L’amore criminale: recensione del film con Rosario Dawson e Katherine Heigl
L'amore criminale è il nuovo thriller con protagoniste Rosario Dawson e Katherine Heigl sulle ostilità e la voglia di vendetta.
Una barbie psicopatica pronta a orchestrare un sottile quanto diabolico piano nell’ultimo film della regista americana Denise Di Novi, con protagoniste le attrici Rosario Dawson e Katherine Heigl che si fronteggeranno tenendosi testa l’una con le manie o il passato dell’altra nel convenzionale thriller L’amore criminale (trailer), storia di una vendetta che finirà per diventare testimonianza di pazzia e sangue.
Julia Banks (Rosario Dawson) è pronta a lasciare la propria casa per trasferirsi nella cittadina del suo futuro marito David (Geoff Stults), imprenditore con una tenerissima figlia e una ex moglie ancora molto presente, Tessa (Katherine Heigl). Incapace di sopportare l’unione tra l’uomo e l’intraprendente Julia, Tessa si impegnerà ad architettare un piano crudele e dai risvolti mortali per l’attuale compagna di David, facendo in modo che una vecchia, violenta conoscenza della donna torni a far capolino nella sua nuova vita.
Denise Di Novi: dalla produzione alla regia de L’amore criminale
Salto dal settore produttivo alla sedia del regista per la neo cineasta statunitense Denise Di Novi, alla sua prima direzione cinematografica e intenta a tirare le briglie di due donne dai caratteri forti e inarrestabili. Sceneggiato da Christina Hodson (Shut It) e David Leslie Johnson (Orphan, Cappuccetto rosso sangue, La furia dei titani, The Conjuring – Il caso Enfield), L’amore criminale racconta con esiguità il verso che le vendette femminili possono cruentemente intraprendere, un sentimento che può diventare letale dopo ogni colpo inferto. Il personaggio di Tessa, infatti, non sopporta non solo il dolore provocato dall’essere stata lasciata, ma anche la condizione che la vede come sostituita da una donna che sembra rendere felice l’uomo che in fondo lei ancora desidera, ma che il proprio comportamento ha irrimediabilmente allontanato.
L’intolleranza della lieta relazione sarà fattore scatenante del vortice di eventi che porteranno fino alla rovina di una delle due protagoniste, entrambe provate dal confronto e dalla tangibile tensione che le circonda, alimentata dal fuoco della loro avversità e disposta a spegnersi soltanto nella maniera più brutale. Donne agli opposti per animo e aspetto: da una parte la carnagione caramellata della marcata Rosario Dawson e la sua voglia di armonia, dall’altra l’algida ed elegante Katherine Heigl, benestante e pallida figura condotta al limite della patologia. Completamente differenti, le protagoniste Julia e Tessa possiedono i tipici connotati della vittima e del suo esecutore tra cui scorre il tacito risentimento che fa da motore all’intero film.
L’amore criminale – Storia di vendetta e di thriller convenzionali
L’amore criminale porta senza innovazione un argomento più volte trattato dal cinema con lo stesso procedimento dell’inganno e del raggiro ai danni di un soggetto ignaro, un’opera classicheggiante nella sua scrittura e composizione, pur adornata da una cornice moderna che va dall’utilizzo di musiche pop alla fotografia canonica e nitida curata da Caleb Deschanel (Le parole che non ti ho detto, La passione di Cristo, Il mistero dei Templari, La custode di mia sorella, Jack Reacher – La prova decisiva). La narrazione del film procede per tutta la sua durata in modo chiaro senza appesantire la trama con continui colpi di scena, avanzando con la solita prassi alla quale lo spettatore è stato abituato.
Rosario Dawson e Katherine Heigl si calano nei rispettivi ruoli rendendo ben credibili le loro ostilità, rimanendo però relegate ad un’interpretazione di poco respiro a causa della familiarità del thriller proposto. L’amore criminale non brilla perciò né per originalità né per particolari maestranze, ma si dimostra un film godibile, nonostante scivoli su una chiusura finale davvero esilarante.
L’amore criminale è al cinema dal 27 aprile, distribuito da Warner Bros.