L’angelo: recensione del film Netflix di Ariel Vromen

La recensione de L'angelo, film diretto da Ariel Vromen, disponibile su Netflix dal 14 settembre, ed interpretato da Marwan Kenzari, Hannah Ware e Toby Kebbell

L’angelo è un film diretto da Ariel Vromen, disponibile su Netflix dal 14 settembre, ed interpretato da Marwan Kenzari, Hannah Ware e Toby Kebbell. 

Il film di Ariel Vromen dipinge la vera storia del funzionario egiziano Ashraf Marwan, che divenne una spia per Israele nonostante fosse il genero dell’ex presidente egiziano Gamal Abdel Nasser e stretto consigliere del suo successore, Anwar Sadat. Marwan è forse la spia più famosa della storia del Medio Oriente ed è stato considerato un eroe nazionale sia in Israele che in Egitto, grazie al suo coraggio e l’enorme impegno per mantenere la pace tra i due paesi.

L’angelo, basato su eventi reali, segue Ashraf Marwan durante gli anni in cui condivise tutte le informazioni militari egiziane al Mossad israeliano. Le spie sono fondamentali nella politica internazionale, soprattutto in tempi di guerra. Ma in questo caso specifico si tratta di due paesi che si odiano a vicenda. Ashraf riuscì nell’intento di avvertire Israele che l’Egitto e la Siria si stavano preparando ad attaccarlo. Nell’ottobre del 1973 infatti le forze egiziane e siriane lanciarono un attacco contro Israele nel giorno sacro di Yom Kippur. Le informazioni di Ashraf Marwan hanno aiutato l’esercito israeliano a resistere e a salvarsi da una devastazione totale.

L'angelo

L’angelo: il doppio gioco del funzionario egiziano Ashraf Marwan

L’angelo, nome in codice di Marwan, ricostruisce fedelmente, a 45 anni dall’evento, un episodio chiave della storia del Medio Oriente, che ha portato alla sanguinosa Guerra del Kippur. Il film descrive gli eventi, la politica (sia economica che bellica) che ha ancora oggi effetti negativi sul resto del mondo, a partire dall’uso del petrolio come merce di scambio da parte dei paesi produttori.

Il film Netflix è un elegante documento di storia che colma la vicinanza tra i quesiti dei teorici della cospirazione e gli appassionati di spionaggio. Il film ha costruito una trama attraente che esplora la linea sottile che si dispiega tra l’atto di servire il tuo paese e fare la spia per il nemico. Ciò che la pellicola realizza è la tessitura dei dilemmi morali ed etici che attanagliano un uomo che tradisce consapevolmente il proprio paese per un bene più grande, i cui motivi, seppur onesti, potrebbero distruggere l’Egitto in favore di Israele. Ashraf cerca di trovare un alibi o un motivo che lo spinge a scegliere di fornire informazioni sensibili e segretissime ai nemici, informazioni che, per quanto siano a sfavore del proprio governo, potrebbero salvare milioni di vite.

L'angelo

L’angelo: il film Netflix diretto da Ariel Vromen

L’Angelo, non solo è sostenuto da una narrazione che scandisce ogni fase della storia di Ashraf Marwan, ma mostra le implicazioni e le contraddizioni di un uomo, un individuo influente e determinante che ha sacrificato la sua vita per la pace fra Egitto e Israele, una pace durata per 40 anni. Il film è un documento intelligente che veicola un’interpretazione unica di Marwan Kenzari, che ha saputo rende giustizia ad Ashraf Marwan.

L’arco del personaggio di Ashraf è davvero edificante, la sua è una storia che sembrava essere perduta, un personaggio accattivante che inizialmente si osserva con grande disapprovazione, ma allo stesso tempo spinge a chiedersi cosa un uomo potrebbe fare nelle sue stesse condizioni. La vita e le azioni di Marwan sono narrate e descritte in modo essenziale ed esplicativo; ciò che il film fa è mostrare, con l’autenticità di un documentario, gli scenari e le questioni politiche che ha reso Ashraf decisivo per la storia del Medio Oriente, la testimonianza reale dell’importanza che ha avuto nella storia egiziana.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.3

Tags: Netflix