Lepanto – Ultimo Cangaceiro: recensione del film di Enrico Masi

Lepanto - Ultimo Cangaceiro di Enrico Masi, primo capitolo di una trilogia brasiliana, presentato alla decima edizione di Visioni Fuori Raccordo - Rome Documentary Fest.

A cavallo tra finzione e realtà, Lepanto – Ultimo Cangaceiro di Enrico Masi è un prodotto ambiguo, un ibrido che non si preoccupa di mettere lo spettatore a proprio agio ma che, piuttosto, sceglie di proseguire sul proprio binario onirico lasciandoci in balia dei vari segmenti narrativi che lo compongono. Come in un sogno, il film prende forma grazie a un caleidoscopio di storie e testimonianze in cui individuale e sociale sono due concetti che cercano, con forza, di prendere il sopravvento l’uno sull’altro.

Lepanto - Ultimo Cangaceiro: recensione del film di Enrico Masi

Se da un lato si decide di seguire la vicenda umana di Mike Wells, che ha perso la sua casa a Londra durante la costruzione del parco olimpico del 2012, adesso in un momento critico della sua relazione con Maria, dall’altro il film si propone di documentare la situazione brasiliana subito dopo i Mondiali di calcio e alle porte delle nuove Olimpiadi del 2016, in cui migliaia di persone hanno perso e continuano a perdere la propria casa cadendo sotto i colpi di un sistema che sceglie di dare priorità ai mega eventi mondiali piuttosto che alle vite dei singoli cittadini.

Lepanto – Ultimo Cangaceiro è un docufilm che con andamento onirico si fa portavoce di un dramma privato e di un dramma pubblico all’ombra della globalizzazione dei grandi eventi

Intervallata da riflessioni sul concetto di casa, di tempo, di individuo, la narrazione procede come guidata dal subconscio di Mike, chiamato adesso a essere voce narrante del nuovo dramma che si sta consumando e spinto a vestire i panni di quello che potremmo definire come un eroe postmoderno, il Cangaceiro, figura storica di bandito difensore dei più deboli del Brasile a cavallo tra XIX e XX secolo.

Quello di Mike, quindi, è un viaggio che ha come meta ultima la trasfigurazione in altro da sé, o, magari come in questo caso, nel vero sé, che è finalmente chiamato a compiere il proprio destino. La strada però non è priva di ostacoli, tra tutti l’allontanamento dagli affetti che spinge Mike a lasciare indietro la compagna per dedicarsi totalmente a questa impresa.

Lepanto - Ultimo Cangaceiro: recensione del film di Enrico Masi

Sarà però Maria, poco dopo la metà del film, a porsi (e porci) una domanda importante per guidarci verso l‘esegesi del film – “Quindi questo è un film politico o un film che parla di relazioni?” – a cui subito dopo si risponde “Forse è entrambi”. Legando ulteriormente i due nodi principali di Lepanto, la domanda di Maria, sebbene ingenua, scava a fondo nel film e ne mette a nudo il cuore pulsante, ovvero il non voler trattare la protesta politica come altro rispetto alla crisi delle relazione umane. Entrambe sono lotte imprescindibili all’uomo. Entrambe devono essere documentate. Ed entrambe devono essere combattute.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2.5
Emozione - 2.5

2.8