Let It Be: recensione del documentario Disney+ sui Beatles
Let it be è uno spaccato emozionante e malinconico sulla realizzazione dell'eccezionale concerto che ha segnato la fine della band che ha cambiato la storia della musica
Let It Be è il documentario Disney+, per la regia di Michael Lindsay-Hogg, che propone una versione restaurata dell’iconico film datato 1970 a 50 anni dalla prima uscita. Let It Be debutterà l’8 maggio 2024 in esclusiva sulla piattaforma streaming.
Uscito nelle sale cinematografiche nel maggio del 1970, il docufilm vide la luce nel periodo meno fortunato possibile, proprio nel bel mezzo delle tensioni crescenti all’interno dei Beatles, alla vigilia del loro scioglimento. Da qui la decisione di ridargli nuova vita in questa veste rinnovata, introdotta da una conversazione fra Peter Jackson e Lindsay-Hogg che mette in evidenza come la recente docuserie The Beatles: Get Back di Jackson (disponibile su Disney+) abbia contribuito al desiderio di riproporre Let It Be.
Uscita su Disney+ nel 2021, l’opera vincitrice di diversi Emmy Award, infatti, aveva acceso i riflettori sull’affiatamento e l’entusiasmo dell’iconico quartetto di Liverpool, catturando quel momento cruciale della storia della musica che ha portato ai contenuti di Let It Be, in cui i componenti della band decisero di salire sul tetto della Apple Corps a Londra nel gennaio 1969 per presentare, in un concerto di 30 minuti, le canzoni dell’album che dà il titolo al film, scatenando il caos a Londra in quella che sarebbe stata la loro ultima esibizione dal vivo.
Il mitico album vide la collaborazione di Billy Preston e fu vincitore del GRAMMY Award®, mentre la canzone omonima venne premiata con l’Oscar.
Il debutto nel 2021 di The Beatles: Get Back, ha portato i fan della band a manifestare a gran voce il desiderio di vedere il film originale, facendo sì che Lindsay-Hogg raccogliesse la sfida insieme alla Park Road PostProduction di Peter Jackson, incaricata di eseguire un meticoloso restauro dal negativo originale in 16 mm. Nel processo, anche il suono è stato rimasterizzato, utilizzando la stessa tecnologia applicata alla docuserie.
Let It Be: un’opera malinconica e straordinaria
Let It Be si rivela così un’opera imperdibile, costellata dai momenti unici che hanno portato alla realizzazione dei capolavori contenuti dell’album, fra schermaglie fra amici, profonda intesa artistica, immancabili momenti di difficoltà e incertezza e quella straordinaria meticolosità mista a leggerezza che ha caratterizzato l’intero percorso della band composta dagli immortali Paul McCartney, John Lennon, George Harrison e Ringo Star.
A proposito della realizzazione del film, il regista Michael Lindsay-Hogg ha raccontato:
Let It Be era pronto per l’ottobre/novembre 1969, ma uscì solo nell’aprile 1970. Un mese prima dell’uscita, i Beatles si sciolsero ufficialmente. Così la gente andò a vedere Let It Be con la tristezza nel cuore, pensando: “non vedrò mai più i Beatles insieme. Non avrò mai più quella gioia”, e questo rese molto più cupa la percezione del film. Ma, in realtà, quante volte capita di vedere artisti di questa levatura lavorare insieme per trasformare in canzoni ciò che sentono nella loro testa? E poi si arriva al momento sul tetto, e si vede il loro entusiasmo, il senso di amicizia e la pura gioia di suonare di nuovo insieme come gruppo e di sapere, come facciamo ora, che era l’ultima volta, e lo vediamo con la piena comprensione di chi erano e sono ancora e con un po’ di commozione. Sono rimasto sbalordito da quello che Peter è riuscito a fare con Get Back, utilizzando tutte le riprese che avevo fatto 50 anni prima.
Mentre Peter Jackson ha aggiunto:
Sono assolutamente entusiasta che il film di Michael, Let It Be, sia stato restaurato e venga finalmente riproposto dopo essere stato non disponibile per decenni”, ha affermato Peter Jackson. “Sono stato così fortunato ad aver avuto accesso agli outtakes di Michael per Get Back e ho sempre pensato che Let It Be fosse necessario per completarne la storia. In tre parti, abbiamo mostrato Michael e i Beatles mentre giravano un nuovo documentario innovativo, e Let It Be è proprio quel documentario, il film che uscì nel 1970. Ora penso a tutto questo come a una storia epica, finalmente completata dopo cinque decenni. I due progetti si sostengono e si valorizzano a vicenda: Let It Be è il culmine di Get Back, mentre Get Back fornisce un contesto vitale mancante per Let It Be. Michael Lindsay-Hogg è stato immancabilmente disponibile e gentile mentre realizzavo Get Back, ed è giusto che il suo film originale abbia l’ultima parola… con un aspetto e un suono di gran lunga migliori rispetto a quelli del 1970.
Un’opera allo stesso tempo intima ed esplosiva
Let It Be mostra sia il lato intimo della realizzazione dell’album, in cui emerge la personalità di ogni singolo membro del gruppo, sia il lato espressivo più esplosivo, in cui le canzoni hanno presso vita all’improvviso sorprendendo l’incredula città di Londra e tutti coloro che amano ancora oggi una band letteralmente indimenticabile e presente nel panorama musicale attuale.
Let It Be è stato prodotto da Neil Aspinall con i Beatles in qualità di produttori esecutivi. Il direttore della fotografia è Anthony B Richmond.