si traduce mai in vera e propria frivolezza.
Il tono e l’andamento stesso del film rispecchiano l’influenza di quella particolare sensibilità caratterizzata da un delicato equilibrio fra registri e fra intenti, con personaggi innamorati dei propri impulsi e segnati da un passato traumatico da rivelare, verso cui le numerose linee narrative del film vanno progressivamente a confluire. Certo, il ritmo è forse un po’ sostenuto e si potrebbe far fatica a seguire l’ordine cronologico di vicende raccontate con l’ausilio di diverse ellissi narrative, ma grazie alla sua regia posata, elegante e semplice, definita da un buon gusto che non sfocia mai nel manierismo, Iannaccone tratteggia due personalità simili a partire dall’idea di confronto fra le loro differenze. Configurandosi come elemento fondamentale ai fini del disvelamento progressivo dell’identità dei protagonisti, il dialogo assume, ancora una volta, la centralità che sempre (o molto più spesso) meriterebbe.
Il film sarà distribuito nelle sale italiane da Adler Entertainment a partire dal 3 settembre.