Roma FF11 – Le Romane – storie di donne e di quartieri: recensione

Le Romane – storie di donne e di quartieri è un documentario diretto da Giovanna Gagliardo, presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Riflessi.
La Gagliardo ci accompagna in una recherche dei quartieri di Roma meno consueti, quelli legati a personalità del passato che hanno saputo dare nuova linfa alla città e hanno determinato quegli stessi posti con la loro presenza indelebile.

Le Romane – storie di donne e di quartieriPersonalità come Jia Ruskaja nell’Aventino, Lina Cavalieri e Trastevere, Gabriella Ferri e Testaccio, Anna Magnani e Cinecittà, fino al Ghetto di Roma. Partiamo proprio da quest’ultimo, il Ghetto ebraico non ha una vera persona a condurlo e a rappresentarne il dramma e la bellezza, la sua narrazione nel documentario è affidata a un nome molto particolare, Ruth Dureghello, prima presidente donna della Comunità ebraica di Roma, che ne traccia le cupe vicissitudini e quello che rappresentava e che vuole ricordare oggi, un quartiere in cui ebrei e non venivano reclusi e che oggi è aperto più che mai e rappresenta uno dei luoghi che la regista ha voluto sublimare in questo excursus della piccola bellezza capitolina.

Camminando tra i sampietrini la regista ci traghetta a Trastevere, in cui Lina Sastri ci racconta di una diva, una dea quale era Lina Cavalieri, cantante lirica e attrice, ambita per la sua bellezza straordinaria, definita la Venere in terra da D’Annunzio. La Sastri ne parla come una donna nata poverissima che, grazie alla sua voce e alla grazia che la contraddistinse, riuscì a cantare nei teatri più celebri di tutto il mondo e si dice che ricevette più di 840 proposte di matrimonio di cui cinque divennero realtà.

Le donne di questo documentario sono i monumenti in carne e ossa, gli altari in cui si celebra lo spirito dei quartieri di Roma

Le Romane – storie di donne e di quartieriAttraversato questo luogo, in cui le sue canzoni echeggiavano e risuonavano come un inno tra i vicoli, la cinepresa si sposta a Testaccio il cui mito venne cantato da Gabriella Ferri e Luisa de Santis, un duo comico ed elegiaco, quest’ultima sarà a ricordare la figura di Gabriella, giullare e dannata che raccontava anche solo con il volto la sua vita, di come vivevano la vita televisiva e poi il distacco e la carriera da solista e il suo mondo e i suoi demoni e tutta la sua unicità di unire la prosa dialettale al canto soave.

Dalle voci ai passi di danza, dal cimitero acattolico guarda l’Aventino la ballerina Jia Ruskaja, danzatrice inarrivabile che fondò l’Accademia Nazionale di Danza e a narrarne la vita è una sua allieva, Lia Calizza, che ne ricorda il carattere forte e la disciplina e il modo che ebbe di rivoluzionare il ballo e le pose femminili.

L’ultima fermata di questo splendido viaggio attraversa il quartiere di Cinecittà e la sua lupa per eccellenza Anna Magnani, raccontata attraverso scene scelte in collaborazione con Rai Teche, in cui vien fuori una Magnani differente dai suoi personaggi filmici, molto colta e appassionata d’arte, narrata dall’ex presidente della Scuola Nazionale di Cinema, Caterina d’Amico, che ci racconta i funerali e dell’omaggio offerto in modo reverenziale dalla moltitudine di persone accorse a darle l’ultimo saluto, che ne vedeva uscire il feretro dalla chiesa e la acclamava come se fosse ancora li a dar spettacolo e a voler regalare il suo ultimo sorriso, beffardo e verace.

Le Romane – storie di donne e di quartieri: un documentario elegante e sinuoso

Le Romane – storie di donne e di quartieri

Le Romane – storie di donne e di quartieri è un documentario elegante e sinuoso, la rappresentazione di una piccola bellezza, piccola intesa come un’impostazione di visione del glorioso lascito che le donne hanno apportato ad un microcosmo, senza paralisi visive o mementi monumentali. Nel documentario le donne sono monumenti in carne e ossa, gli altari in cui si celebra lo spirito dei quartieri di Roma.

Le Romane – storie di donne e di quartieri è prodotto da GA&A Productions con RAI Cinema, in collaborazione con RAI Teche e con il sostegno del MIBACT.

Regia - 3
Fotografia - 2
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

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