Leone nel basilico: recensione del nuovo film con Ida di Benedetto
Nuova commedia diretta da Leone Pompucci, regista e sceneggiatore di Camerieri (Nastro d’argento 1996), esce al cinema Leone nel basilico, con protagonista Ida di Benedetto affiancata da Carla Signoris, Catrinel Marlon, Augusto Fornari, Domenico Diele (intervista qui) e Mariano Rigillo. Il film è prodotto da Titania Produzioni (società fondata della stessa Ida di Benedetto e da sua figlia Stefania Bifano) in collaborazione con Rai Cinema ed è stato premiato come miglior film italiano al Foggia Film Festival, concorso che ha visto brillare anche la protagonista Ida di Benedetto come migliore attrice.
Leone nel Basilico è una favola che vede come protagonista Maria Celeste, una donna di circa sessant’anni trasferitasi in una casa di cura (che lei definisce Albergo) e un bambino di nome Leone. Maria Celeste (Ida di Benedetto) è una donna sola, che non accetta la sua condizione e non ama mescolarsi con le altre donne residenti nella casa di cura. Ama dettare le regole, sentirsi importante e indispensabile. Per mantenere la sua facciata di “donna di tutto rispetto” inventa favole sia per gli altri che per se stessa e queste bugie la portano a trascorrere ogni domenica seduta su una panchina della stazione ferroviaria aspettando che si faccia sera per poter tornare nel suo “albergo”.
Leone nel basilico: il film di Pompucci tra l’epico e il fiabesco
In una calda mattina di estate, esattamente il 14 agosto, Maria Celeste saluta le sue compagne con il classico sguardo di chi nasconde la solitudine dietro l’orgoglio e, dopo aver preso qualche verdura al mercato, si abbandona sulla solita panchina e si addormenta con l’aiuto di un tranquillante. Ma quella non è una mattina come le altre, infatti la donna viene svegliata da una giovane ragazza-madre che le lascia il suo bambino tra le braccia e corre via. Maria Celeste non sa cosa fare e, se inizialmente vuole lasciare il bambino al suo destino, subito dopo ci ripensa e decide di portarlo con sé in quella che sarà la giornata che cambierà per sempre la sua esistenza.
Anche Giulietta, la mamma del bambino, ha un ripensamento e decide di riprendersi il figlio abbandonato in un momento di debolezza e rassegnazione nei confronti di una vita che le ha sempre tolto. Strampalata, piena di progetti confusi e senza punti di riferimento, la giovane donna trascorre qualche ora in compagnia di Maria Celeste, raccontandole squarci di vita e ascoltando a sua volta le bugie con cui la rigida sessantenne si presenta agli occhi di Giulietta e di suo figlio Leone.
Ma l’incontro tra le due donne è breve: Maria Celeste e Leone di ritrovano nuovamente da soli ed entrambi salvano la vita uno all’altra in una storia a metà strada tra l’epico e il fiabesco. Un legame unico: la vita che avanza prepotentemente e la solitudine di chi la vita l‘ha già vissuta e ora ne paga i conti, tra l’amaro disincanto e il bisogno di rifugiarsi nelle proprie fantasie. Chiude il quadro una recitazione intensa di Ida di Benedetto in cui la solitudine, l’orgoglio, lo sguardo distaccato ma bisognoso di amore della sua Maria Celeste convince e affascina. Un film in bilico tra il surreale e lo straniante che si regge con successo sulla recitazione della protagonista ma che a volte si inceppa nella sua stessa struttura confusionaria e a tratti sconnessa. Un peccato perché un film del genere si distacca completamente da qualsiasi altra produzione recente.
Leone nel Basilico vi aspetta al cinema da giovedì 10 dicembre distribuito da Microcinema.