Lasciami per sempre: recensione del film di Simona Izzo
Lasciami per sempre è l'ultimo film della regista Simona Izzo sui problemi relazionali e le difficoltà delle famiglie allargate.
Storia di famiglie allargate e tensioni sentimentali, in un intreccio ingarbugliato e melodrammatico dai toni che puntano molto all’esasperazione da sceneggiato latino, torna dopo un decennio dietro la macchina da presa la regista italiana Simona Izzo (Maniaci Sentimentali, Camere da letto, Tutte le donne della mia vita), domatrice di un circo composto da personaggi superficiali alle prese con difficoltà personali nel suo ultimo film Lasciami per sempre (trailer), racconto di tre sorelle e del loro fastidioso universo parentale.
Un semplice pranzo di compleanno si trasformerà in un’eruzione di verità dirompenti e desideri per troppo tempo repressi. Organizzato da Viola (Barbara Bobulova), madre del festeggiato Lorenzo (Andrea Belisario) giunto al suo ventesimo compleanno, il pranzo sarà il ritrovo per il compagno della donna, Nikos (Max Gazzè) impegnato con l’arrivo del suo figlio canadese Sean (Sean Cubito), le sue due sorelle Aida (Valentina Cervi) e Carmen (Veruska Rossi), rispettivamente un’omosessuale alle prese con una crisi assieme alla compagna Fiamma e una separata in aperta guerra con l’ex marito Pietro (Maurizio Casagrande), e il padre di suo figlio Davide (Vanni Bramati), lupo di mare ancora legato a un’unione finita da tempo. Tra segreti, relazioni nascoste e passioni che faticano ad affievolirsi, i commensali usciranno più forti dall’intensa esperienza, provati dalle piega che hanno preso le loro vite e insieme pronti a imbarcarsi verso nuovi inizi.
Lasciami per sempre – La parte peggiore delle famiglie
La famiglia è il posto in cui poter dar sfogo alla peggiore parte di se stessi poiché rappresentante di quel fortino sicuro in cui incondizionatamente si ama, dove ci si vuole bene, si condividono i dispiaceri, le avversità, si superano i conflitti aprendosi agli altri e ci si scambia amore reciproco pur sapendo che potremmo ancora farci del male. Male come ne fa Simona Izzo allo spettatore, che si trova ad assistere alla visione di una sorta di telenovela, gravato dal dover sopportare l’opera senza nemmeno la consolazione di ricevere, nonostante tutto, qualcosa di buono, come succede a volte nelle vere famiglie.
Basato sul romanzo della regista stessa Baciami per sempre. Diario di una famiglia allargata, il film si propone come una commedia dai risvolti talvolta drammatici che tendono a dare una presunta profondità al risultato complessivo, capeggiato dall’alone onnipresente delle disfunzionali realtà di Pedro Almodóvar e Ferzan Ozpetek, richiamate a più riprese per tutta l’estenuante durata di Lasciami per sempre. Con una regia a tratti vorticosa, che si sposta più volte trasportando il pubblico in una sorta di stato confusionale pari ai pensieri dei protagonisti, la pellicola si confonde per determinati e frammentati istanti, dando visivamente l’idea di spot pubblicitari che si dedicano prima ai profumi poi ai viaggi, i due maggiori interessi dei genitori del giovane Leonardo.
Lasciami per sempre – L’incontro/scontro di umanità poco interessanti
Usando le categorie aristoteliche di spazio, luogo e tempo, Simona Izzo incastra la vicenda nella durata di una giornata ambientandola nella grande casa di Viola e Nikos. Il cast è composto da un sostanzioso manipolo di attori che si aggirano con libertà per le camere della dimora, che per l’occasione diventa teatro dei turbamenti dei personaggi, dove una nudità esplicita e lasciva si manifesta troppo spesso senza la benché minima necessità, aumentando soltanto il livello di kitsch tangibile in tutta l’opera.
Un ingestibile incontro/scontro tra persone tra loro differenti eppure mai interessanti, le complicazioni relazionali e il ripristino di una normalità che tornerà a scoppiare nuovamente al successivo pranzo di famiglia.
Lasciami per sempre è al cinema dal 20 aprile, distribuito da Notorious Pictures.