Le relazioni pericolose: recensione del film di Stephen Frears
Le relazioni pericolose si avvale di una grande performance di Glenn Close e John Malkovich che rendono grazia a una complicata relazione epistolare.
Ne Le relazioni pericolose, nel lusso e abbondanza della Francia prerivoluzionaria si dipanano le trame delle piccole avventure della nobiltà che si lascia andare ad approcci di ogni tipo con l’altro sesso. In questa atmosfera in cui tutto è concesso il Visconte di Valmont passa da una donna all’altra, solo per vincere una perversa competizione con la Marchesa de Morteuil: i due sono infatti amanti da tempo e la donna pare essere l’unica ad aver intaccato l’inscalfibile corazza del nobile. Usando le altre persone come marionette al loro servizio, gli amanti si scambiano lettere infuocate con le quali gareggiare ognuno per il cuore dell’altro. Nelle loro mani finiscono anche i giovani Cécile e Danceny che vengono mossi dai due seduttori, che scommettono una notte d’amore tra di loro. Portata a termine la prima impresa, la posta in gioco si alza, con il risultato che Valmont si invaghisce della giovane preda Cécile: la Marchesa decide quindi di muovere la sua pedina contro il rivale.
Lo scontro tra i due uomini porta alla morte di Valmont che consegna il carteggio intrattenuto dai due amanti a Danceny, rivelando cosí l’intensità del loro rapporto, testimoniato anche dalla reazione della Marchesa alla notizia della morte del suo amato, occasione in cui per la prima volta lascia trasparire quanto il legame con l’uomo fosse profondo e importante anche per lei nonostante le apparenze.
Le relazioni pericolose ha senz’altro dalla sua parte la capacità dei suoi protagonisti di giocare su più fronti con le loro espressioni: sia Glenn Close nei panni della Marchesa che John Malkovich in quelli di Valmont utilizzano il racconto su diversi livelli della narrazione e lo traspongono nel gioco di sguardi a distanza, in una serie di reazioni epistolari manifestate a distanza, lontano dagli occhi della controparte.
A fare da contraltare alle due figure di esperti ci sono i giovani Cécile e Danceny, rispettivamente interpretati da Uma Thurman e Keanu Reeves, con i loro volti giovani e freschi ma anche fortemente ingenui. La spigolosità e il forte contrasto del rapporto tra Valmont e la Marchesa traspare tutta dai loro volti e viene esaltata dall’opposizione con i giovani flirt che li accompagnano: si viene cosí a creare un fil rouge tra collega i due nobili attraverso le loro lettere e che li distingue nettamente da tutte le altre persone che hanno a che fare con loro. Il successo della riuscita del film risiede in gran parte nella capacità che Stephen Frears alla regia dimostra nel dirigere due colossi come Close e Malkovich creando due personaggi complessi e densi, dando risalto al testo originale del romanzo e del relativo adattamento teatrale.
Uno dei maggiori pregi di Le relazioni pericolose risiede nel modo efficace con cui la durezza del rapporto tra i due nobili viene trasmessa dai loro sguardi, dal loro modo di porsi l’uno nei confronti dell’altro e che riflette tutto un mondo culturale che li circonda e che raramente ammette un legame sentimentale profondo e diverso dal puro edonismo o dalle necessità politico-economiche. Nel rapporto epistolare e nel loro modo di sfidarsi a vicenda si conciliano i toni ruvidi della tensione amorosa e sessuale con quelli morbidi e sognanti dei giovani amanti e delle relazioni pubbliche della società altolocata.